Dal 7 ottobre al 27 maggio nella capitale dei Paesi Bassi

Da San Pietroburgo ad Amsterdam: i capolavori dei Maestri Olandesi in una mostra inedita

Alcuni capolavori della mostra Dutch Masters from The Hermitage Treasures of the Tsars all'Hermitage di Amsterdam. Ph. by Evert Elzinga
 

Samantha De Martin

27/07/2017

Mondo - L'Hermitage di Amsterdam e di San Pietroburgo saranno uniti, per la prima volta, in uno straordinario sodalizio all'insegna dell'arte. Si preannuncia una festa di celebrazione e di scoperta quella che porterà nella filiale olandese del museo russo, per la prima volta nella storia, i capolavori dei Maestri Olandesi, provenienti dalla città degli zar.

I più illustri tesori della collezione dell'Hermitage di San Pietrburgo - 63 opere realizzate da 50 artisti, tra le quali sei dipinti di Rembrandt - faranno parte del percorso Dutch Masters from the Hermitage. Treasures of the Tsars, che dal 7 ottobre al 27 maggio 2018, porterà nell'ala “Keizersvleugel” dell'Hermitage di Amsterdam la più importante collezione di dipinti olandesi fuori dal Paese.
Con i suoi 1500 capolavori, infatti, quella russa rappresenta la più importante raccolta d'arte pittorica “made in Holland” custodita fuori dai confini nazionali.

Il Secolo d'Oro della pittura olandese - popolato, tra il 1650 e il 1670, da talenti unici e individualità creative - sarà rappresentato da oltre trenta opere. Accanto ai dipinti più noti, quali Flora di RembrandtGiovane donna con orecchini di Frans Hals e il Nieuwmarkt di Amsterdam di Bartholomeus van der Helst, l'esposizione accoglie una selezione di contemporanei meno conosciuti, anche se di forte impatto, da Willem Drost a Jacob Duck, da Pieter Janssens Elinga a Arent de Gelder e Emanuel de Witte.

C'è tutta la passione degli zar per il commercio delle opere d'arte e per le tele dei Maestri Olandesi racchiusa in questo inedito appuntamento che ricongiunge la città dei canali con gli illustri pezzi del suo celebre puzzle artistico.
Pietro il Grande - considerato tra i primi collezionisti dei Maestri Olandesi - aveva solo 25 anni quando acquisì il suo primo Rembrandt. Mentre Caterina II, la grande protettrice delle arti, vera ideatrice dell'Hermitage, fu anche l'iniziatrice di una grande collezione, ampliatasi nel XIX secolo con i suoi successori, che perseguirono politiche di acquisizione indubbiamente meno ambiziose rispetto a quelle della sovrana illuminata innamorata dell'arte.
Addirittura, in alcuni casi, Caterina la Grande avrebbe pagato i suoi acquisti molto più del loro reale prezzo di mercato, arrivando a sborsare per una tela del pittore olandese Gerard Dou l'equivalente di quanto un operaio olandese avrebbe guadagnato in 26 anni di lavoro.
L'amore per i Maestri Olandesi, in Russia, si estese presto anche a numerosi collezionisti privati, tra i quali Alexander Stroganov, proprietario di oltre 60 dipinti provenienti dai Paesi Bassi, confluiti all'Hermitage. Era infatti da lui che Caterina aveva comprato il Nieuwmarkt di Van der Helst, uno dei suoi quadri preferiti.

Quelle rappresentazioni così realistiche e dettagliate del mondo quotidiano, in particolare dell'universo domestico, che le tele prediligevano, quei contrasti intensi di luce e colore, dovettero scatenare una vera moda tra gli ambienti russi. E questa straordinaria passione, quasi maniacale, per l'arte olandese portò anche alla diffusione di numerose imitazioni e riproduzioni dei soggetti dei dipinti anche su tessuti e porcellane.

La mostra ad Amsterdam, oltre ad offrire un'importante rassegna delle opere dei Maestri Olandesi, sarà anche un'occasione per ammirare la Portrait Gallery, la mostra permanente relativa ad alcuni dipinti della Golden Age, raramente esposti, come la Lezione di anatomia del Dottor Deyman, opera di Rembrandt, conservata al Rijksmuseum. Sarà inoltre possibile ripercorrere le vicende dell' storico edificio che ospita l'Hermitage, una vecchia casa di cura per anziani prima di diventare un prestigioso museo. La visita alle stanze fa parte di un tour storico che potrà essere completato, a partire dal 24 agosto, con il percorso al The Wonder of Amsterdam, una nuova attrazione multimediale sul precoce sviluppo della città.

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