Le case e le cose
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Fondazione1563, Torino. Un-cortile di Torino nel dopoguerra, Archivio storico, Compagnia di San Paolo
Dal 09 Gennaio 2019 al 31 Gennaio 2019
Torino
Luogo: Fondazione 1563
Indirizzo: piazza Bernini 5
Sito ufficiale: http://ìwww.fondazione1563.it/
Per tutto il mese di Gennaio la Fondazione 1563 rende accessibile al pubblico una selezione di documenti che raccontano espropri e sequestri seguiti alle leggi fasciste contro la “razza ebraica” del 1938. La mostra Le case e le coseè visitabile nella sede della Fondazione 1563 a Torino (piazza Bernini 5) oppure accessibile online.
Tutte le carte esposte fanno parte del Fondo EGELI (l'ente creato dal governo fascista col compito di acquisire, gestire e vendere i beni immobili sottratti agli ebrei) e sono custodite dalla Fondazione 1563 all'interno dell'Archivio Storico della Compagnia di San Paolo.
Le case e le cose racconta la storia del destino amaro che costrinse le famiglie ebree italiane a lasciare le loro case con gran parte dei beni in esse contenuti. Molti non tornarono, come Michele Valabrega e Silvio Segre, a cui sono intestati i fascicoli di Via Po 25 e Piazza Carlo Emanuele II 15. Davanti a quelle abitazioni le Pietre d'Inciampo ricordano la loro morte nei campi di sterminio.
Tra le storie scelte per illustrare quegli anni terribili anche quella della casa torinese di Natalia Ginzburg: l'appartamento di via Pallamaglio 11 (oggi via Oddino Morgari 32) citato in Lessico Famigliare. Sono disponibili l'inventario dei beni e la lettera autografa con cui la scrittrice chiede la restituzione dell'appartamento il 20 Dicembre 1945.
Visibili le minuziose pratiche relative alla cascina “Saccarello” -la tenuta della nonna di Primo Levi ai margini della strada di Superga- che riportano persino l'elenco degli alberi che popolavano il giardino della villa.
Sono disponibili, infine, i documenti relativi alla villa di Cavoretto del compositore Leone Sinigaglia, requisita, svuotata degli arredi e successivamente utilizzata per ospitare gli sfollati: un processo comune a molte delle abitazioni sequestrate. Una Mappa interattiva localizza in Piemonte e Liguria -e in particolare a Torino- le ubicazioni delle case sottratte ai proprietari.
L'accesso alla mostra è libero dal Lunedì al Venerdì fino al 31 Gennaio 2019 (orario 16-19). In occasione del Giorno della Memoria 2019 l'esposizione sarà aperta anche sabato 26 e domenica 27 Gennaio dalle 10 alle 13.
L'esposizione è ideata dalla Fondazione 1563 con la consulenza storico archivistica di Fabio Levi e Anna Cantaluppi.
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