La Galleria Nazionale di Oslo attribuisce al pittore la frase sulla prima versione dell’opera

Una ricerca svela l'autore della misteriosa scritta sotto l'Urlo di Munch

Edvard Munch (1863 - 1944), L'Urlo, 1893, Tempera e pastello su cartone,  91 x73.5 cm, Oslo, National Gallery of Norway
 

Samantha De Martin

22/02/2021

Intrappolato in una striscia di cielo, appena visibile nella parte alta a sinistra della prima versione dell’Urlo, un enigmatico messaggio, rimasto a lungo senza soluzione, potrebbe svelare nuove teorie sul capolavoro di Munch.
“Could only have been painted by a madman!" ('Può essere stato dipinto solo da un pazzo') recita la scritta appena leggibile sull’opera.
Su questa frase, in realtà non nuova, si dibatte da circa un secolo. E precisamente da quando venne menzionata per la prima volta in relazione a una mostra svoltasi a Copenaghen nel 1904, undici anni dopo che l’artista dipinse la prima versione dell'Urlo, nel 1893. Da allora si guardò alla scritta come a un atto vandalico compiuto da un visitatore indignato, armato di matita.


Edvard Munch, Dettaglio dell'Urlo visibile ai raggi infrarossi | Foto: © Borre Hostland | Courtesy National Museum 

“È Munch l’autore della scritta”

Adesso, una nuova ricerca pubblicata sul sito della Galleria Nazionale di Oslo rivela che la grafia appartiene allo stesso Munch. Britt Guleng, la curatrice che ha lavorato a lungo sulle opere del pittore, spiega come l’opera sia stata indagata utilizzando una fotocamera a infrarossi che ha fatto risaltare la frase dallo sfondo dipinto, offrendo una nuova svolta alla storia.

“Non c'è dubbio che l'iscrizione sia di Munch. La stessa grafia e gli eventi accaduti quando Munch espose il dipinto per la prima volta in Norvegia supportano questa conclusione” commenta Mai Britt Guleng, curatore del National Museum.

 Munch ai raggi X

In attesa dell’inaugurazione del nuovo Museo Nazionale, l’Urlo è stato sottoposto alla tecnologia a infrarossi e la grafia della frase confrontata con gli appunti e le lettere del pittore.

“La scritta è sempre stata visibile ad occhio nudo, ma è stata molto difficile da interpretare - spiega Thierry Ford, conservatore presso la Galleria Nazionale -. Al microscopio è possibile percepire come le linee della matita siano fisicamente sopra la vernice, applicate in un secondo momento, dopo che il dipinto era finito”.


L'Urlo di Munch ai raggi infrarossi | Courtesy National Museum

Un’opera che fece scandalo

Realizzato nel 1893, ed esposto più volte nel corso di mostre all’estero, l’Urlo fu mostrato per la prima volta al pubblico norvegese solo nell'ottobre di due anni dopo, presso il mercante d'arte Blomqvist, a Kristiania (uno dei tanti nomi che Oslo ha avuto nei secoli). Suscitò non poche polemiche. Il critico d'arte Henrik Grosch, allora direttore del Museo norvegese di arti decorative e design, scrisse che, a giudicare dai dipinti, non era possibile "considerare Munch un uomo serio con un cervello normale".
Anche lo studente di medicina Johan Scharffenberg mise in dubbio lo stato mentale dell'artista, al punto che, riferendosi all'Autoritratto con sigaretta del 1895, disse che "l’artista non poteva considerarsi un normale essere umano".

“La nostra teoria è che Munch abbia scritto la frase dopo aver ascoltato il giudizio di Scharffenberg sulla sua salute mentale, nel 1895 o dopo il 1895. È ragionevole presumere che l'abbia fatto subito dopo, durante o dopo la mostra a Kristiania" sostiene Guleng.
Quello che è certo è che la conferma della paternità dell'iscrizione di Munch apre diversi spunti sulla creatività del pittore e sul rapporto con la sua arte.

"L'iscrizione può essere letta come un commento ironico, ma al tempo stesso come un'espressione della vulnerabilità dell'artista - continua Guleng -. Inoltre l’aggiunta della frase sul dipinto finito dimostra come creare costituisse per Munch un processo continuo".

Aspettando il nuovo museo nazionale di Oslo

I visitatori potranno ammirare la frase sulla prima versione del dipinto di Munch nella nuova sede del Museo nazionale di Oslo che aprirà i battenti nel 2022. L’opera - che stordisce con la sua esplosione di energia psichica che fa della tela la metafora della morte che travolge e spazza via il senso della vita - sarà esposta in un’apposita sala con una serie di iconici capolavori di Munch, come la celebre Madonna, Danza della Vita e Autoritratto con Sigaretta acquistato dopo la mostra del 1895.



L'Urlo di Munch ai raggi infrarossi | Foto: © Annar Bjorgli | Courtesy National Museum

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