Dal 3 ottobre 2020 Londra celebrerà il genio urbinate
Raffaello 500: un grande progetto per la National Gallery

Raffaello, Un'Allegoria (Visione di un Cavaliere), Circa 1504, Olio su tavola di pioppo, 17.1 x 17.3 cm | © The National Gallery, London
Francesca Grego
26/09/2019
Mondo - Sarà un'indagine a 360 gradi nell'opera di Raffaello “come non se ne sono mai viste prima”: parliamo della grande mostra che la National Gallery sta preparando per il cinquecentenario della morte dell'artista urbinate in collaborazione con Credit Suisse.
Dal 3 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021 più di 90 opere approderanno a Londra dalle più grandi collezioni pubbliche e private del mondo, tra cui il Louvre, gli Uffizi, i Musei Vaticani, il Prado e la National Gallery di Washington, per unirsi ai 10 gioielli conservati a Trafalgar Square: dalla Santa Caterina d'Alessandria alle tre dolcissime Madonne (la Garvagh, la Mackintosh e la Madonna dei Garofani), fino al celebre Ritratto di Papa Giulio II. Anche le opere impossibili da spostare, in primis gli affreschi delle Stanze Vaticane, saranno presenti in mostra grazie a “modalità espositive innovative”, fanno sapere dal museo.
Tutto questo per ripercorrere in maniera completa l'intera carriera del Sanzio, che fu breve – Raffaello morì a soli 37 anni – ma straordinariamente prolifica, spiegando “perché egli fu un grande pioniere della storia dell'arte occidentale e come mai il suo lavoro resti così rilevante ancora oggi”.
Ma non finisce qui. Oltre a prestiti eccezionali e a un esorbitante numero di capolavori, il valore aggiunto della mostra londinese sarà l'esplorazione del lavoro di Raffaello come artista versatile e “multimediale”. Non solo dipinti e disegni, dunque, ma anche l'impegno nell'architettura, nell'archeologia e nella poesia, nonché l'attività di disegnatore di sculture, arazzi, stampe, oggetti di arte applicata che altri realizzarono a partire dai suoi progetti.
Leggi anche:
• In arrivo a ottobre Raffaello e gli amici di Urbino
• Le Stanze di Raffaello sotto una nuova luce
• Dalle origini al mito: a casa di Raffaello per un'esperienza multimediale
• Leonardo vola al Louvre (e Raffaello, da Parigi, alle Scuderie del Quirinale)
Dal 3 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021 più di 90 opere approderanno a Londra dalle più grandi collezioni pubbliche e private del mondo, tra cui il Louvre, gli Uffizi, i Musei Vaticani, il Prado e la National Gallery di Washington, per unirsi ai 10 gioielli conservati a Trafalgar Square: dalla Santa Caterina d'Alessandria alle tre dolcissime Madonne (la Garvagh, la Mackintosh e la Madonna dei Garofani), fino al celebre Ritratto di Papa Giulio II. Anche le opere impossibili da spostare, in primis gli affreschi delle Stanze Vaticane, saranno presenti in mostra grazie a “modalità espositive innovative”, fanno sapere dal museo.
Tutto questo per ripercorrere in maniera completa l'intera carriera del Sanzio, che fu breve – Raffaello morì a soli 37 anni – ma straordinariamente prolifica, spiegando “perché egli fu un grande pioniere della storia dell'arte occidentale e come mai il suo lavoro resti così rilevante ancora oggi”.
Ma non finisce qui. Oltre a prestiti eccezionali e a un esorbitante numero di capolavori, il valore aggiunto della mostra londinese sarà l'esplorazione del lavoro di Raffaello come artista versatile e “multimediale”. Non solo dipinti e disegni, dunque, ma anche l'impegno nell'architettura, nell'archeologia e nella poesia, nonché l'attività di disegnatore di sculture, arazzi, stampe, oggetti di arte applicata che altri realizzarono a partire dai suoi progetti.
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