Al Museo Correr e alla Biblioteca Marciana fino al 7 gennaio
La rivoluzione della stampa in Europa riparte da Venezia
Samantha De Martin
03/09/2018
Venezia - La rivoluzione impressa dell’invenzione della stampa a caratteri mobili nella vita quotidiana dell’Europa del XV secolo, passa attraverso un articolato movimento di libri che investe trasversalmente tutte le classi sociali, e non soltanto le élite, con un’ampia produzione destinata soprattutto alla scuola.
A ripercorrere le tappe di questo percorso - che ha contribuito alla formazione dell’identità europea favorendo un’alfabetizzazione diffusa, la promozione del sapere insieme alla formazione di un patrimonio culturale comune - è la mostra Printing Revolution 1450-1500. I 50 anni che hanno cambiato l’Europa, in corso fino al 7 gennaio al Museo Correr e alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, città che, con le sue oltre 200 stamperie, ebbe un ruolo chiave nella realizzazione e diffusione delle opere.
Il percorso di scoperta - si snoda attraverso strumenti digitali e metodi di comunicazione innovativi che consentono di documentare e rendere accessibili decine di migliaia di dati raccolti da un ampio network internazionale coordinato in anni di ricerche dal progetto 15cBOOKTRADE dell’Università di Oxford.
Dai dati emersi da questi studi trae origine la mostra - organizzata in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia - Biblioteca del Museo Correr e la Biblioteca Nazionale Marciana, e in partnership con Intesa Sanpaolo - che è anche il risultato di un grande progetto di ricerca europeo che utilizza i libri come fonte storica.
Basato all’Università di Oxford, alla British Library, a Venezia, e finanziato dal Consiglio Europeo delle Ricerche, il 15cBOOKTRADE - diretto dall’italiana Cristina Dondi, professoressa del Lincoln College di Oxford - è il primo progetto ad aver pensato e realizzato la visualizzazione scientifica del movimento dei libri attraverso lo spazio e il tempo, applicando le tecnologie digitali alle fonti storiche e ampliando così la capacità di comprendere la rivoluzione della stampa.
Dieci sezioni scandiscono un viaggio nel Cinquecento attraverso milioni di libri destinati non solo alle élite, come comunemente si ritiene, ma anche a un pubblico variegato.
Da anni l’équipe mappa la diffusione e l’uso di edizioni pubblicate a partire dalla seconda metà del Quattrocento, i cosiddetti incunaboli, coprendo, ad oggi, il 10% dei 500mila volumi sparsi in circa quattromila biblioteche europee e americane.
Il risultato di questo lavoro è un enorme database che traccia la circolazione dei volumi, le loro rotte e i loro possessori fra Europa e Stati Uniti, attraverso i secoli. Basta inserire nel software il titolo di un libro per vedere apparire sullo schermo l’intero percorso, dal luogo in cui fu stampato a quello nel quale oggi è conservato.
Oppure è sufficiente digitare il nome di un possessore per visualizzare la sua intera biblioteca ricostruita virtualmente.
“Ogni libro - spiega Cristina Dondi, direttrice del progetto 15cBOOKTRADE e curatrice della mostra - racconta una storia che va al di là delle parole che vi si leggono: storie delle persone che l’hanno usato, delle annotazioni e dei disegni lasciati nei margini. Nei loro 500 anni di storia gli oltre 50mila libri che abbiamo analizzato hanno disseminato, in tutto il mondo, tracce del loro movimento”.
Questo incontro tra la cultura umanistica e il sapere scientifico-tecnologico fa da cornice ai libri a stampa del Quattrocento provenienti dalle collezioni della Biblioteca del Museo Correr e della Biblioteca Nazionale Marciana, presentati attraverso centinaia di immagini digitali da biblioteche europee e americane.
Se l’Atlante delle prime stampe visualizza su mappe GIS tutti i luoghi di stampa in Europa, individuando quelli nei quali sono oggi conservati i 500.000 incunaboli ancora in vita, il Venice Time Machine offre una versione digitale della famosa Pianta di Venezia del De Barbari sulla quale sono tracciate le oltre 200 officine di stampa della città.
A completare il percorso espositivo, decine di videostorie dedicate ai libri più stampati nel Quattrocento, a quelli più venduti e distrutti, al ruolo fondamentale della Chiesa nella promozione della stampa, alle donne autrici e tipografe, ai libri letti da Leonardo da Vinci e persino alle prime forme di abuso del nuovo mezzo di comunicazione di massa.
