L’edificio rinascimentale romano cornice di un film che intreccia arte, moda, danza
Nuit Romaine. I capolavori di Palazzo Farnese prendono vita a ritmo di danza
Nuit Romaine | Foto: © Valentin Hennequin | Courtesy Ambasciata di Francia
Samantha De Martin
29/04/2022
Roma - A passi sinuosi, come l’abito piumato che l’avvolge, Nox, la dea della notte, si insinua nei corridoi di Palazzo Farnese, ne percorre gli scaloni, scrutando le stanze e il giardino, svegliando i segreti. E i volti senza tempo di questo scrigno di bellezza nel cuore di Roma prendono vita mentre fuori la città dorme.
Papi, duchi, nobildonne, da secoli vigili abitanti di questo leggendario palazzo, si risvegliano a passi di danza assieme ai personaggi degli affreschi dei Carracci, testimoni non più muti delle loro vicende straordinarie.
Guida d’eccezione tra i misteri e le bellezze senza tempo dello scrigno rinascimentale, la prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma Eleonora Abbagnato, accompagnata dal primo ballerino Friedemann Vogel che, a passi di danza, racconta con il corpo la storia e la mitologia del palazzo che il padrone di casa, Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, affidò nel 1523, ad Antonio da Sangallo.
Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, diventa la poetica cornice di Nuit Romaine, un film danzato diretto da Angelin Preljocaj, dove l’arte incontra la danza e le seducenti creazioni di Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica delle collezioni donna di Dior, che avvolgono i costumi del corpo di ballo.
Nuit Romaine | Foto: © Noemi Ottilia Szabo | Courtesy Ambasciata di Francia
Questo viaggio onirico frutto della sinergia tra l’Ambasciata di Francia in Italia, il Teatro dell’Opera di Roma e la maison Dior, realizzato durante il lockdown, sarà trasmesso il 29 aprile, in occasione della Giornata Internazionale della Danza, sul canale YouTube di Dior e sulle piattaforme di social media dell’ambasciata di Francia in Italia e del Teatro dell’Opera di Roma, per poi andare in scena, sotto forma di spettacolo teatrale, al Teatro dell’Opera di Roma il prossimo settembre.
In una successione di coreografie concepite da Angelin Preljocaj e messe in scena come quadri viventi, 30 ballerini del Teatro dell’Opera di Roma interagiscono con la dea Nox interpretata da Eleonora Abbagnato. Fonte di ispirazione per il coreografo Preljocaj, ogni scorcio, spazio del Palazzo diventa una vetrina narrativa che permette ai talenti di sbocciare, mentre i corpi, simili a potenti radici, partecipano a questo risveglio, in un trionfo vivente dell’arte. Alcuni sembrano liberarsi dal marmo, altri replicano i protagonisti di tele, trasformando i quadri in opere viventi.
Nuit Romaine | Foto: © Noemi Ottilia Szabo | Courtesy Ambasciata di Francia
In questo concerto di contatti, evasioni, allusioni artistiche, in cui la leggerezza dei corpi trionfa, la poesia di Palazzo Farnese dona alla coreografia un tocco magico. Il “dado Farnese”, considerato tra le quattro meraviglie di Roma, che accolse, nel tempo, interventi di Michelangelo Buonarroti, del Vignola, di Giacomo della Porta, Antonio Cipolla, sfodera nel film quasi tutti i suoi spazi, dal giardino al sottotetto, dalla Sala delle Prospettive con gli affreschi ottocenteschi alla Galleria Farnese, sorvegliata dai trionfi degli eroi e dagli amori degli dei.
L’arte incrocia la moda. Pizzi, drappeggi, perline, plissettature fatte a mano, ma anche completi di jeans, t-shirt e sneakers, audaci incursioni del mondo moderno in questo viaggio nel tempo, danno vita a effetti spettacolari, mentre i costumi dipinti a mano, disegnati come trompe l’oeil, ispirati agli arazzi e alle opere dell'edificio rinascimentale, firmati dalla maison francese, sono impreziositi dai personaggi degli affreschi di Carracci che si godono lo spettacolo dalla volta della Galleria Farnese.
