Al principio del vedere
Dal 30 Settembre 2012 al 04 Novembre 2012
Castell'Arquato | Piacenza
Luogo: Palazzo del Podestà
Indirizzo: piazza della Rocca
Orari: sabato 15-18.30; domenica 11-18.30
Curatori: Ilaria Bignotti, Matteo Galbiati
Costo del biglietto: intero euro 5, ridotto euro 3
Telefono per informazioni: +39 0523 804008
E-Mail info: biblioteca@comune.castellarquato.pc.it
Sito ufficiale: http://www.comune.castellarquato.pc.it
Quale il dialogo che s’instaura tra il formarsi dell’immagine e l’occhio che la intravede e compone, nel corpo a corpo tra spettatore e opera? È su queste domande che s’interrogano le opere esposte nella mostra che inaugura la nuova stagione espositiva del Palazzo del Podestà di Castell’Arquato, presentando inoltre al pubblico il più ampio progetto culturale de Il Borgo dell’Arte.
Attraverso una selezione di una trentina di opere il percorso espositivo ripercorre, in un viaggio ideale dagli anni Settanta ad oggi, le ricerche artistiche che si sono interrogate sul senso della visione, sui principi che regolano il rapporto tra la superficie e il colore, il supporto e la materia pittorica o la forma scultorea, il formarsi di un’immagine che resta intenzionale, sospesa, alle soglie di un’astrazione che – lirica, analitica o geometrica – è in costante ridefinizione.
Dalle esperienze pittoriche condotte a partire dagli anni Settanta fino alle generazioni attuali, è possibile individuare, infatti, un percorso coerente e complesso che ha coinvolto gli artisti in un’indagine alle soglie di quella visione sospesa sul limitare dell’immagine, in quel segreto limbo dove la contemplazione silenziosa coinvolge lo spettatore e lo lega all’opera in uno scambio non solo visuale, ma metafisico, oltre il visibile. Questa mostra vuole dunque mettere in relazione, confronto e dialogo artisti dallo spirito, dalla ricerca e dal linguaggio differente – per storia, formazione e poetica – che trovano un ideale punto di convergenza e contatto, se non di vera condivisione, proprio sull’impronta, lirica e leggera, fragile e sfumata o analitica e razionale, della loro espressione.
In tutti l’opera risulta una puntuale combinazione non figurale, ma espressamente relazionale con l’altro, dell’immagine che intende stimolare, lasciando aperto il suo senso verso un incontro e un dialogo cognitivo con il sentire di chi la guarda. Da questo incontro di sensi differenti ogni opera trae un’energia imprevedibile che ne rigenera in ogni istante una nuova e affascinante lettura.
Queste ricerche dimostrano come la pittura e la scultura riescano ancora a saziare la conoscenza degli sguardi sollecitando sentimenti più profondi e stimolando la volontà indagatrice di ogni sguardo rivolto all’opera d’arte, senza farsi mai bastare un’unica immagine rappresentante e immediata, ma spesso anche così priva di significato.
Il percorso espositivo è stato suddiviso in quattro sezioni: I maestri, in cui si raggruppano le ricerche degli artisti che hanno iniziato ad operare negli anni Sessanta e Settanta; Le nuove ricerche, che riporta una selezione di artisti le cui espressioni sono ormai internazionalmente riconosciute ed apprezzate; L’ultima generazione, in cui si presentano le espressioni degli artisti più giovani il cui pensiero si pone come segno di continuità pur nell’individuale autonomia; I nuovi lirici, dedicata ad un gruppo di artisti che ha scelto di condividere un progetto di dialogo e scambio durato alcuni anni e che ha avuto come presupposto la condivisione di un percorso basato sulla reciprocità e affinità di sensibilità e tematiche.
I colori disciolti eppure distinti, le forme in costante trasformazione e al contempo presenti, caratterizzano le opere pittoriche, fotografiche e plastiche selezionate – tutte di altissimo livello estetico – esaltando la splendida sede espositiva di Palazzo del Podestà. Il catalogo della mostra sarà editato al termine della stessa per riportare anche gli allestimenti nella cornice del Palazzo del Podestà.
