2020 Nuova Fotografia Italiana / corpo e memoria
Dal 25 Novembre 2022 al 18 Dicembre 2022
Fano | Pesaro e Urbino
Luogo: Spazio Espositivo Pagani
Indirizzo: Corso Matteotti 97
Orari: dal venerdì alla domenica dalle 17.30 alle 19.30
Curatori: Matteo Savini e Marcello Sparaventi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.centralefotografia.com
Lo ‘Spazio Espositivo Pagani’ della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, presso il Palazzo Bracci Pagani a Fano, ospiterà una mostra dal titolo “2020 Nuova Fotografia Italiana / corpo e memoria” ideata e organizzata dall’Associazione culturale “Centrale Fotografia” di Fano, con la co-partecipazione del Consiglio Regionale delle Marche, la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, l‘allestimento espositivo a cura della classe 4b architettura e ambiente design dell’arredamento del Liceo Nolfi Apolloni di Fano, la Consult Imprese s.n.c. di Chiaravallotti Pierluigi & C, la Bettella Srl.
Trattasi di una collettiva di rilevanza nazionale a cui partecipano nove giovani fotografi provenienti da varie parti d’Italia, nati tra gli anni ottanta, novanta e duemila: Martina Corrado, Gaia Credentino, Giorgia D’Emilio, Simone Furia, Oleksandra Horobets, Davide Luigi Di Lorenzo, Cinzia Laliscia, Laura Petra Simone, Noemi Viceconti. L’inaugurazione è prevista per venerdì 25 novembre 2022, alle ore 18.00 presso la Sala di Rappre-sentanza della Fondazione Cassa di Risparmio a Fano, con il saluto delle autorità competenti, l’intervento degli artisti e dei curatori; al termine, si andrà allo Spazio Espositivo Pagani presso il Palazzo Bracci Pagani, in Corso Matteotti n. 97, per la visita della mostra.
Tra video ed installazioni, saranno esposte per l’occasione oltre 100 opere per la maggior parte inedite, selezionate dai curatori della mostra Matteo Savini e Marcello Sparaventi, per conto di Centrale Fotografia, una dinamica associazione culturale di rilevanza nazionale, divenuta punto di riferimento per l’arte contemporanea a Fano. L‘associazione organizza, da quindici anni, con la direzione del critico Luca Panaro, “Centrale Festival” alla Rocca Malatestiana di Fano, uno degli eventi dedicati all’immagine fotografica più importanti del centro Italia. Savini e Sparaventi, per l’occasione sono stati attenti ai nuovi aspetti del linguaggio dell’immagine, approfondendo il ruolo della fotografia nei contesti dei social network, in particolare Instagram, riuscendo nel tempo a comporre una sorta di mappa interattiva delle varie modalità espressive della fotografia attuale.
Nel nome del progetto “2020 Nuova Fotografia Italiana“ è stato esplicitamente ricordato l’anno 2020, momento in cui è esplosa la pandemia da Covid 19 che ha influenzato in modo particolare le nuove generazioni, spingendole a confrontarsi con un clima di estrema incertezza e preoc-cupazione per il futuro.
Il corpo, le memorie individuali, i luoghi d’appartenenza, la materia, il genere e l‘identità, la società e la comunicazione, sono i temi messi in campo in questa sorprendente collettiva, giunta alla seconda edizione dopo l’esperienza dello scorso anno con dieci artisti che hanno esposto presso lo spazio bianco di Pesaro della Fondazione Pescheria con la collaborazione in quell’occasione del Comune di Pesaro. Queste sperimentazioni, volte allo studio e all’approfon-dimento dell’immagine contemporanea, sono state ispirate anche dal libro “Nuova Fotografia Italiana” (Schwarz editore, 1959) di Giuseppe Turroni, che quando fu pubblicato indagava le nuove urgenze interpretative della fotografia italiana riferite al periodo post bellico conseguente al secondo conflitto mondiale.
Trattasi di una collettiva di rilevanza nazionale a cui partecipano nove giovani fotografi provenienti da varie parti d’Italia, nati tra gli anni ottanta, novanta e duemila: Martina Corrado, Gaia Credentino, Giorgia D’Emilio, Simone Furia, Oleksandra Horobets, Davide Luigi Di Lorenzo, Cinzia Laliscia, Laura Petra Simone, Noemi Viceconti. L’inaugurazione è prevista per venerdì 25 novembre 2022, alle ore 18.00 presso la Sala di Rappre-sentanza della Fondazione Cassa di Risparmio a Fano, con il saluto delle autorità competenti, l’intervento degli artisti e dei curatori; al termine, si andrà allo Spazio Espositivo Pagani presso il Palazzo Bracci Pagani, in Corso Matteotti n. 97, per la visita della mostra.
Tra video ed installazioni, saranno esposte per l’occasione oltre 100 opere per la maggior parte inedite, selezionate dai curatori della mostra Matteo Savini e Marcello Sparaventi, per conto di Centrale Fotografia, una dinamica associazione culturale di rilevanza nazionale, divenuta punto di riferimento per l’arte contemporanea a Fano. L‘associazione organizza, da quindici anni, con la direzione del critico Luca Panaro, “Centrale Festival” alla Rocca Malatestiana di Fano, uno degli eventi dedicati all’immagine fotografica più importanti del centro Italia. Savini e Sparaventi, per l’occasione sono stati attenti ai nuovi aspetti del linguaggio dell’immagine, approfondendo il ruolo della fotografia nei contesti dei social network, in particolare Instagram, riuscendo nel tempo a comporre una sorta di mappa interattiva delle varie modalità espressive della fotografia attuale.
Nel nome del progetto “2020 Nuova Fotografia Italiana“ è stato esplicitamente ricordato l’anno 2020, momento in cui è esplosa la pandemia da Covid 19 che ha influenzato in modo particolare le nuove generazioni, spingendole a confrontarsi con un clima di estrema incertezza e preoc-cupazione per il futuro.
Il corpo, le memorie individuali, i luoghi d’appartenenza, la materia, il genere e l‘identità, la società e la comunicazione, sono i temi messi in campo in questa sorprendente collettiva, giunta alla seconda edizione dopo l’esperienza dello scorso anno con dieci artisti che hanno esposto presso lo spazio bianco di Pesaro della Fondazione Pescheria con la collaborazione in quell’occasione del Comune di Pesaro. Queste sperimentazioni, volte allo studio e all’approfon-dimento dell’immagine contemporanea, sono state ispirate anche dal libro “Nuova Fotografia Italiana” (Schwarz editore, 1959) di Giuseppe Turroni, che quando fu pubblicato indagava le nuove urgenze interpretative della fotografia italiana riferite al periodo post bellico conseguente al secondo conflitto mondiale.
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