Ad ogni tappa di questo viaggio, il visitatore verrà stimolato a mettere in relazione quanto presentato con la rivoluzione digitale in corso.
A ripercorrere le tappe di questo percorso - che ha contribuito alla formazione dell’identità europea favorendo un’alfabetizzazione diffusa, la promozione del sapere insieme alla formazione di un patrimonio culturale comune - è la mostra Printing Revolution 1450-1500. I 50 anni che hanno cambiato l’Europa, in corso fino al 7 gennaio al Museo Correr e alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, città che, con le sue oltre 200 stamperie, ebbe un ruolo chiave nella realizzazione e diffusione delle opere.
Il percorso di scoperta - si snoda attraverso strumenti digitali e metodi di comunicazione innovativi che consentono di documentare e rendere accessibili decine di migliaia di dati raccolti da un ampio network internazionale coordinato in anni di ricerche dal progetto 15cBOOKTRADE dell’Università di Oxford.
Dai dati emersi da questi studi trae origine la mostra - organizzata in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia - Biblioteca del Museo Correr e la Biblioteca Nazionale Marciana, e in partnership con Intesa Sanpaolo - che è anche il risultato di un grande progetto di ricerca europeo che utilizza i libri come fonte storica.
Basato all’Università di Oxford, alla British Library, a Venezia, e finanziato dal Consiglio Europeo delle Ricerche, il 15cBOOKTRADE - diretto dall’italiana Cristina Dondi, professoressa del Lincoln College di Oxford - è il primo progetto ad aver pensato e realizzato la visualizzazione scientifica del movimento dei libri attraverso lo spazio e il tempo, applicando le tecnologie digitali alle fonti storiche e ampliando così la capacità di comprendere la rivoluzione della stampa.
Dieci sezioni scandiscono un viaggio nel Cinquecento attraverso milioni di libri destinati non solo alle élite, come comunemente si ritiene, ma anche a un pubblico variegato.
Da anni l’équipe mappa la diffusione e l’uso di edizioni pubblicate a partire dalla seconda metà del Quattrocento, i cosiddetti incunaboli, coprendo, ad oggi, il 10% dei 500mila volumi sparsi in circa quattromila biblioteche europee e americane.
Il risultato di questo lavoro è un enorme database che traccia la circolazione dei volumi, le loro rotte e i loro possessori fra Europa e Stati Uniti, attraverso i secoli. Basta inserire nel software il titolo di un libro per vedere apparire sullo schermo l’intero percorso, dal luogo in cui fu stampato a quello nel quale oggi è conservato.
Oppure è sufficiente digitare il nome di un possessore per visualizzare la sua intera biblioteca ricostruita virtualmente.
“Ogni libro - spiega Cristina Dondi, direttrice del progetto 15cBOOKTRADE e curatrice della mostra - racconta una storia che va al di là delle parole che vi si leggono: storie delle persone che l’hanno usato, delle annotazioni e dei disegni lasciati nei margini. Nei loro 500 anni di storia gli oltre 50mila libri che abbiamo analizzato hanno disseminato, in tutto il mondo, tracce del loro movimento”.
Questo incontro tra la cultura umanistica e il sapere scientifico-tecnologico fa da cornice ai libri a stampa del Quattrocento provenienti dalle collezioni della Biblioteca del Museo Correr e della Biblioteca Nazionale Marciana, presentati attraverso centinaia di immagini digitali da biblioteche europee e americane.
Se l’Atlante delle prime stampe visualizza su mappe GIS tutti i luoghi di stampa in Europa, individuando quelli nei quali sono oggi conservati i 500.000 incunaboli ancora in vita, il Venice Time Machine offre una versione digitale della famosa Pianta di Venezia del De Barbari sulla quale sono tracciate le oltre 200 officine di stampa della città.
A completare il percorso espositivo, decine di videostorie dedicate ai libri più stampati nel Quattrocento, a quelli più venduti e distrutti, al ruolo fondamentale della Chiesa nella promozione della stampa, alle donne autrici e tipografe, ai libri letti da Leonardo da Vinci e persino alle prime forme di abuso del nuovo mezzo di comunicazione di massa.
Ad ogni tappa di questo viaggio, il visitatore verrà stimolato a mettere in relazione quanto presentato con la rivoluzione digitale in corso.
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