Claudia Maina. Corpi docili
![Claudia Maina. Corpi docili, Gestalt Gallery, Pietrasanta (LU) Claudia Maina. Corpi docili, Gestalt Gallery, Pietrasanta (LU)](http://www.arte.it/foto/600x450/1a/12132-pietrasanta-2012_080712_0050sito.jpg)
Claudia Maina. Corpi docili, Gestalt Gallery, Pietrasanta (LU)
Dal 15 Settembre 2012 al 30 Settembre 2012
Pietrasanta | Lucca
Luogo: Gestalt Gallery
Indirizzo: via Stagio Stagi 28
Curatori: Carolina Lio
Telefono per informazioni: +39 0584 790900
E-Mail info: info@gestaltgallery.it
Sito ufficiale: http://www.gestaltgallery.it
Sabato 15 Settembre alle ore 19, Gestalt Gallery inaugura la mostra personale dell'artista Claudia Maina, tra gli artisti vincitori della prima edizione del Premio ORA. Il progetto presenterà una serie di lavori realizzati negli ultimi mesi dall'artista in un progetto preparato appositamente per la galleria e per i suoi spazi. In mostra saranno presentate sculture e installazioni oltre che alcuni disegni.
Il titolo della mostra, “Corpi docili”, descrive la sensazione dell'artista rispetto alla condizione dell'uomo contemporaneo, docile in quanto manipolato e messo sotto controllo dal sistema sociale, dalle logiche di mercato e di produttività. Intrappolato nella rete di regole costruite attorno a lui come una gabbia, il corpo invisibile delle nostre attività intellettuali ed emotive, viene come imbottigliato e messo sotto vetro, costruendo una struttura che si regge sull'accumulo di isolamenti. Come scrive il curatore della mostra, Carolina Lio: “Cosa c'è di più fragile di un castello di carte? Un castello di bicchieri, palazzi di vetro che si arrampicano attraverso moduli in bilico, costruendo architetture improbabili e deboli abitate da omini-cimice in legno, chiusi ciascuno all'interno del proprio bicchiere?”.
Claudia Maina con le sue installazioni crea un modellino architettonico degli schemi di non-comunicazione e di rigidità comportamentale dell'era contemporanea. Infatti, la campana di vetro attorno a ognuno dei suoi minuscoli e simbolici personaggi è una metafora più che esplicita della difficoltà di rapporti dei nostri tempi e dell'atmosfera di innaturalezza nei meccanismi sociali, perfino quelli apparentemente più intimi. Pur appartenendo allo stesso macro-organismo, alla stessa società, pur essendo legati gli uni agli altri da una forza che o sorregge tutti o collassa l'intera struttura, ognuno vive isolato e solo, imprigionato da una gabbia trasparente, ma così densa da risultare palpabile.
NOTE BIOGRAFICHE
Claudia Maina è nata nel 1976 ad Arona (Novara). Vive e lavora a Milano. Ha tenuto mostre personali presso la Chiesa di San Bernardo a Pisa (2009), l'Associazione Culturale NAC di Novara (2006) e presso A+M Bookstore di Milano (2005). Nel 2010 è stata invitata a partecipare al BAC Barcelona Art Contemporary Festival. Tra gli altri principali progetti espositivi a cui ha recentemente partecipato ricordiamo: (2011) The scientist, Sala Estense, Ferrara; (2011) Imbalance & Insecurity, Spazio Amy_D, Milano; (2008) Dal corpo alla città, Biblioteca Civica, Verona; (2007) Memoria Esterna, a cura di Chiara Agnello, Care/of, Milano. Ha inoltre esposto presso: Ex-Manifattura Tabacchi di Lucca, Galleria San Fedele di Milano, Galleria Obraz di Milano, Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (MN), Palazzo Bellini di Oleggio (NO), Spazio comunale La Limonaia a Pisa e Studio Tufano 25 di Milano.
Il titolo della mostra, “Corpi docili”, descrive la sensazione dell'artista rispetto alla condizione dell'uomo contemporaneo, docile in quanto manipolato e messo sotto controllo dal sistema sociale, dalle logiche di mercato e di produttività. Intrappolato nella rete di regole costruite attorno a lui come una gabbia, il corpo invisibile delle nostre attività intellettuali ed emotive, viene come imbottigliato e messo sotto vetro, costruendo una struttura che si regge sull'accumulo di isolamenti. Come scrive il curatore della mostra, Carolina Lio: “Cosa c'è di più fragile di un castello di carte? Un castello di bicchieri, palazzi di vetro che si arrampicano attraverso moduli in bilico, costruendo architetture improbabili e deboli abitate da omini-cimice in legno, chiusi ciascuno all'interno del proprio bicchiere?”.
Claudia Maina con le sue installazioni crea un modellino architettonico degli schemi di non-comunicazione e di rigidità comportamentale dell'era contemporanea. Infatti, la campana di vetro attorno a ognuno dei suoi minuscoli e simbolici personaggi è una metafora più che esplicita della difficoltà di rapporti dei nostri tempi e dell'atmosfera di innaturalezza nei meccanismi sociali, perfino quelli apparentemente più intimi. Pur appartenendo allo stesso macro-organismo, alla stessa società, pur essendo legati gli uni agli altri da una forza che o sorregge tutti o collassa l'intera struttura, ognuno vive isolato e solo, imprigionato da una gabbia trasparente, ma così densa da risultare palpabile.
NOTE BIOGRAFICHE
Claudia Maina è nata nel 1976 ad Arona (Novara). Vive e lavora a Milano. Ha tenuto mostre personali presso la Chiesa di San Bernardo a Pisa (2009), l'Associazione Culturale NAC di Novara (2006) e presso A+M Bookstore di Milano (2005). Nel 2010 è stata invitata a partecipare al BAC Barcelona Art Contemporary Festival. Tra gli altri principali progetti espositivi a cui ha recentemente partecipato ricordiamo: (2011) The scientist, Sala Estense, Ferrara; (2011) Imbalance & Insecurity, Spazio Amy_D, Milano; (2008) Dal corpo alla città, Biblioteca Civica, Verona; (2007) Memoria Esterna, a cura di Chiara Agnello, Care/of, Milano. Ha inoltre esposto presso: Ex-Manifattura Tabacchi di Lucca, Galleria San Fedele di Milano, Galleria Obraz di Milano, Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (MN), Palazzo Bellini di Oleggio (NO), Spazio comunale La Limonaia a Pisa e Studio Tufano 25 di Milano.
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