Dal 1° settembre al 15 dicembre a Mamiano di Traversetolo (Parma)

Da Los Angeles alla Magnani Rocca: La Promenade di Renoir per la prima volta in Italia

Pierre Auguste Renoir, La-Promenade, 1870, J.-Paul Getty Museum, Los Angeles
 

Samantha De Martin

28/08/2024

Parma - La luce del sole fa brillare la lussureggiante radura di un bosco. Un giovane scosta il fogliame per aprire un varco alla sua elegante compagna vestita di bianco. La donna, in segno di modestia, gira la testa di lato, incerta se seguirlo inoltrandosi nel bosco.
I protagonisti della celebre Promenade di Pierre-Auguste Renoir, capolavoro del J. Paul Getty Museum di Los Angeles, saluteranno il pubblico della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma), ospiti per la prima volta in Italia nell’ambito di un'importante collaborazione tra i due musei.

L’opera sarà ospite d’onore della Villa dei Capolavori nell’ambito di un appuntamento che dal 1° settembre al 15 dicembre celebrerà i 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo.

Dipinta nel 1870 e considerata uno degli esiti più alti della produzione di Renoir, che anticipa la nascita dell’Impressionismo - nato ufficialmente il 15 aprile 1874 con la prima mostra di un gruppo di giovani artisti pronti a trasgredire le regole dell’arte accademica - La Promenade sarà esposta insieme al meraviglioso Monet, ai Cézanne e ai due Renoir della Collezione permanente, che incarnano il più ricco nucleo di pittura francese del periodo impressionista visibile in Italia.


Pierre-Auguste Renoir, Les poissons, 1917, Olio su tela

I visitatori saranno invitati a entrare nel dipinto che raffigura una scena di vita quotidiana i cui personaggi incarnano tipi socialmente riconoscibili. Se il protagonista si presenta come un piccolo borghese della classe medio-bassa, la sua compagna (che ha forse il volto di Lise Tréhot, la modella preferita da Renoir durante gli anni Sessanta del XIX secolo) appare come una delle famose grisette, le ragazze di buon cuore care alla mitologia della vita bohémien parigina, interessate ai bei giovani per il loro fascino, piuttosto che per i soldi.
Questi due parigini in gita romantica evocano un mondo rilassato di piaceri fugaci, dove le restrizioni sociali sono allentate nel contesto di una natura libera.

Dal punto di vista stilistico, invece, La Promenade vuole essere un omaggio di Renoir a quei colleghi particolarmente amati come Watteau e Fragonard. Ma a differenza dei suoi predecessori, il maestro impressionista ha voluto in questo quadro restituirci un’istantanea catturata con spontaneità, sottraendo i due giovani alla posa artefatta sullo sfondo di un atelier per immergerli nella natura di un parco. Renoir aveva trascorso l'estate del 1869 dipingendo all'aperto con Monet, che lo incoraggiava a scegliere una tavolozza più luminosa e a una pennellata piumosa.


Claude Monet, Falaises à Pourville, Soleil levant, 1897, Olio su tela, 101 x 66 cm

La luce che filtra attraverso il fogliame, caratteristica della Promenade, diventerà un segno distintivo delle migliori opere impressioniste di Renoir degli anni 1870 e 1880. All’interno del capolavoro atteso alla Magnani Rocca il pittore conserva anche un po’ della tavolozza verde e marrone di Courbet. La miscela di colore sottile e oleosa gli offre l’opportunità di esprimere la sua personale percezione sensoriale del mondo che gli sta intorno, motivo per cui la tecnica utilizzata fa della Promenade uno dei primi autentici quadri impressionisti.

Nei primi anni del Novecento Renoir affronterà una nuova stagione artistica, caratterizzata da una gamma cromatica più intensa e dalla perdita delle linee di contorno degli elementi raffigurati, che si sciolgono nelle vibrazioni luministiche. Ne sono un esempio i dipinti dell’artista selezionati da Luigi Magnani e parte delle raccolte d’arte della Fondazione Magnani-Rocca, che, a dialogo con La Promenade, permettono al pubblico di confrontare la pittura del giovane Renoir con quella del maestro maturo.

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