Ipotesi Metaverso
Dal 05 Aprile 2023 al 23 Luglio 2023
Roma
Luogo: Palazzo Cipolla
Indirizzo: Via del Corso 320
Orari: da martedì a domenica 10-20. Lunedì chiusura. Ultimo ingresso ore 19. Aperture straordinarie: Pasqua 09 aprile: dalle ore 15 alle 20; Pasquetta 10 Aprile: dalle ore 10 alle 20; 25 aprile: dalle ore 10 alle 20; 1 maggio: dalle ore 10 alle 20; 2 giugno: dalle ore 10 alle 20; 29 giugno: dalle ore 10 alle 20
Curatori: Gabriele Simongini e Serena Tabacchi
Costo del biglietto: 13 euro intero, 10 euro ridotto
Telefono per informazioni: +39 06 9837051
Sito ufficiale: http://www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it
Essa è frutto dell’intuizione e della visione del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, il quale ha dato vita nel 1999 allo spazio espositivo di Palazzo Cipolla, che in 24 anni ha ospitato ben 59 mostre, curandone personalmente la programmazione e spaziando dall’arte antica all’arte contemporanea sia nazionale che internazionale.
La mostra, curata da Gabriele Simongini e Serena Tabacchi, è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale ed è realizzata da Poema SpA.
Grandi artisti del passato incontrano i contemporanei sul terreno dell'immaginazione e della creazione di nuove dimensioni spaziali/esistenziali in una mostra che vedrà insieme opere storiche di Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli, Cesar Santos, e opere site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Sofia Crespo e/and Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con/with Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klingemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas.
Ogni spazio di Palazzo Cipolla diventerà un mondo a sé, all'interno del quale saranno definiti regole e spazi sempre diversi: un'altalena speciale darà al visitatore la sensazione di tuffarsi in un mondo parallelo, immagini digitali prenderanno improvvisamente corpo nella realtà fisica, un'opera immersiva visualizzerà la "filosofia digitale zen", una performance sonora creerà un'esperienza di moltiplicazione sensoriale, ci si immergerà in poesie generative, si incontreranno sculture costruite su tecnologia blockchain e opere interattive che uniscono scienze biologiche e tecnologie digitali con la creazione di una "seconda natura".
«La tecnologia digitale, portando il futuro nel presente, sta cambiando il modo di vedere la realtà, intervenendo in modo incisivo nel nostro vivere quotidiano. Anche l’arte si è uniformata a questa coesistenza tra passato, presente e futuro, e una delle ultime mostre da me realizzate a Palazzo Cipolla in ordine di tempo, quella di Quayola, ne è la dimostrazione.» afferma il Prof. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, e aggiunge: «La nuova mostra che oggi presentiamo, dal titolo Ipotesi Metaverso, permette di coniugare, attraverso il dialogo tra 32 artisti storici e contemporanei provenienti da tutto il mondo, la tradizione, che rimane un punto di riferimento imprescindibile, con il nuovo che avanza, con il mondo digitale, mediante l’apporto delle nuove tecnologie, le quali costituiscono una rivoluzione anche nella maniera di manifestare il sentimento che è da sempre alla base di ogni opera d’arte, in qualsiasi epoca.».
«Al fine di sottolineare che l'ipotetico Metaverso, nuova dimensione ipertecnologica, si debba aggiungere alla vita reale senza sostituirla, quadri e sculture di artisti che hanno creato "mondi" alternativi coesistono con opere immersive, per proporre al visitatore, spesso chiamato in causa come "attore" della mostra, un rapporto equilibrato, anche se talvolta spiazzante, fra "fisico" e "digitale". Una sorta di "laboratorio per il futuro", con l’intento di offrire al visitatore un'esperienza che si suppone essere, per certi aspetti, simile a quella degli anni a venire, nella coesistenza di contemplazione ed immersione, percezione quasi simultanea del materiale e dell'immateriale, fra stabilità e fluttuazione.» dichiarano i curatori Simongini e Tabacchi.
Un percorso multimediale e multisensoriale tra pittura, scultura, incisione, arte digitale, poesia, musica, fino all'intelligenza artificiale.
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