Coscienza dell’Uomo
Dal 04 Luglio 2019 al 30 Settembre 2019
Matera
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: sedi varie
Curatori: Francesco Mazza, Antonello Di Gennaro, Maurizio Rebuzzini
Sito ufficiale: http://www.mat2019coscienzadelluomo.it/
Luglio-settembre 2019, a Matera sarà ancora Coscienza dell’Uomo. Il progetto fotografico, ideato e curato da Francesco Mazza, Antonello Di Gennaro e Maurizio Rebuzzini nell’ambito di Matera 2019, sta per aprire il suo terzo trimestre che, come i precedenti, si preannuncia ricco di mostre, dibattiti, incontri, proiezioni. Tre mesi caldi, all’insegna della fotografia, della riflessione e, perché no, del dibattito che si intende stuzzicare intorno ai temi cari agli autori selezionati.
Nato da un sogno e dall’esigenza di proporre un modo nuovo di intendere e fare fotografia, Coscienza dell’Uomo ha un ambizioso e rivoluzionario obiettivo: parlare all’uomo dell’uomo. È un invito agli uomini a parlarsi, a capirsi, ad avvicinarsi, ad osservarsi. Non con occhio superficiale e disattento, o peggio critico, figlio di quell’impoverimento spirituale e culturale che si prova a sovvertire, ma con sguardo morbido e carezzevole, curioso, compassionevole, ammirato. Perché è questa la fotografia che si vuole celebrare, non quella fatta di stile e tecnica, ma quella mossa dal cuore e dal sentimento di chi sta dietro l’obiettivo. Nelle centinaia di scatti raccolti per le numerose mostre già allestite nei due trimestri precedenti, e in quelli che si apprestano a svelarsi nei tre mesi prossimi, non c’è esercizio di stile, c’è autenticità. Verità. Racconto di vite e di storie.
Non sarà sfuggito, a chi è passato da Matera, l'impegno di proporre la fotografia come strumento di denuncia, di riflessione, di testimonianza, o di semplice narrazione. Di un evento storico o religioso, di un mestiere, di un amore, di una tradizione o di un rito. Non c’è artificio, non c’è inganno, non c’è voglia di stupire. C’è, piuttosto, l’urgenza di comunicare e di compiere una rivoluzione culturale in un momento storico in cui l’immagine è tutto ma la verità è niente. Perché di fronte a quel “genocidio culturale” di cui parlava Pier Paolo Pasolini già nel 1974, e che si perpetra ancora oggi, non si può assistere inermi o peggio compiacenti. Si deve agire. O ancor più reagire, ognuno con i propri mezzi, per portare nuovamente al centro del dibattito sociale l’uomo e la sua coscienza.
Da qui l’idea di realizzare a Matera, città simbolo essa stessa di una straordinaria rivoluzione culturale, un progetto ambizioso, simile a quel The family of man (La famiglia dell'uomo) con cui Edward Steichen, in piena Guerra Fredda, riuscì a riunire ben 503 scatti provenienti da tutto il mondo per celebrare il valore della pace e della diversità. Un'occasione importante, quella di Matera, per parlare alle migliaia di persone che incontreranno Coscienza dell'Uomo e appoggeranno lo sguardo sugli scatti proposti. Di mese in mese, immagini sempre nuove, sempre diverse, accomunate però da un unico leitmotiv: riportare l’uomo al centro dell’uomo. Risvegliare le coscienze, convincere lo spettatore a tornare umano, ad accogliere e amare il diverso, qualunque sia per ciascuno di noi il suo significato, imparare a pensare, fermarsi.
In questa società frenetica e superficiale, Coscienza dell’Uomo entra a gamba tesa e sponsorizza con decisione il valore dell’umanità. Un pensiero diverso da quello dilagante, dunque, un “pensiero meridiano”, riprendendo il concetto di Franco Cassano, a cui i curatori si ispirano, che trae nel Sud forza e linfa vitale perché è proprio lì che risiede, per tradizione, cultura, storia, quell’insieme di valori necessari a compiere la rivoluzione. Il Sud, inteso come Italia, che non deve imparare dal Nord, che deve riuscire piuttosto a far ascoltare la propria voce, rivendicare la sua storia, proteggere la sua diversità, resistendo alla tentazione di imitare un Nord troppo attento al profitto e sempre più vicino a de-umanizzare la sua storia.
Una battaglia che Coscienza dell’Uomo ha intrapreso, si diceva, fin da gennaio, con l’apertura del primo trimestre che ha visto, tra le altre, le mostre di Gianluigi Colin “Caos Apparente” sulla valanga incessante di immagini e informazioni che piombano nel nostro tempo, e di Pino Bertelli che, in “Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia negata”, appende al muro l’orrore del conflitto visto dai bambini. Per proseguire da aprile a giugno, e quindi nel secondo trimestre, con una raccolta di autori tra cui Marco Saielli, Maurizio Galimberti, Tommaso Le Pera, Antonio Bordoni, solo per citarne alcuni, che, in modi e linguaggi differenti, ci hanno raccontato la povertà e la fame, la quotidianità della vita in fabbrica e l’eccezionalità di una vita sul palco, il dramma dei migranti e la realtà della mafia, e ancora le curiosità di una tradizione o la nostalgia di una réclame.
