Joshua Cesa. Prisoners
										 
										
										
																		
																																												Joshua Cesa, Prisoners, Fortezza di Chiusaforte, installazione
											
										
										
									Dal 29 July 2017 al 30 July 2017
Chiusaforte | Udine
Luogo: Fortezza di Chiusaforte
Indirizzo: Chiusaforte
Enti promotori:
- IoDeposito Ong
 - Regione Friuli Venezia Giulia
 - Comune di Chiusaforte
 
E-Mail info: info@iodeposito.org
Sito ufficiale: http://www.bsidewar.org/it/prossimi-eventi/prisoners-joshua-cesa-9/
IoDeposito Ong, in collaborazione con la regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Chiusaforte, inaugura presso la Fortezza di Chiusaforte Prisoners, opera concettuale di arte pubblica dell'artista Joshua Cesa. Da sabato 29 a domenica 30 luglio l'installazionepatrocinata dall'UNESCO sarà fruibile gratuitamente nell'area della Fortezza dalle 14.00 alle 18.00, con visite guidate gratuite sempre disponibili direttamente nel sito. Dopo un intensotour in diverse città italiane ed estere come Udine, Pirano, Genova e Roma, l'opera giunge ora in una delle location friulane più suggestive e storicamente importanti della regione. L'appuntamento con IoDeposito Ong rientra nell’ambito della terza edizione della rassegna artistica e culturale B#SIDE WAR, ideata e promossa attraverso numerosi eventi nazionali ed internazionali quali mostre d’arte e installazioni artistiche, performing, conferenze, progetti di ricerca e pubblicazioni.
In un'Europa che cento anni fa si configurava come una grande prigione a cielo aperto, quasi quindici milioni di persone vivevano intrappolate in carceri di guerra inumane. A fianco a loro, altrettanti civili soccombevano tra campi di rifugiati, campi d’evacuazione o tra le propria mura domestiche, prigionieri di una realtà di distruzione e di privazione. Attraverso la sua installazione, l'artista Joshua Cesa coinvolge lo spettatore a esplorare le tematiche legate alla prigionia, permettendo di interfacciarsi con una visione poli-focale della storia tra passato e presente. Prisoners nasce infatti dall'esigenza di indagare l’esperienza della prigionia in senso percettivo e, partendo dal vissuto storico della Grande Guerra, innesca una riflessione 'sensoriale' e contemporanea sull’idea della reclusione, invariabile implicazione di tutti i conflitti. L'installazione si realizza attraverso una serie di strutture cubiche poste a terra le quali, squadrate e monolitiche, si aprono al dinamismo mostrando l’immagine di numerosiprigionieri che dal loro interno, disperati, cercano l’uscita. Un contenitore che si fa quindi metafora di tutte le reclusioni -non solo quelle dovute alle guerre conclamate ma, anche, a quelle sommesse- in un tempo in cui l’uomo è prigioniero soprattutto di se stesso: inevitabile chiedersi quali siano, allora, i reali confini di una cella. «Prisoners riesce a farsi vera e propria esperienza artistica» spiega l'artista Joshua Cesa «portando in sé due linguaggi apparentemente molto diversi: la fissità e la perfezione della figura geometrica dialoga e si relaziona col movimento disperato e primordiale di chi, nello schermo, sa di non potersi liberare».
Inserita nella terra di confine dell'estremo nord-est, l’opera dialoga in modo vibrante con le selvagge Alpi Giulie, dove i lineamenti di Italia, Slovenia e Austria si confondono condividendo un passato storico fatto di migrazioni forzate e di presidio bellico. Quel severo monte su cui si erige la Fortezza ospitava infatti, un tempo, militi e civili costretti a un freddo esilio montano che li derubava non solo delle risorse alimentari ma anche, soprattutto, della loro libertà. I cubi di Prisoners diventano allora contenitore e contenuto e ciascun prigioniero, proprio come ciascun visitatore, è portatore di una propria storia: ogni prigione è diversa, ogni storia è diversa. Gli stessi guardiani -deputati all'epoca al controllo a vista- si ritrovarono prigionieri di quello stesso forte che dovevano difendere, in una sensazione di ambivalenza e poli-vocalità della storia resa oggi intensamente dai prisoners dell'opera di Cesa. Vagando per la Fortezza, il visitatore s'imbatte quasi per caso in questi cubi ed è questa la prigione, senza prospettive, che l’artista racconta rivisitando uno scenario di uomini carcerati-carcerieri, che ha segnato la storia -e la memoria collettiva- di questo maestoso territorio di confine.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
						
					
																
							- 
									
										
										
											Dal 28 October 2025 al 15 February 2026 											
												Brescia												 | 												Pinacoteca Tosio Martinengo											
											
												Peter Paul Rubens. Giovan Carlo Doria a cavallo
 - 
									
										
										
											Dal 31 October 2025 al 21 March 2026 											
												Rovereto												 | 												Mart Rovereto											
											
												Le sfide del corpo
 - 
									
										
										
											Dal 31 October 2025 al 15 February 2026 											
												Roma												 | 												Museo del Genio											
											
												Vivian Maier. The exhibition / Pop Air. Ugo Nespolo
 - 
									
										
										
											Dal 30 October 2025 al 1 March 2026 											
												Venezia												 | 												Centro Culturale Candiani											
											
												Munch e la rivoluzione espressionista
 - 
									
										
										
											Dal 24 October 2025 al 1 March 2026 											
												Saluzzo												 | 												La Castiglia											
											
												Ferdinando Scianna. La moda, la vita
 - 
									
										
										
											Dal 22 October 2025 al 28 June 2026 											
												Torino												 | 												MAO – Museo d'Arte Orientale											
											
												Chiharu Shiota. The Soul Trembles