Quando l’alba avanza ogni cosa a Palazzo ritorna al proprio posto. Le sale si svuotano. Resta la magia e la rassicurante certezza che, al tocco dell’arte - dall'universo creativo della moda alla pittura, alla danza - tutto può succedere.
Nuit Romaine | Foto: © Valentin Hennequin | Courtesy Ambasciata di Francia
Leggi anche:
• L'arte ispira la moda. Le artiste del Surrealismo sotto la lente di Dior
Papi, duchi, nobildonne, da secoli vigili abitanti di questo leggendario palazzo, si risvegliano a passi di danza assieme ai personaggi degli affreschi dei Carracci, testimoni non più muti delle loro vicende straordinarie.
Guida d’eccezione tra i misteri e le bellezze senza tempo dello scrigno rinascimentale, la prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma Eleonora Abbagnato, accompagnata dal primo ballerino Friedemann Vogel che, a passi di danza, racconta con il corpo la storia e la mitologia del palazzo che il padrone di casa, Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, affidò nel 1523, ad Antonio da Sangallo.
Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, diventa la poetica cornice di Nuit Romaine, un film danzato diretto da Angelin Preljocaj, dove l’arte incontra la danza e le seducenti creazioni di Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica delle collezioni donna di Dior, che avvolgono i costumi del corpo di ballo.
Nuit Romaine | Foto: © Noemi Ottilia Szabo | Courtesy Ambasciata di Francia
Questo viaggio onirico frutto della sinergia tra l’Ambasciata di Francia in Italia, il Teatro dell’Opera di Roma e la maison Dior, realizzato durante il lockdown, sarà trasmesso il 29 aprile, in occasione della Giornata Internazionale della Danza, sul canale YouTube di Dior e sulle piattaforme di social media dell’ambasciata di Francia in Italia e del Teatro dell’Opera di Roma, per poi andare in scena, sotto forma di spettacolo teatrale, al Teatro dell’Opera di Roma il prossimo settembre.
In una successione di coreografie concepite da Angelin Preljocaj e messe in scena come quadri viventi, 30 ballerini del Teatro dell’Opera di Roma interagiscono con la dea Nox interpretata da Eleonora Abbagnato. Fonte di ispirazione per il coreografo Preljocaj, ogni scorcio, spazio del Palazzo diventa una vetrina narrativa che permette ai talenti di sbocciare, mentre i corpi, simili a potenti radici, partecipano a questo risveglio, in un trionfo vivente dell’arte. Alcuni sembrano liberarsi dal marmo, altri replicano i protagonisti di tele, trasformando i quadri in opere viventi.
Nuit Romaine | Foto: © Noemi Ottilia Szabo | Courtesy Ambasciata di Francia
In questo concerto di contatti, evasioni, allusioni artistiche, in cui la leggerezza dei corpi trionfa, la poesia di Palazzo Farnese dona alla coreografia un tocco magico. Il “dado Farnese”, considerato tra le quattro meraviglie di Roma, che accolse, nel tempo, interventi di Michelangelo Buonarroti, del Vignola, di Giacomo della Porta, Antonio Cipolla, sfodera nel film quasi tutti i suoi spazi, dal giardino al sottotetto, dalla Sala delle Prospettive con gli affreschi ottocenteschi alla Galleria Farnese, sorvegliata dai trionfi degli eroi e dagli amori degli dei.
L’arte incrocia la moda. Pizzi, drappeggi, perline, plissettature fatte a mano, ma anche completi di jeans, t-shirt e sneakers, audaci incursioni del mondo moderno in questo viaggio nel tempo, danno vita a effetti spettacolari, mentre i costumi dipinti a mano, disegnati come trompe l’oeil, ispirati agli arazzi e alle opere dell'edificio rinascimentale, firmati dalla maison francese, sono impreziositi dai personaggi degli affreschi di Carracci che si godono lo spettacolo dalla volta della Galleria Farnese.
Quando l’alba avanza ogni cosa a Palazzo ritorna al proprio posto. Le sale si svuotano. Resta la magia e la rassicurante certezza che, al tocco dell’arte - dall'universo creativo della moda alla pittura, alla danza - tutto può succedere.
Nuit Romaine | Foto: © Valentin Hennequin | Courtesy Ambasciata di Francia
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