Dal 14 aprile al 12 maggio al Mattatoio Testaccio
A Roma arriva Outdoor, festival di cultura metropolitana
Scorpion Dagger, Outdoor 2018, Forest Party
Francesca Grego
09/04/2018
Roma - Tutto pronto a Roma per Outdoor 2018, il più grande festival dedicato alla cultura metropolitana in Italia, che dal 14 aprile al 12 maggio porterà negli spazi del Mattatoio Testaccio i fermenti della scena urbana contemporanea. Arte, musica, televisione, talk e mercato dei maker sono le quattro aree che articolano un percorso tutto da scoprire.
Giunto all’ottava edizione, Outdoor fa le cose in grande: un mese di eventi, quattro sezioni e oltre 30 artisti coinvolti, per mettere in scena con la consueta vivacità il tema “Heritage” scelto per il 2018. Nell’anno europeo del patrimonio culturale, i curatori del festival si chiedono: cosa rappresenta la cultura oggi? Quali culture sono considerate patrimonio della nostra società? Quale patrimonio stiamo costruendo e trasmetteremo agli abitanti del futuro? A rispondere, un’offerta multiforme che si muove tra influenze internazionali, mass media e social network, ma non dimentica il ruolo centrale dei singoli - artisti o visitatori che siano – nella costruzione di una cultura che popolare a pieno titolo.
Un’idea che si rispecchia nella struttura del padiglione Arte, a cura di Antonella di Lullo e Christian Omodeo, per il quale il collettivo di architetti Orizzontale ha realizzato un labirinto in cui ognuno traccerà il proprio itinerario personale all’insegna dell’interattività, districandosi tra i quattro percorsi immaginati dai curatori.
Disobedience, in omaggio ai 50 anni del ’68, riunirà artisti di diverse generazioni che hanno fatto della rottura la propria cifra distintiva: dalla crew di writer tedeschi Berlin Kids, che vive i graffiti come sport estremo, a Paolo Buggiani, che dagli anni Settanta ha incrociato nel proprio percorso di ricerca Keith Haring, Richard Hambleton e Ken Hiratsuka, fino alle installazioni urbane virali del francese Mathieu Tremblin, che si ispira ai situazionisti, e alla portoghese Wasted Rita, nota per aver partecipato al progetto Dismaland di Banksy.
Total Recall, invece, metterà in scena una riappropriazione del passato in bilico tra ironia e nostalgia, con artisti come l’illustratore Tony Cheung, artefice di un’indagine sulle contraddizioni tra antico e moderno in Cina, Madame, icona della street art parigina dell’ultimo decennio, Leonardo Crudi, con i suoi poster ispirati alle avanguardie del Novecento, o Scorpion Dagger, che rielabora in gif animate i dipinti del Rinascimento nordico.
Sono invece tutti rivolti alla ricerca dei codici del futuro i protagonisti della sezione Speedlight: c’è chi, come lo street artist inglese Kid Acne, sperimenta con le parole, chi con lo spazio, come gli architetti e designer romani di Motorefisico, e chi indaga gli incroci più imprevedibili tra la natura e la tecnologia, come i Quiet Ensemble, mentre l’italiano Uno, conosciuto per il suo uso virale del bambino della Kinder, esplora le possibilità offerte dal medium della carta.
Retromania, infine, focalizza l’attenzione sull’aura di merci icona entrate a pieno titolo nella storia della cultura: dalla street fashion newyorkese immortalata da un pilastro della fotografia underground come Ricky Powell, da 40 anni sulla breccia, alla collezione di sneakers di Fabrizio Efrati, fondatore di Market Kickit.
Insieme a Google Arts and Culture, infine, Outdoor Festival presenta Stories, un progetto di digitalizzazione del patrimonio immateriale e orale di Roma, sviluppato insieme a The Fake Factory, specializzata in videoarte: video, fotografie e i contributi di diversi artisti ricostruiscono un ritratto di alcuni quartieri periferici della città, restituendone l’identità attraverso il racconto della storia e del quotidiano.
A ravvivare i weekend Outdoor tanta musica, che spazia dalla techno all’house, dalla disco all’hip hop e alla trap, con grandi protagonisti della scena europea del clubbing, mentre lo studio mobile di registrazione Redbull Music darà vita a performance, workshop, format audiovisivi, interviste, oltre a un grande contest tra 24 rapper e trapper di otto quartieri della capitale.
Un ricco programma di incontri sul tema della creatività contemporanea, proiezioni alla scoperta della storia della TV italiana in collaborazione con la Rai e una fiera dell’handmade incentrata ogni settimana su un settore diverso completano il programma.
