A Firenze i musei civici diventano smart: se ne parla in un convegno internazionale

Salone dei Cinquecento-Palazzo Vecchio_Florens.JPG
 

26/10/2012

Firenze - Si parlerà delle declinazioni culturali della smart city e sarà presentato Cloud Museum, il nuovo progetto di valorizzazione del patrimonio museale fiorentino, nel convegno internazionale organizzato dai Musei Civici dell’Assessorato alla Cultura e Contemporaneità del Comune di Firenze e in programma per Domenica 4 novembre, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Il convegno rientra nell’ambito della Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali Florens 2012 che si tiene in città dal 3 all’11 novembre.

Ad introdurre i lavori, il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, l’Assessore Comunale alla Cultura e Contemporaneità Sergio Givone, il Direttore Creativo di Florens Davide Rampello, il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana Isabella Lapi e la Soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini. Tra i vari relatori, ci saranno ospiti internazionali come Nancy Proctor, Responsabile della Mobile Strategy & Initiatives dello Smithsonian Institution di Washington e Mkheil Tsereteli, Vicedirettore del Georgian National Museum di Tbilisi in Georgia.

"Una ‘città intelligente’ è una città capace di fare sistema con le sue risorse culturali e di offrirle a cittadini e visitatori sotto forma di percorsi di visita all’interno della città, fuori e dentro i suoi musei", spiegano le responsabili scientifiche del convegno internazionale, Laura Longo (Direzione Cultura del Comune di Firenze) e Stefania Chipa (Communication Strategies Lab dell’Università di Firenze). Il convegno sarà quindi la sede più appropriata per presentare Cloud Musem, il nuovo progetto al quale il Servizio Musei del Comune sta lavorando nell’ambito del progetto di raddoppio della superficie museale di Palazzo Vecchio e del Museo del ‘900 alle Leopoldine.  "Il Cloud Museum”, spiegano ancora Laura Longo e Stefania Chipa, “è una piattaforma concettuale che si connette all’infrastruttura digitale di cui Firenze è già dotata - Wifi e Open Data-  per creare un ponte fra indoor e outdoor, fra sistema museale e vie della città. Il wifi, le piattaforme per la geolocalizzazione dei contenuti, assieme a nuovi sviluppi con Realtà Aumentata e Social media, consentiranno ai musei di intrecciare i propri percorsi di visita con quelli della città"
 
Al centro del dibattito, quindi, ci saranno tutte le possibili implicazioni positive delle smart cities: dagli itinerari di visita tra i musei agli allestimenti , dalle tecnologie immersive  alla formazione, dal gaming alla fruizione personalizzata.

Per il programma completo: www.fondazioneflorens.it

Nicoletta Speltra
 



COMMENTI