Fumetti, videomapping e grandi capolavori in tre appuntamenti da non perdere
Da Parigi a Milano brilla l’astro di Caravaggio
Caravaggio, San Giovanni Battista (particolare), 1602. Musei Capitolini
Francesca Grego
08/10/2018
Mondo - Non è bastato il ricco calendario espositivo del 2017, che ha visto Caravaggio protagonista tra i grandi musei italiani e alcune prestigiose sedi internazionali: nuovi appuntamenti sono pronti ad appagare la sete dei fan dell’artista, in un’offerta che si pone in equilibrio tra attualità e tradizione, antichi capolavori e linguaggi contemporanei.
Caravaggio a Roma. Amici e nemici. Al Musée Jacquemart-André di Parigi fino al prossimo 28 gennaio
Fresca di vernice, Caravaggio a Roma. Amici e nemici ha subito galvanizzato i visitatori francesi. In mostra gioielli provenienti da Palazzo Barberini, i Musei Capitolini e la Galleria Borghese di Roma, la Pinacoteca di Brera a Milano, i Musei di Strada Nuova di Genova, il Museo Ala Ponzone di Cremona, ma anche dall’Ermitage di San Pietroburgo e da esclusive collezioni private.
Al centro del progetto, gli anni romani di Caravaggio, i suoi rapporti con gli artisti e i mecenati dell’epoca, nonché i sentimenti contrastanti che la sua intensa personalità suscitò attorno a sé, con importanti ricadute sulla sua attività artistica.
Accanto alle opere del Merisi, lavori di Annibale Carracci, Orazio Gentileschi, Giovanni Baglione e Josè de Ribera. Ma ad attrarre l’attenzione dei visitatori sono capolavori di Caravaggio come la Cena in Emmaus (da Brera) e l’iconico Suonatore di liuto, concesso in prestito dall’Ermitage. In un’occasione più unica che rara, infine, è possibile ammirare insieme le due versioni della Maria Maddalena in estasi, provenienti da collezioni private. Tanti i misteri che aleggiano intorno a queste opere, dipinte da un Caravaggio in fuga dopo l’omicidio di Ranuccio Tommasoni: a partire dal volto della protagonista, per cui secondo alcuni l’artista usò un cadavere come modello, all’attribuzione della cosiddetta Maddalena Klain, scoperta nel 2015 e ora esposta in Europa per la prima volta.
Caravaggio oltre la tela – La mostra immersiva. Al Museo della Permanente di Milano fino al prossimo 27 gennaio
Complementare alla grande mostra Dentro Caravaggio che ha segnato il 2017 di Palazzo Reale, questa esperienza multimediale in quattro atti e 45 minuti punta a restituire al pubblico il “Caravaggio nascosto”: episodi inediti o poco noti della sua esistenza, la dimensione umana del genio, segreti svelati dai restauro, ma soprattutto opere inamovibili o perdute che non vedremo mai in una mostra: i quadri della Cappella Contarelli a San Luigi dei Francesi o della Cappella Cerasi a Santa Maria del Popolo, il Ritratto di Fillide Melandroni, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, la scandalosa Morte della Vergine del Louvre, troppo fragile per viaggiare, la Decollazione del Battista della Concattedrale della Valletta o i dipinti murali del Gabinetto Alchemico del Casino Ludovisi a Roma.
Grazie al video mapping, ben 50 opere sono presentate in immagini estremamente fedeli e inserite ciascuna nel proprio contesto originale, così come fu concepita dal pittore. Cuffie binaurali, effetti speciali e 16 videoproiettori sono gli strumenti di un racconto che ci catapulta nell’universo dell’uomo e dell’artista Caravaggio, per una divulgazione scientifica di ultima generazione.
Da non perdere, gli approfondimenti dedicati alle scoperte emerse dalle ultime indagini diagnostiche sui dipinti: redazioni sovrapposte, esitazioni, modifiche in corso d’opera, che svelano i processi creativi alla base di capolavori come il Martirio di San Matteo o Giuditta e Oloferne.
Manara, biografo di Caravaggio. Alla Galleria d’Arte Contemporanea di Arezzo dal 13 ottobre all’8 gennaio
A cura dello storico Claudio Strinati con Claudio Curcio, un’anteprima della nuova fatica di Milo Manara. In uscita nel 2019, La Grazia è la seconda parte della graphic novel dedicata a Caravaggio dal maestro del fumetto italiano, dopo La tavolozza e la spada del 2015.
In mostra quasi 100 tavole, che attraverso un’accurata sceneggiatura e il tratto inconfondibile di Manara rileggono con sensibilità contemporanea la figura di artista rivoluzionario e la sua vita avventurosa.