Il calendario completo di Outdoor Festival è disponibile su www.out-door.it.
Ideata e diretta dall’agenzia Nutfactory, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, patrocinata da Regione Lazio, l’iniziativa di avvale della partnership di Google Arts and Culture, Istituto Europeo di Design, Rai e Wave Market.
Giunto all’ottava edizione, Outdoor fa le cose in grande: un mese di eventi, quattro sezioni e oltre 30 artisti coinvolti, per mettere in scena con la consueta vivacità il tema “Heritage” scelto per il 2018. Nell’anno europeo del patrimonio culturale, i curatori del festival si chiedono: cosa rappresenta la cultura oggi? Quali culture sono considerate patrimonio della nostra società? Quale patrimonio stiamo costruendo e trasmetteremo agli abitanti del futuro? A rispondere, un’offerta multiforme che si muove tra influenze internazionali, mass media e social network, ma non dimentica il ruolo centrale dei singoli - artisti o visitatori che siano – nella costruzione di una cultura che popolare a pieno titolo.
Un’idea che si rispecchia nella struttura del padiglione Arte, a cura di Antonella di Lullo e Christian Omodeo, per il quale il collettivo di architetti Orizzontale ha realizzato un labirinto in cui ognuno traccerà il proprio itinerario personale all’insegna dell’interattività, districandosi tra i quattro percorsi immaginati dai curatori.
Disobedience, in omaggio ai 50 anni del ’68, riunirà artisti di diverse generazioni che hanno fatto della rottura la propria cifra distintiva: dalla crew di writer tedeschi Berlin Kids, che vive i graffiti come sport estremo, a Paolo Buggiani, che dagli anni Settanta ha incrociato nel proprio percorso di ricerca Keith Haring, Richard Hambleton e Ken Hiratsuka, fino alle installazioni urbane virali del francese Mathieu Tremblin, che si ispira ai situazionisti, e alla portoghese Wasted Rita, nota per aver partecipato al progetto Dismaland di Banksy.
Total Recall, invece, metterà in scena una riappropriazione del passato in bilico tra ironia e nostalgia, con artisti come l’illustratore Tony Cheung, artefice di un’indagine sulle contraddizioni tra antico e moderno in Cina, Madame, icona della street art parigina dell’ultimo decennio, Leonardo Crudi, con i suoi poster ispirati alle avanguardie del Novecento, o Scorpion Dagger, che rielabora in gif animate i dipinti del Rinascimento nordico.
Sono invece tutti rivolti alla ricerca dei codici del futuro i protagonisti della sezione Speedlight: c’è chi, come lo street artist inglese Kid Acne, sperimenta con le parole, chi con lo spazio, come gli architetti e designer romani di Motorefisico, e chi indaga gli incroci più imprevedibili tra la natura e la tecnologia, come i Quiet Ensemble, mentre l’italiano Uno, conosciuto per il suo uso virale del bambino della Kinder, esplora le possibilità offerte dal medium della carta.
Retromania, infine, focalizza l’attenzione sull’aura di merci icona entrate a pieno titolo nella storia della cultura: dalla street fashion newyorkese immortalata da un pilastro della fotografia underground come Ricky Powell, da 40 anni sulla breccia, alla collezione di sneakers di Fabrizio Efrati, fondatore di Market Kickit.
Insieme a Google Arts and Culture, infine, Outdoor Festival presenta Stories, un progetto di digitalizzazione del patrimonio immateriale e orale di Roma, sviluppato insieme a The Fake Factory, specializzata in videoarte: video, fotografie e i contributi di diversi artisti ricostruiscono un ritratto di alcuni quartieri periferici della città, restituendone l’identità attraverso il racconto della storia e del quotidiano.
A ravvivare i weekend Outdoor tanta musica, che spazia dalla techno all’house, dalla disco all’hip hop e alla trap, con grandi protagonisti della scena europea del clubbing, mentre lo studio mobile di registrazione Redbull Music darà vita a performance, workshop, format audiovisivi, interviste, oltre a un grande contest tra 24 rapper e trapper di otto quartieri della capitale.
Un ricco programma di incontri sul tema della creatività contemporanea, proiezioni alla scoperta della storia della TV italiana in collaborazione con la Rai e una fiera dell’handmade incentrata ogni settimana su un settore diverso completano il programma.
Il calendario completo di Outdoor Festival è disponibile su www.out-door.it.
Ideata e diretta dall’agenzia Nutfactory, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, patrocinata da Regione Lazio, l’iniziativa di avvale della partnership di Google Arts and Culture, Istituto Europeo di Design, Rai e Wave Market.
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