LA MILANESIANA 2023 - Giusy Rampini. Anime selvagge
Dal 19 Giugno 2023 al 26 Luglio 2023
Bergamo
Luogo: Galleria Ceribelli
Indirizzo: Via San Tomaso 86
Orari: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.30. Domenica e lunedì su appuntamento
Curatori: Elisabetta Sgarbi e Arialdo Ceribelli
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.lamilanesiana.eu
LA MILANESIANA, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, ospita in anteprima assoluta la mostra “Giusy Rampini. Anime selvagge” dal 19 giugno al 26 luglio alla Galleria Ceribelli di Bergamo.
L’inaugurazione si terrà il 19 giugno alle ore 12.00 all’Accademia Carrara, interverranno Giusy Rampini, Vittorio Sgarbi, Attilio Ventura e Elisabetta Sgarbi. Ingresso gratuito su prenotazione www.eventbrite.it/e/biglietti-inaugurazione-mostra-giusy-rampini-anime-selvagge-634246045997?aff=ebdsoporgprofile.
La personale, a cura di Elisabetta Sgarbi e Arialdo Ceribelli, espone le opere della pittrice Giusy Rampini che ritraggono animali selvaggi da diverse angolazioni, cogliendone tutte le sfumature.
«Nell’arte di tutti i tempi gli animali hanno sempre occupato un ruolo di rilievo – racconta Giusy Rampini - Rappresentati tra naturalismo, scienza e fantasia, sono fonte d’ispirazione per la bellezza delle loro forme, dei colori e del movimento. I primi soggetti rappresentati dall’uomo sono gli animali. Dalla preistoria ad oggi continuano ad interessare gli artisti. Potrei citare alcuni dei grandi maestri che ne rimasero affascinati, come Giovannino de Grassi, Dürer, Raffaello, Picasso e così tanti altri. Ho sempre ritratto animali nel loro ambiente, studiandone sia le forme che la plasticità anatomica. Da quando è scoppiata la pandemia il mio modo di rappresentarli è cambiato. Ho iniziato a raffigurarli estrapolandoli dal loro ambiente, per coglierne le caratteristiche più nascoste. E cercando di realizzare uno studio più introspettivo, esasperandoli nelle dimensioni e cogliendone anche le imperfezioni. Lasciando che la forza esplodesse anche dalla tela per esorcizzare quel momento d’incertezza che abbiamo vissuto. Per darmi la forza necessaria e lo stimolo per credere in un futuro migliore. Così ho iniziato a dipingere elefanti, anche in grandezza naturale, cogliendo la forza e la spiritualità che è insita nel loro essere. Tra le mura del mio studio ho iniziato un viaggio intimo e meraviglioso nei meandri più selvaggi della natura. I protagonisti non sono gli animali domestici con i quali siamo abituati a convivere, ma gli animali più selvaggi, più schivi all’uomo e integri nella loro vera natura. Da qui l’esigenza di dipingere lo stesso soggetto da più punti di vista, un po’ come rileggere un libro più volte per coglierne quelle sfumature che necessitano di più attenzione. Da qui il desiderio di con-dividerli con il pubblico».
«Nell’imponenza delle misure degli animali di Giusy Ranpini, riposa la loro appartenenza a mondi che non possiamo conoscere. Nelle loro forme tipiche, strane, bizzarre, risiedono i loro segreti, spesso impenetrabili» racconta Elisabetta Sgarbi.
Progetto di allestimento Luca Volpatti.
La mostra è in collaborazione con Galleria Ceribelli e Ciaccio Arte.
I cataloghi delle 8 mostre ospitate quest’anno da La Milanesiana sono editi dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi.
Giusy Rampini nasce a Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, il primo maggio del 1973. Fin da bambina si appassiona al disegno e in particolare agli animali come soggetto, complice la città di Gardone, che affascina per i paesaggi e per la natura incontaminata da cui è avvolta e protetta, comodamente aggrappata ai costoni dei monti che degradano in vallata. Si diploma all’Istituto d’Arte e la sua creatività esplode, accompagnata dalla voglia di apprendere la tecnica pittorica. Diventa allieva del famoso pittore Adriano Grasso Caprioli, con il quale approfondisce varie tecniche pittoriche.
