Arcus Pride 2020

© Xenia Perek and ADA, Rome / Ph. Raymond Van Mil | Xenia Perek, About Zu, 2017. Solo performance, 7 min. Vertoon: Queer In Transition. Compagnie Theater, Amsterdam

 

Dal 02 Luglio 2020 al 31 Agosto 2020

Roma

Luogo: Sito web Clifford Chance

Indirizzo: online

Curatori: Vittoria de Petra e Patrizia Madau

Sito ufficiale: http://www.cliffordchance.com



Il 'Pride Month', celebrato ogni anno nel mese di giugno, è apparso diverso nel 2020 dal momento che, a causa dell'emergenza sanitaria in corso, tutte le principali manifestazioni sono state annullate o si sono svolte con mezzi alternativi che ne hanno tuttavia conservato integralmente lo spirito.

Nonostante il particolare momento, anche Clifford Chance non ha rinunciato a esprimere il proprio impegno a supporto della comunità LGBT+ e contro ogni forma di discriminazione, sostenendo il Pride a livello globale con il progetto '#VirtualPride': una serie di iniziative realizzate online, quali webinar tematici dedicati ai progetti di Arcus (network di Clifford Chance per lo sviluppo di progetti LGBT+), con l'obiettivo di stimolare la condivisione di riflessioni e favorire il dibattito.

In  Italia, in particolare, Clifford Chance ha deciso di realizzare una mostra d'arte virtuale con 13 artisti che esplorano da vicino le tematiche LGBT+ e che sarà visibile da oggi tramite i canali digitali dello Studio. 

L'iniziativa, che trae ispirazione da 'Arcus Pride Art Exhibition', la mostra espositiva organizzata ogni anno nelle diverse sedi di Clifford Chance (che quest'anno non ha potuto tenersi nella modalità tradizionale), ha l'obiettivo di stimolare i visitatori suscitando riflessioni  sulla natura del cambiamento, inteso sia come trasformazione individuale e fenomeno sociale, in costante dialogo con variabili come il tempo, il linguaggio e il corpo, che come una necessaria ma radicale trasformazione da attuare nella società attraverso un lavoro di apertura e comprensione reciproca di ciascun individuo.

La mostra è costituita da due distinte selezioni dal titolo 'Stages of Change' 'Imaginative Cells', curate rispettivamentedalla curatrice e art consultant freelance Vittoria de Petra e dalla gallerista Patrizia MadauFondatrice di Talullah Studio Art, e comprende nel complesso una ventina di opere di 13 artisti, tra cui figurano giovani emergenti come Federica Angelino, artista multidisciplinare che esplora i temi di diversity attraverso fotografia, pittura e installazioni (selezione 'Imaginative Cells' ), accanto a nomi già affermati come Jacopo Miliani (selezione 'Stages of Change') che presenta l'opera video dal titolo 'Deserto', già esposta presso diverse prestigiose istituzioni d'arte contemporanea quali il Gucci Garden di Firenze e disponibile in esclusiva nell'ambito della mostra di Clifford Chance fino al 29 luglio 2020.

«Con questa iniziativa, Clifford Chance intende ribadire il proprio impegno e prosegue nella valorizzazione della diversità e della libertà di espressione, elementi fondamentali per un ambiente di lavoro inclusivo dove ogni persona sia libera di esprimere pienamente la propria individualità e contribuire a sviluppare idee e approcci innovativi. Quest'anno abbiamo deciso di farlo stimolando la riflessione attraverso l'espressione artistica che, per sua stessa natura, si presta perfettamente ad una trasposizione virtuale.» – ha commentato Ferdinando Poscio, Partner e Responsabile del Diversity Committee dello Studio in Italia.

'Stages of Change' – a cura di Vittoria De Petra

La selezione di opere per Arcus Pride 2020 a cura di Vittoria de Petra riflette circa la natura del cambiamento inteso sia come trasformazione individuale che come fenomeno sociale. Questa “piccola esposizione digitale” omaggia il lavoro di artisti come Lorenzo CastoreDiego GualandrisLina PallottaXenia Perek e Jacopo Miliani di cui accoglie eccezionalmente fino al 29 luglio l’opera Deserto.
I lavori selezionati raccontano la libertà di genere e il suo rapporto con il tempo, il linguaggio e il corpo. Dagli scatti di Lina Pallotta dedicati all’amica Porpora Marcasciano – sociologa, attivista per i diritti umani e presidente del Movimento Identità Transessuale – alle performance di Xenia Perek che scardinando il pregiudizio che energia e forza fisica appartengano solo al mondo maschile. Opere che attraverso il corpo, la fotografia, e l’uso della maschera esprimono un desiderio liberatorio mettendo in discussione la credenza di un ruolo fisso e di un’identità prestabilita, come nel video Deserto di Jacopo Miliani, in esclusiva sul sito di Arcus Pride, fino al 29 luglio.Già proiettata alla GAMeC di Bergamo e al Gucci Garden di Firenze, l’opera apre alla possibilità di parlare di identità multiple e queer attraverso l'invenzione di un nuovo linguaggio.
Ma nella società contemporanea, dove ogni diversità viene etichettata, la parola può essere sia il nastro che lega una maschera dietro la nuca, sia la mano che la rimuove. Nelle due opere di Diego Gualandris la maschera racconta come per ogni comportamento ritenuto difforme esista un appellativo che può intimidire fino a coprire, a non mostrare, a nascondere. Ma lo sguardo, quello che osserva il mondo e la sua progressione, ha in sé la possibilità di abbracciare, comprendere e amare ogni cambiamento, in ogni suo attimo di determinazione, in ogni sua sfumatura di orgoglio e di fierezza. Come in Betta Naan Stop! (Prateek Sachdeva), i due ritratti di Lorenzo Castore dove il magnetismo diretto e melanconico della potente figura dalle forti modalità di comunicazione non ha bisogno di essere classificato.

'Imaginative Cells' – a cura di Patrizia Madau

Otto artisti e media diversi a supporto di Arcus Pride 2020: Jordi Suñé FerrúsFederica AngelinoJono NussbaumGiovanna MorelliAndrea FlorisPatrick CorradoRiccardo BonfadiniAndrea Milano.
 Le Cellule Immaginative nell’Arte seguono l’esatto schema biologico in Natura, risuonano su una frequenza diversa e, nella diversità delle loro opere, creano unione. Connettendosi diventano più forti, danno vita al cambiamento generando una trasformazione radicale nella società umana e nel livello di coscienza.
 Tallulah Studio Art confida fermamente in una umanità con radici di felicità e comprensione reciproca. Crede nel cambiamento che ognuno di noi come individuo può e deve attuare per costruire una Nuova Umanità a sostegno delle diversità e dell’inclusione. Gli artisti in mostra, attraverso la loro Arte, vogliono raccontare la loro intima visione di trasformazione e di cambiamento. Questo è il loro contributo a supporto della comunità LGBT.
 
Le due esposizioni digitali sono visibili sul sito internet dello Studio nella sezione 'Arcus Virtual Pride':

https://www.cliffordchance.com/hubs/arcus/arcus-italy-vittoria-de-petra.html
https://www.cliffordchance.com/hubs/arcus/arcus-italy-patrizia-madau.html

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