Artisti:
Franco Baccan, Renate Balda, Giuliano Barbanti, Nicola Bettale, Enzo Cacciola, Roberto Casiraghi, Sonia Costantini, Misia De Angelis, Inge Dick, Federico Ferrarini, Alessando Fieschi, Cesare Galluzzo, Gaspare, Marco Grimaldi, Paolo Iacchetti, Martina Jelo, Vincenzo Marsiglia, Paolo Minoli, Matteo Montani, Ayako Nakamya, Patrizia Novello, Claudio Olivieri, Pietro Pasquali, Mauro Patrini, Mara Pepe, Pino Pinelli, Rossella Rapetti, Tetsuro Shimizu, Valdi Spagnulo, Antonello Viola, Gianfranco Zappettini
Attraverso una selezione di una trentina di opere il percorso espositivo ripercorre, in un viaggio ideale dagli anni Settanta ad oggi, le ricerche artistiche che si sono interrogate sul senso della visione, sui principi che regolano il rapporto tra la superficie e il colore, il supporto e la materia pittorica o la forma scultorea, il formarsi di un’immagine che resta intenzionale, sospesa, alle soglie di un’astrazione che – lirica, analitica o geometrica – è in costante ridefinizione.
Dalle esperienze pittoriche condotte a partire dagli anni Settanta fino alle generazioni attuali, è possibile individuare, infatti, un percorso coerente e complesso che ha coinvolto gli artisti in un’indagine alle soglie di quella visione sospesa sul limitare dell’immagine, in quel segreto limbo dove la contemplazione silenziosa coinvolge lo spettatore e lo lega all’opera in uno scambio non solo visuale, ma metafisico, oltre il visibile. Questa mostra vuole dunque mettere in relazione, confronto e dialogo artisti dallo spirito, dalla ricerca e dal linguaggio differente – per storia, formazione e poetica – che trovano un ideale punto di convergenza e contatto, se non di vera condivisione, proprio sull’impronta, lirica e leggera, fragile e sfumata o analitica e razionale, della loro espressione.
In tutti l’opera risulta una puntuale combinazione non figurale, ma espressamente relazionale con l’altro, dell’immagine che intende stimolare, lasciando aperto il suo senso verso un incontro e un dialogo cognitivo con il sentire di chi la guarda. Da questo incontro di sensi differenti ogni opera trae un’energia imprevedibile che ne rigenera in ogni istante una nuova e affascinante lettura.
Queste ricerche dimostrano come la pittura e la scultura riescano ancora a saziare la conoscenza degli sguardi sollecitando sentimenti più profondi e stimolando la volontà indagatrice di ogni sguardo rivolto all’opera d’arte, senza farsi mai bastare un’unica immagine rappresentante e immediata, ma spesso anche così priva di significato.
Il percorso espositivo è stato suddiviso in quattro sezioni: I maestri, in cui si raggruppano le ricerche degli artisti che hanno iniziato ad operare negli anni Sessanta e Settanta; Le nuove ricerche, che riporta una selezione di artisti le cui espressioni sono ormai internazionalmente riconosciute ed apprezzate; L’ultima generazione, in cui si presentano le espressioni degli artisti più giovani il cui pensiero si pone come segno di continuità pur nell’individuale autonomia; I nuovi lirici, dedicata ad un gruppo di artisti che ha scelto di condividere un progetto di dialogo e scambio durato alcuni anni e che ha avuto come presupposto la condivisione di un percorso basato sulla reciprocità e affinità di sensibilità e tematiche.
I colori disciolti eppure distinti, le forme in costante trasformazione e al contempo presenti, caratterizzano le opere pittoriche, fotografiche e plastiche selezionate – tutte di altissimo livello estetico – esaltando la splendida sede espositiva di Palazzo del Podestà. Il catalogo della mostra sarà editato al termine della stessa per riportare anche gli allestimenti nella cornice del Palazzo del Podestà.
Artisti:
Franco Baccan, Renate Balda, Giuliano Barbanti, Nicola Bettale, Enzo Cacciola, Roberto Casiraghi, Sonia Costantini, Misia De Angelis, Inge Dick, Federico Ferrarini, Alessando Fieschi, Cesare Galluzzo, Gaspare, Marco Grimaldi, Paolo Iacchetti, Martina Jelo, Vincenzo Marsiglia, Paolo Minoli, Matteo Montani, Ayako Nakamya, Patrizia Novello, Claudio Olivieri, Pietro Pasquali, Mauro Patrini, Mara Pepe, Pino Pinelli, Rossella Rapetti, Tetsuro Shimizu, Valdi Spagnulo, Antonello Viola, Gianfranco Zappettini
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