Era sempre l’uomo al centro dell’immagine o del racconto fotografico, e sarà ancora l’uomo il protagonista del nuovo ciclo di mostre che sta per aprire il terzo trimestre.
Dagli sbarchi alla rappresentazione del rito religioso, dal ritratto tenero di una famiglia agli sguardi seri e turbati, ma sempre composti, dei migranti; dalla vita in comunità al personaggio simbolo del fumetto, senza dimenticare il racconto delle genti del sud e la coraggiosa e illuminante testimonianza di un grande autore della fotografia italiana e internazionale, Oliviero Toscani. Il celebre e discusso fotografo milanese sarà infatti uno dei dieci autori presenti nei prossimi giorni a Coscienza dell’Uomo, voluto fortemente dai curatori per quella sua innata capacità di comunicare con forza e determinazione un’idea, di andare contro corrente, di sovvertire le regole di una società patinata e superficiale sbattendo in faccia delle realtà sconfortanti e talvolta scomode.
Non solo Toscani, protagonisti da luglio a settembre saranno anche alcuni tra i più interessanti fotografi italiani, tra cui Giovanni Cabassi, Guido Crepax, Francesco Malavolta, Beppe Bolchi, Francesco Mazza e Pino Bertelli, Matteo Fantolini, Angelo Galantini, Nino Bartuccio (ancora in esposizione con Nega, mostra permanente per tutto il 2019), o del vicino mediterraneo come la coppia greco-turca Altin Manaf e Andreas Ikonomu.
Nel corso del terzo trimestre, che partirà il 4 luglio con l’inaugurazione della mostra “Questo è il sud “di Francesco Mazza e Pino Bertelli e si chiuderà il 14 settembre con “Così il tempo presente” di Altin Manaf e Andreas Ikonomu, sono in programma non solo mostre fotografiche, ma anche convegni e incontri con gli autori (per il calendario completo consultare il sito).
Sarà un’occasione, dunque, per conoscere più a fondo le idee alla base dell’esposizione fotografica e dare vita ad un dibattito intorno al mondo della fotografia, intesa come arte e strumento di riproduzione della realtà, e a tematiche di attualità che coinvolgono certamente gran parte della nostra comunità.
Anche in occasione dell’apertura del terzo trimestre è stato pubblicato un catalogo fotografico che raccoglie alcuni degli scatti proposti nelle mostre in programma, insieme alle informazioni sugli autori e il tema trattato.
Il progetto è finanziato dalla Cine Sud in collaborazione con Hasselblad, Canon, Nikon, Olympus, Panasonic, Sigma, Sony, Tokina-Howa, Toscana Foto Service che hanno reso possibile la realizzazione e la fruizione gratuita degli eventi.
Eventi in programma:
Nino Bartuccio | Nega. Alla ricerca della Bellezza
Mostra Permanente: dal 1 aprile al 19 dicembre
Spazio Galleria Cine Sud, via Passarelli 29-31- Matera, 9:30-12:30 16:30-19:30
Un incontro che cambia la vita perché cambia il modo di vedere la vita. Questo è Nega, un amore spassionato, la storia di un uomo e di un bambino che si incontrano e, nonostante tutto, non si lasceranno mai. E la fotografia diventa il mezzo per risvegliare le coscienze e dare vita ad un importante progetto umanitario, Nega Project.
Pino Bertelli e Francesco Mazza | Questo è il Sud
Inaugurazione: 4 luglio ore 18:30
La 19° Buca, Piazza V. Veneto -75100- Matera, dal 4 luglio al 30 settembre | 10:30-12:30 16:30-19:30
Il desiderio di scoprire il Sud e raccontarlo con occhi nuovi. Il tentativo, riuscito, di sdogare i pregiudizi sulle genti del sud, attraverso foto e immagini che raccontano la realtà per quella che è. Senza esaltazioni né artifici, semplicemente usando la verità di una parola, di uno sguardo, di un progetto che con leggerezza e autenticità racconta il Sud in chiave nuova.
Matteo Fantolini | I Believe
Inaugurazione: 5 luglio ore 18:30
Spazio Galleria Cine Sud, via Passarelli 29-31- Matera, dal 5 al 21 luglio | 9:30-12:30 16:30-19:30
Il rito religioso dal punto di vista dell'uomo. Non una indagine sulle modalità di un rito o di una processione, ma un percorso, per immagini, attraverso l'animo umano che "crede" e quindi partecipa, soffre, si strazia, in nome di una fede e quindi di un profondo senso di appartenenza ad una realtà più grande dell'uomo stesso.