Ma c’è di più: accanto al racconto del grande disegnatore prendono vita le voci dei biografi coevi di Caravaggio, come il pittore Bartolomeo Manfredi, in assoluto il primo seguace del Merisi e presente in mostra con un prestigioso prestito dalle Gallerie degli Uffizi, La disputa di Cristo tra i dottori del tempio.
“Si cerca di raccontare – spiega Strinati – come i contemporanei videro e spiegarono il Caravaggio e come lo vedono gli uomini e le donne del nostro tempo, attraverso gli occhi di Milo Manara che rappresenta al meglio l’amore e le conoscenze attuali sul grande pittore”. Fino a un’opera a sorpresa che, promettono i curatori, offrirà nuove rivelazioni sulla biografia del maestro del Seicento.
Leggi anche:
• Dal Gotico a Mantegna. Grandi prestiti internazionali per l’autunno di Palazzo Barberini
• Un’altra Cena in Emmaus: in arrivo a Brera il capolavoro giovanile di Rembrandt
Caravaggio a Roma. Amici e nemici. Al Musée Jacquemart-André di Parigi fino al prossimo 28 gennaio
Fresca di vernice, Caravaggio a Roma. Amici e nemici ha subito galvanizzato i visitatori francesi. In mostra gioielli provenienti da Palazzo Barberini, i Musei Capitolini e la Galleria Borghese di Roma, la Pinacoteca di Brera a Milano, i Musei di Strada Nuova di Genova, il Museo Ala Ponzone di Cremona, ma anche dall’Ermitage di San Pietroburgo e da esclusive collezioni private.
Al centro del progetto, gli anni romani di Caravaggio, i suoi rapporti con gli artisti e i mecenati dell’epoca, nonché i sentimenti contrastanti che la sua intensa personalità suscitò attorno a sé, con importanti ricadute sulla sua attività artistica.
Accanto alle opere del Merisi, lavori di Annibale Carracci, Orazio Gentileschi, Giovanni Baglione e Josè de Ribera. Ma ad attrarre l’attenzione dei visitatori sono capolavori di Caravaggio come la Cena in Emmaus (da Brera) e l’iconico Suonatore di liuto, concesso in prestito dall’Ermitage. In un’occasione più unica che rara, infine, è possibile ammirare insieme le due versioni della Maria Maddalena in estasi, provenienti da collezioni private. Tanti i misteri che aleggiano intorno a queste opere, dipinte da un Caravaggio in fuga dopo l’omicidio di Ranuccio Tommasoni: a partire dal volto della protagonista, per cui secondo alcuni l’artista usò un cadavere come modello, all’attribuzione della cosiddetta Maddalena Klain, scoperta nel 2015 e ora esposta in Europa per la prima volta.
Caravaggio oltre la tela – La mostra immersiva. Al Museo della Permanente di Milano fino al prossimo 27 gennaio
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Grazie al video mapping, ben 50 opere sono presentate in immagini estremamente fedeli e inserite ciascuna nel proprio contesto originale, così come fu concepita dal pittore. Cuffie binaurali, effetti speciali e 16 videoproiettori sono gli strumenti di un racconto che ci catapulta nell’universo dell’uomo e dell’artista Caravaggio, per una divulgazione scientifica di ultima generazione.
Da non perdere, gli approfondimenti dedicati alle scoperte emerse dalle ultime indagini diagnostiche sui dipinti: redazioni sovrapposte, esitazioni, modifiche in corso d’opera, che svelano i processi creativi alla base di capolavori come il Martirio di San Matteo o Giuditta e Oloferne.
Manara, biografo di Caravaggio. Alla Galleria d’Arte Contemporanea di Arezzo dal 13 ottobre all’8 gennaio
A cura dello storico Claudio Strinati con Claudio Curcio, un’anteprima della nuova fatica di Milo Manara. In uscita nel 2019, La Grazia è la seconda parte della graphic novel dedicata a Caravaggio dal maestro del fumetto italiano, dopo La tavolozza e la spada del 2015.
In mostra quasi 100 tavole, che attraverso un’accurata sceneggiatura e il tratto inconfondibile di Manara rileggono con sensibilità contemporanea la figura di artista rivoluzionario e la sua vita avventurosa.
Ma c’è di più: accanto al racconto del grande disegnatore prendono vita le voci dei biografi coevi di Caravaggio, come il pittore Bartolomeo Manfredi, in assoluto il primo seguace del Merisi e presente in mostra con un prestigioso prestito dalle Gallerie degli Uffizi, La disputa di Cristo tra i dottori del tempio.
“Si cerca di raccontare – spiega Strinati – come i contemporanei videro e spiegarono il Caravaggio e come lo vedono gli uomini e le donne del nostro tempo, attraverso gli occhi di Milo Manara che rappresenta al meglio l’amore e le conoscenze attuali sul grande pittore”. Fino a un’opera a sorpresa che, promettono i curatori, offrirà nuove rivelazioni sulla biografia del maestro del Seicento.
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