Idee e itinerari pugliesi per la Settimana Santa
Un viaggio emozionale nella Puglia che incanta
La Cattedrale di Barletta - © 2016 Puglia Promozione (foto di Carlos Solito)
a cura della Redazione di Viaggiareinpuglia.it
02/03/2016
Bari - Nel sud dell’Italia c’è una terra chiamata Puglia dove il vento caldo di scirocco spira forte portando con sé la storia millenaria di un popolo custode di antiche arti e tradizioni che si fondono e si confondono con i riti della Settimana Santa.
In questo momento dell’anno, religiosità e misticismo si intrecciano dando vita ad una tradizione antica che con il tempo si è riusciti a conservare gelosamente e a tramandare grazie alle confraternite che rivivono nelle consuete processioni. Il vibrante suono delle catene trascinate, il pianto delle prefiche, le struggenti marce funebri eseguite dalle locali bande musicali, sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano e rendono ancor più affascinanti gli storici borghi pugliesi.
Il nostro viaggio inizia da San Marco in Lamis, piccolo centro del Gargano a Nord della Puglia, dove, nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo, come ogni anno, imponenti fiaccole di tronchi d’albero, dette Fracchie, accompagnano in processione la Vergine Addolorata durante la ricerca del Cristo Morto. Un momento spettacolare che affascina anche chi raggiunge lo sperone d’Italia per visitare il Castello e il medievale rione Junno di Monte Sant’Angelo.
Proseguiamo il nostro viaggio e arriviamo a Barletta, città della Disfida, porto di mare sicuro per i tanti crociati e marinai che in passato raggiungevano l’Oriente. Ci lasciamo incantare dalle morbide pennellate del pittore impressionista barlettano Giuseppe De Nittis conservate nello splendido Palazzo della Marra mentre il profumo d’incenso pervade l’affascinante ed imponente Cattedrale romanica di Santa Maria Maggiore. Qui, in un silenzio assordante, ha inizio la secolare processione del Venerdì Santo, l'unica a non esporre i Misteri ma l’Eucarestia, in ricordo del voto fatto dalla città nel XVII secolo quando fu liberata dalla peste. Un momento unico e di grande coinvolgimento emotivo, lo stesso che ci cattura quando raggiungiamo l’incantevole Castel del Monte nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
In questo cammino ideale in cui la spiritualità lascia spazio alla scena teatrale e al pathos arriviamo nel borgo medievale di Molfetta. Qui nel silenzio della notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo, quando ancora la città dorme, le cinque statue lignee dei Misteri dolorosi di epoca cinquecentesca, realizzate da maestri di scuola napoletana, sfilano per le strade del centro accompagnate dalle note delle marce funebri.
Ma il simbolo della Settimana Santa pugliese nel mondo è senza dubbio la Nazzicata di Taranto, ovvero la lenta e cadenzata processione dei Misteri lunga 15 ore, accompagnata dal suono doloroso della marcia funebre e dai numerosi confratelli che, a volto coperto e a piedi scalzi, attraversano la città. Una tradizione pasquale ben raccontata anche dal Museo Etnografico "Alfredo Majorano", che vale la pena visitare insieme agli Ori di Taranto conservati al Marta (Museo Nazionale Archeologico di Taranto).
Lasciandoci alle spalle la “città dei due mari”, proseguiamo lungo la costa ionica per raggiungere la Desolata di Gallipoli. Suggestiva processione notturna in cui la Madonna, seduta ai piedi della croce, accompagnata dallo squillo straziante della tromba e dal suono lugubre del tamburo, cerca l’urna dorata che conserva il Cristo Morto. Il loro incontro, in mezzo ad una folla commossa di fedeli, sarà il momento più suggestivo e toccante di tutta la processione. Giunti fin qui non si può non visitare la Cattedrale di Otranto che conserva al suo interno lo splendido mosaico pavimentale, capolavoro dell’arte musiva, realizzato dal monaco Pantaleo tra il 1163 e il 1165. Immancabile sarà la passeggiata nel centro storico di Lecce tra botteghe di mastri cartapestai ed eleganti palazzi baronali d’ispirazione barocca.