Nella vita di bottega al fianco del Maestro, studia e impara sul campo la tecnica a olio, della tempera, dell’acquarello, dei pastelli e anche dell’acrilico. Adriano Grasso Caprioli le mostra una pittura materica, di sbavature e colate, distante dall’estro di Giusy Rampini che però apprende l’attenzione alla forma, al ritmo compositivo e all’armonia strutturale.
Giusy Rampini comincia a esporrei i suoi quadri e nel 2003 tiene la sua personale al museo di Storia Naturale di Ferrara. Intanto approfondisce gli studi artistici frequentando con successo nel 2002 la scuola di incisione “Il Bisonte” di Firenze per lo studio della grafica nell’arte e nel 2008 il corso di scultura all’Accademia Santa Giulia di Brescia.
La 24esima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, dopo l’anteprima ad aprile con Quentin Tarantino in libreria, attraversa dal 22 maggio al 27 luglio ben 23 città italiane in 7 diverse regioni, con oltre 60 incontri ed eventi e più di 200 ospiti italiani e internazionali provenienti da diverse discipline.
Un festival di respiro internazionale che promuove il dialogo tra le arti e tesse relazioni tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport, fumetto.
Il tema di questa 24esima edizione è RITORNI, ispirato dallo scrittore nigeriano, Ben Okri. Un tema-mondo per interpretare la cronaca attuale (chi lascia la propria terra sperando di non farci più ritorno, chi parte sognando di tornarci), che abbraccia anche altri nuclei tematici: il rapporto con la natura, quello con l’intelligenza artificiale e quello tra genitori e figli.
La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli che in onore del nuovo tema l’ha raffigurata avvolta in un uroboro verde, ideale unione tra il tema della Natura e quello del Ritorno.
I Premi de La Milanesiana 2023:
Premio Rosa d’oro della Milanesiana a Abdulrazak Gurnah
Premio SIAE / La Milanesiana a Zerocalcare
Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle / La Milanesiana a Joël Dicker
Premio Omaggio al Maestro / La Milanesiana a Quentin Tarantino e Fatih Akin
La Milanesiana è organizzata da Imarts International Music and Arts e Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il Patrocinio del Comune di Milano e con il contributo di Regione Lombardia.
Radio 24 per il primo anno è media partner del festival.
L’inaugurazione si terrà il 19 giugno alle ore 12.00 all’Accademia Carrara, interverranno Giusy Rampini, Vittorio Sgarbi, Attilio Ventura e Elisabetta Sgarbi. Ingresso gratuito su prenotazione www.eventbrite.it/e/biglietti-inaugurazione-mostra-giusy-rampini-anime-selvagge-634246045997?aff=ebdsoporgprofile.
La personale, a cura di Elisabetta Sgarbi e Arialdo Ceribelli, espone le opere della pittrice Giusy Rampini che ritraggono animali selvaggi da diverse angolazioni, cogliendone tutte le sfumature.
«Nell’arte di tutti i tempi gli animali hanno sempre occupato un ruolo di rilievo – racconta Giusy Rampini - Rappresentati tra naturalismo, scienza e fantasia, sono fonte d’ispirazione per la bellezza delle loro forme, dei colori e del movimento. I primi soggetti rappresentati dall’uomo sono gli animali. Dalla preistoria ad oggi continuano ad interessare gli artisti. Potrei citare alcuni dei grandi maestri che ne rimasero affascinati, come Giovannino de Grassi, Dürer, Raffaello, Picasso e così tanti altri. Ho sempre ritratto animali nel loro ambiente, studiandone sia le forme che la plasticità anatomica. Da quando è scoppiata la pandemia il mio modo di rappresentarli è cambiato. Ho iniziato a raffigurarli estrapolandoli dal loro ambiente, per coglierne le caratteristiche più nascoste. E cercando di realizzare uno studio più introspettivo, esasperandoli nelle dimensioni e cogliendone anche le imperfezioni. Lasciando che la forza esplodesse anche dalla tela per esorcizzare quel momento d’incertezza che abbiamo vissuto. Per darmi la forza necessaria e lo stimolo per credere in un futuro migliore. Così ho iniziato a dipingere elefanti, anche in grandezza naturale, cogliendo la forza e la spiritualità che è insita nel loro essere. Tra le mura del mio studio ho iniziato un viaggio intimo e meraviglioso nei meandri più selvaggi della natura. I protagonisti non sono gli animali domestici con i quali siamo abituati a convivere, ma gli animali più selvaggi, più schivi all’uomo e integri nella loro vera natura. Da qui l’esigenza di dipingere lo stesso soggetto da più punti di vista, un po’ come rileggere un libro più volte per coglierne quelle sfumature che necessitano di più attenzione. Da qui il desiderio di con-dividerli con il pubblico».