Oliviero Toscani | Oliviero Toscani, Don Milani, la scuola di Barbiana e il Sessantotto
Inaugurazione: 8 luglio ore 18:30
Palazzo Viceconte, via San Potito 7 - Matera, dal 8 al 29 luglio | 10:30-12:30 16:30-19:30
1963- 2007. Sempre efficace, a volte provocatore, Toscani. In un intervallo temporale di ben 44 anni cambiano i temi e i soggetti, ma non le intenzioni del fotografo presente a Matera con una esposizione che intende sottolineare il suo credo fotografico: risvegliare la coscienza assopita di una società patinata che non guarda oltre le apparenze. E così la scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani, colui che diede attenzione e istruzione agli ultimi, si affianca al corpo etereo, quasi evanescente, di Isabelle Caro, la modella francese simbolo di una campagna molto discussa contro l'anoressia, che non ha vinto la sua battaglia per la vita.
Guido Crepax | Valentina in camera
Inaugurazione: 22 luglio ore 18:30
Spazio Galleria Cine Sud, via Passarelli 29-31- Matera, dal 22 luglio al 4 agosto | 9:30-12:30 16:30-19:30
Il personaggio simbolo dei fumetti anni '70, la seducente fotografa Valentina, rivive nella mostra allestita a Matera, che intende tornare indietro nel tempo recuperando l'iconico fumetto per mettere in evidenza la straordinaria capacità della fotografia di essere parte di tutte le arti o in perfetta relazione con esse.
Francesco Malavolta | Popoli in movimento
Inaugurazione: 3 agosto ore 18:30
Spazio Galleria Arti Visive, via delle Beccherie 41 - Matera, dal 3 al 26 agosto | 10:30-12:30 16:30-19:30
Andare, magari per non tornare. Alla ricerca di un futuro migliore. Con dignità, un accennato sorriso, e un velo naturale di preoccupazione sul volto. Sono i popoli in movimento di Malavolta, gente pronta a salpare, a salire su una barca con la speranza di toccare terra, aprire finalmente le braccia e accogliere una vita, magari, migliore.
Giovanni Cabassi | L’Albero. Genealogia recente di una Famiglia milanese
Inaugurazione: 5 agosto ore 18:30
Palazzo Viceconte, via San Potito 7 - Matera, dal 5 al 26 agosto | 10:30-12:30 16:30-19:30
Senza varcare i confini di casa, Cabassi realizza un lavoro fotografico particolare nella sua semplice immediatezza. La famiglia diventa il soggetto di un lavoro che mette a nudo il sentimento di amore di chi sta dietro l'obiettivo e scatta con delicata tenerezza. Non foto da calendario, frutto di fredda indifferenza, ma un album di famiglia che trasuda complicità, affetto, simpatia, umanità.
Angelo Galantini | Contraffazioni confortanti
Inaugurazione: 6 agosto ore 18:30
Spazio Galleria Cine Sud, via Passarelli 29-31- Matera, dal 6 al 26 agosto | 9:30-12:30 16:30-19:30
Cogliere la verità o modificare la realtà? È nel gioco dei contrasti che poggia la mostra di Galantini che, attraverso la presentazione di 66 vecchie cartoline trovate in un mercatino, offre gli spunti di riflessione di questo terzo trimestre sul rapporto tra verità e fotografia. Dalla ripresa del vero alla contraffazione, basta poco per trasformare, tramite la fotocamera, la riproduzione della realtà in un evidente artificio. Un pretesto, le foto, per riflettere anche sull'artificiosità dei nostri tempi.
Beppe Bolchi | Città senza Tempo
Inaugurazione: 27 agosto ore 18:30
Spazio Galleria Cine Sud, via Passarelli 29-31- Matera, dal 27 agosto al 13 settembre | 9:30-12:30 16:30-19:30
Scegliendo la fotografia a foro stenopeico Bolchi ci presenta una raccolta di immagini di paesaggio urbano che ci portano indietro nel tempo. Case, edifici, palazzi che assumono una valenza diversa, diventando non solo qualcosa al servizio dell'uomo, ma delle realtà vere e proprie che si presentano nella loro imponenza o semplicità, bellezza o mediocrità. Una tecnica antica per immortalare luoghi cari, conferendo loro quel sapiente tocco di nostalgia e un'atmosfera quasi onirica.
Altin Manaf e Andreas Ikonomu | Così il tempo presente
Inaugurazione: 14 settembre ore 18:30
Spazio Galleria ex La Scaletta, via Lucana 9 - Matera, dal 14 al 29 settembre | 10:30-12:30 16:30-19:30
Circa 40 scatti per raccontare la vita di una comunità. Protagonista l'Abbazia di Chiaravalle, nei pressi di Milano, vista come simbolo di unità e di collaborazione. Un luogo in cui il singolo è parte di un tutto e ciascuno indispensabile per la collettività. La pluralità che vince sull'individualismo, in un racconto fotografico che testimonia anche lo scorrere del tempo, che tutto trasforma ma nulla distrugge.
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