Dal Gargano al Salento, passando per la Puglia Imperiale e la Valle d’Itria, la Puglia incanta, persuade e commuove i più fortunati che scelgono di attraversarla per scoprire una terra antica fatta di arte, fede, tradizione, muretti a secco, borghi medievali e bianche cattedrali romaniche.
Scoprite le offerte e organizzate il vostro viaggio su Viaggiareinpuglia.it
In questo momento dell’anno, religiosità e misticismo si intrecciano dando vita ad una tradizione antica che con il tempo si è riusciti a conservare gelosamente e a tramandare grazie alle confraternite che rivivono nelle consuete processioni. Il vibrante suono delle catene trascinate, il pianto delle prefiche, le struggenti marce funebri eseguite dalle locali bande musicali, sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano e rendono ancor più affascinanti gli storici borghi pugliesi.
Il nostro viaggio inizia da San Marco in Lamis, piccolo centro del Gargano a Nord della Puglia, dove, nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo, come ogni anno, imponenti fiaccole di tronchi d’albero, dette Fracchie, accompagnano in processione la Vergine Addolorata durante la ricerca del Cristo Morto. Un momento spettacolare che affascina anche chi raggiunge lo sperone d’Italia per visitare il Castello e il medievale rione Junno di Monte Sant’Angelo.
Proseguiamo il nostro viaggio e arriviamo a Barletta, città della Disfida, porto di mare sicuro per i tanti crociati e marinai che in passato raggiungevano l’Oriente. Ci lasciamo incantare dalle morbide pennellate del pittore impressionista barlettano Giuseppe De Nittis conservate nello splendido Palazzo della Marra mentre il profumo d’incenso pervade l’affascinante ed imponente Cattedrale romanica di Santa Maria Maggiore. Qui, in un silenzio assordante, ha inizio la secolare processione del Venerdì Santo, l'unica a non esporre i Misteri ma l’Eucarestia, in ricordo del voto fatto dalla città nel XVII secolo quando fu liberata dalla peste. Un momento unico e di grande coinvolgimento emotivo, lo stesso che ci cattura quando raggiungiamo l’incantevole Castel del Monte nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
In questo cammino ideale in cui la spiritualità lascia spazio alla scena teatrale e al pathos arriviamo nel borgo medievale di Molfetta. Qui nel silenzio della notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo, quando ancora la città dorme, le cinque statue lignee dei Misteri dolorosi di epoca cinquecentesca, realizzate da maestri di scuola napoletana, sfilano per le strade del centro accompagnate dalle note delle marce funebri.
Ma il simbolo della Settimana Santa pugliese nel mondo è senza dubbio la Nazzicata di Taranto, ovvero la lenta e cadenzata processione dei Misteri lunga 15 ore, accompagnata dal suono doloroso della marcia funebre e dai numerosi confratelli che, a volto coperto e a piedi scalzi, attraversano la città. Una tradizione pasquale ben raccontata anche dal Museo Etnografico "Alfredo Majorano", che vale la pena visitare insieme agli Ori di Taranto conservati al Marta (Museo Nazionale Archeologico di Taranto).
Lasciandoci alle spalle la “città dei due mari”, proseguiamo lungo la costa ionica per raggiungere la Desolata di Gallipoli. Suggestiva processione notturna in cui la Madonna, seduta ai piedi della croce, accompagnata dallo squillo straziante della tromba e dal suono lugubre del tamburo, cerca l’urna dorata che conserva il Cristo Morto. Il loro incontro, in mezzo ad una folla commossa di fedeli, sarà il momento più suggestivo e toccante di tutta la processione. Giunti fin qui non si può non visitare la Cattedrale di Otranto che conserva al suo interno lo splendido mosaico pavimentale, capolavoro dell’arte musiva, realizzato dal monaco Pantaleo tra il 1163 e il 1165. Immancabile sarà la passeggiata nel centro storico di Lecce tra botteghe di mastri cartapestai ed eleganti palazzi baronali d’ispirazione barocca.
Dal Gargano al Salento, passando per la Puglia Imperiale e la Valle d’Itria, la Puglia incanta, persuade e commuove i più fortunati che scelgono di attraversarla per scoprire una terra antica fatta di arte, fede, tradizione, muretti a secco, borghi medievali e bianche cattedrali romaniche.
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