«Nell’imponenza delle misure degli animali di Giusy Ranpini, riposa la loro appartenenza a mondi che non possiamo conoscere. Nelle loro forme tipiche, strane, bizzarre, risiedono i loro segreti, spesso impenetrabili» racconta Elisabetta Sgarbi.
Progetto di allestimento Luca Volpatti.
La mostra è in collaborazione con Galleria Ceribelli e Ciaccio Arte.
I cataloghi delle 8 mostre ospitate quest’anno da La Milanesiana sono editi dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi.
Giusy Rampini nasce a Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, il primo maggio del 1973. Fin da bambina si appassiona al disegno e in particolare agli animali come soggetto, complice la città di Gardone, che affascina per i paesaggi e per la natura incontaminata da cui è avvolta e protetta, comodamente aggrappata ai costoni dei monti che degradano in vallata. Si diploma all’Istituto d’Arte e la sua creatività esplode, accompagnata dalla voglia di apprendere la tecnica pittorica. Diventa allieva del famoso pittore Adriano Grasso Caprioli, con il quale approfondisce varie tecniche pittoriche.
Nella vita di bottega al fianco del Maestro, studia e impara sul campo la tecnica a olio, della tempera, dell’acquarello, dei pastelli e anche dell’acrilico. Adriano Grasso Caprioli le mostra una pittura materica, di sbavature e colate, distante dall’estro di Giusy Rampini che però apprende l’attenzione alla forma, al ritmo compositivo e all’armonia strutturale.
Giusy Rampini comincia a esporrei i suoi quadri e nel 2003 tiene la sua personale al museo di Storia Naturale di Ferrara. Intanto approfondisce gli studi artistici frequentando con successo nel 2002 la scuola di incisione “Il Bisonte” di Firenze per lo studio della grafica nell’arte e nel 2008 il corso di scultura all’Accademia Santa Giulia di Brescia.
La 24esima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, dopo l’anteprima ad aprile con Quentin Tarantino in libreria, attraversa dal 22 maggio al 27 luglio ben 23 città italiane in 7 diverse regioni, con oltre 60 incontri ed eventi e più di 200 ospiti italiani e internazionali provenienti da diverse discipline.
Un festival di respiro internazionale che promuove il dialogo tra le arti e tesse relazioni tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport, fumetto.
Il tema di questa 24esima edizione è RITORNI, ispirato dallo scrittore nigeriano, Ben Okri. Un tema-mondo per interpretare la cronaca attuale (chi lascia la propria terra sperando di non farci più ritorno, chi parte sognando di tornarci), che abbraccia anche altri nuclei tematici: il rapporto con la natura, quello con l’intelligenza artificiale e quello tra genitori e figli.
La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli che in onore del nuovo tema l’ha raffigurata avvolta in un uroboro verde, ideale unione tra il tema della Natura e quello del Ritorno.
I Premi de La Milanesiana 2023:
Premio Rosa d’oro della Milanesiana a Abdulrazak Gurnah
Premio SIAE / La Milanesiana a Zerocalcare
Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle / La Milanesiana a Joël Dicker
Premio Omaggio al Maestro / La Milanesiana a Quentin Tarantino e Fatih Akin
La Milanesiana è organizzata da Imarts International Music and Arts e Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il Patrocinio del Comune di Milano e con il contributo di Regione Lombardia.
Radio 24 per il primo anno è media partner del festival.
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