India. The Revealed Mysteries
Dal 05 Giugno 2014 al 30 Settembre 2014
Venezia
Luogo: Arsenale
Indirizzo: Tesa 92
Curatori: Sandro Orlandi, Sangeeta Juneja
Enti promotori:
- Comune di Venezia
- Ambasciata indiana a Roma
- Maba Comunica Srl
Telefono per informazioni: +39 041 2424
E-Mail info: info@mabacomunica.it
Sito ufficiale: http://www.vivaticket.it
Dal 5 Giugno al 30 Settembre, a Venezia, sarà allestita la più grande mostra di arte contemporanea indiana, in 1200 mq di esposizione all’interno degli spazi dell’Arsenale - tesa n.92 - organizzata da Ebland, in collaborazione con Vela Spa, patrocinata dal Comune di Venezia e dall’Ambasciata indiana a Roma, promossa da Maba Comunica Srl.
Da sempre considerata un paese pieno di contrasti e di contraddizioni, L’India è un miscuglio di razze e lingue, religioni e antiche tradizioni, che per secoli sono sopravvissute rimanendo chiuse e quasi impenetrabili al resto del mondo, tanto da essere vista come una terra misteriosa e favolosa. Oggi i suoi “misteri” saranno svelati grazie ad una mostra, in grado di offrire uno squarcio sulla cultura indiana attraverso le opere di grandi artisti. 28 artisti contemporanei per 100 opere in esposizione, di cui 20 quadri, 2 3d, 15 sculture, 15 installazioni, 1 video, 60 fotografie e una performance, ci faranno rivivere i suoi misteri.
A partire da uno dei più importanti artisti Subodh Gupta - famoso per la sua grande scultura a forma di teschio fatta con le stoviglie all'ingresso di Palazzo Grassi a Venezia – con “Black Think” dove è chiara in lui la lezione dei maestri del Dadaismo, Marcel Duchamp in primis. Ravinder Reddy – con “Head”, considerato il senior della new wave indiana, l'artista con la variazione “pop” che ha portato alla realizzazione delle enormi teste colorate trasportate nelle processioni popolari, sfoggianti l'oro, il rosso, il blu e il giallo; sua l’immagine di copertina del libro ”New Delhi New Wave”, curato e scritto dal francese Dr. Jerome Neutres, che a sua volta ha collaborato ai testi del catalogo di questa mostra.
Per la prima volta in Italia l’emergente Akash Choyal, il primo artista indiano ad avere realizzato delle opere in 3D, figure tridimensionali che si possono leggere senza occhiali dall’effetto fortemente illusorio. E ancora Sayed Halder Raza, artista che passa dalle forme geometriche alle forme simboliche, indaga la natura e si preoccupa della luce e Surendra Pal Joshi con l'opera “Taana Baana della Paani-serie”, dove una cascata di spille di sicurezza crea una fantastica visione, con l'intenzione di far capire agli spettatori che ogni oggetto, anche se di poco valore, utilizzato al di fuori del proprio contesto ma con creatività può diventare un'opera d'arte.
La coppia di artisti Thunkral&Tagra, che ha fatto dell'ironia e della satira il proprio credo, tanto da diventare gli idoli della new wave indiana.
Altri artisti, ma non di minore importanza, molti dei quali per la prima volta in Italia: A Balasubramaniam, Anita Dube, Arpana Caur, Ashish Shringi, Bose Krishnamachari, Chintan Upadhyay, Krishnaraj Chonat, Dhiraj Singh, Dileep Sharma, DrVidhyasagar Upadhyay, Jai Zharothia, Madan Meena, Moumita Ghosh, Mukesh Sharma, Nikhil Bhandari, N Pushpamala, Seema Kohli, Shilpa Gupta, Sunil Padwal, Tejal Shah.
Da sempre considerata un paese pieno di contrasti e di contraddizioni, L’India è un miscuglio di razze e lingue, religioni e antiche tradizioni, che per secoli sono sopravvissute rimanendo chiuse e quasi impenetrabili al resto del mondo, tanto da essere vista come una terra misteriosa e favolosa. Oggi i suoi “misteri” saranno svelati grazie ad una mostra, in grado di offrire uno squarcio sulla cultura indiana attraverso le opere di grandi artisti. 28 artisti contemporanei per 100 opere in esposizione, di cui 20 quadri, 2 3d, 15 sculture, 15 installazioni, 1 video, 60 fotografie e una performance, ci faranno rivivere i suoi misteri.
A partire da uno dei più importanti artisti Subodh Gupta - famoso per la sua grande scultura a forma di teschio fatta con le stoviglie all'ingresso di Palazzo Grassi a Venezia – con “Black Think” dove è chiara in lui la lezione dei maestri del Dadaismo, Marcel Duchamp in primis. Ravinder Reddy – con “Head”, considerato il senior della new wave indiana, l'artista con la variazione “pop” che ha portato alla realizzazione delle enormi teste colorate trasportate nelle processioni popolari, sfoggianti l'oro, il rosso, il blu e il giallo; sua l’immagine di copertina del libro ”New Delhi New Wave”, curato e scritto dal francese Dr. Jerome Neutres, che a sua volta ha collaborato ai testi del catalogo di questa mostra.
Per la prima volta in Italia l’emergente Akash Choyal, il primo artista indiano ad avere realizzato delle opere in 3D, figure tridimensionali che si possono leggere senza occhiali dall’effetto fortemente illusorio. E ancora Sayed Halder Raza, artista che passa dalle forme geometriche alle forme simboliche, indaga la natura e si preoccupa della luce e Surendra Pal Joshi con l'opera “Taana Baana della Paani-serie”, dove una cascata di spille di sicurezza crea una fantastica visione, con l'intenzione di far capire agli spettatori che ogni oggetto, anche se di poco valore, utilizzato al di fuori del proprio contesto ma con creatività può diventare un'opera d'arte.
La coppia di artisti Thunkral&Tagra, che ha fatto dell'ironia e della satira il proprio credo, tanto da diventare gli idoli della new wave indiana.
Altri artisti, ma non di minore importanza, molti dei quali per la prima volta in Italia: A Balasubramaniam, Anita Dube, Arpana Caur, Ashish Shringi, Bose Krishnamachari, Chintan Upadhyay, Krishnaraj Chonat, Dhiraj Singh, Dileep Sharma, DrVidhyasagar Upadhyay, Jai Zharothia, Madan Meena, Moumita Ghosh, Mukesh Sharma, Nikhil Bhandari, N Pushpamala, Seema Kohli, Shilpa Gupta, Sunil Padwal, Tejal Shah.
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