Fabio Modica. Kosmos

Courtesy of Fabio Modica

 

Dal 16 Aprile 2016 al 11 Maggio 2016

Catania

Luogo: Palazzo della Cultura

Indirizzo: via Vittorio Emanuele II, 121

Orari: 9.00 - 13.00 | 15.00 - 19.00 - Domenica e Festivi 9.00 - 13.00

Curatori: Giovanni Oberdan

Enti promotori:

  • Assessorato alla Cultura - Comune di Catania

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 327 016 84 66

E-Mail info: info@fmodica.com

Sito ufficiale: http://www.fabiomodica.com



Sabato 16 aprile 2016 alle ore 18:00, con il Patrocinio della Città di Catania, il pittore internazionale Fabio Modica
inaugura una nuova mostra di pittura dal titolo “Kosmos”. Dopo le importanti mostre personali del 2015 negli Stati Uniti, dove è oggi rappresentato da quattro gallerie, le opere di Fabio Modica saranno finalmente fruibili all’interno del prestigioso complesso monumentale dell’ex convento San Placido, oggi Palazzo della Cultura di Catania, per poi riprendere la rotta per gli StatiUniti.
La mostra conferma la vocazione dell’amministrazione comunale di promuovere l’organizzazione di eventi di qualità anche attraverso rassegne di arti visive per raccontare i mutamenti socio culturali della nostra società e comprenderne così evoluzione e trasformazioni. Trenta le imponenti opere di Fabio Modica in mostra per questa importante tappa nella sua città natale, che si protrarrà fino all’11 Maggio 2016. Il catalogo sarà disponibile per i visitatori all’interno delle sale durante l’inaugurazione e per l’intera durata dell’evento. 

Natura, mitologia e arte pittorica. Kosmos è una miscela di suggestioni che vuole suscitare una grande emozione anche
nello spettatore più distratto. Enormi le opere pittoriche, alcune larghe oltre due metri, fondate sulla potenza di un colore e di un gesto padroni della superficie e mai sottomessi al concetto e all’idea. In ogni tela, la volontà di racchiudere un intero universo, dove astrazione e rappresentazione vogliono fondersi armonicamente, in un equilibrio costante di forze uguali e contrapposte, al quale il cosmo, secondo gli antichi filosofi, deve la sua nascita e il suo preservarsi nel tempo e nello spazio, così come l’opera d’arte che rispetta le sue leggi.

Scrive Nino Arrigo, introducendo il tema della mostra nel testo critico in catalogo:

“È un ritorno alle nostre origini greche questa mostra, una sorta di antologia, di Fabio Modica che, nel “mezzo del cammino di nostra vita”, alle prese con la sua maturità anagrafica, sembra trovare la maturità artistica e 
dipingere un ritratto dell’artista maturo con ambizioni “cosmologiche”. E sì, perché è a quel Kosmos, fatto di concordia e discordia, amore e odio, materia e spirito, degli albori della filosofia, dei presocratici, da Empedocle a Eraclito, che Modica si ispira per attingere a piene mani alla sua più alta ispirazione.”

Da tempo introdotto in collezioni private di noti personaggi del mondo dello spettacolo, in piena affermazione negli Stati Uniti, Fabio Modica non è un “cervello in fuga”, ma un portatore sano delle nostre radici oltreoceano. Una grande “Persefone Kore” di circa tre metri travolge lo spettatore all’ingresso del Mandarin Oriental di Atlanta, e 
la terra del nostro amato e temibile vulcano, inglobata nella materia pittorica, ha raggiunto all’interno delle sue tele le residenze di noti attori americani.

Allievo di illustri Maestri, quali Alberto Abate e Antonio Santacroce e Francesco Scialfa, Fabio Modica è sicuramente degno rappresentante e prosecutore di una scuola di eccellente pittura. Il suo percorso artistico ha visto un’evoluzione dal figurativo al semi-astrattismo dopo il suo incontro con Santacroce. Il tema principale
delle sue opere è l’uomo, e in particolare i volti e gli occhi, raffigurati con un persistente colore azzurro cristallino, attraverso i quali cogliere l’intimità dell’anima. Occhi custodi di verità, occhi alla ricerca di verità, che interrogano, che parlano e che scrutano. Colpisce la versatilità dell’artista nell’utilizzare una svariata gamma di sgargianti colori, di vangoghiana memoria.
I ritratti di Fabio Modica sembrano il "correlativo oggettivo" eliottiano di uno stato d'animo, di un frammento di
ricordo o di un momento "epifanico" dal sapore modernista. Le opere più recenti ed innovative hanno dato vita a
due serie parallele intitolate "Gnosis" e "Prisoners of Matter" (Prigionieri della Materia), entrambe ampiamente celebrate presso le gallerie statunitensi dal 2013 ad oggi. 
Il termine "Gnosis", di origine greca, si riferisce ad una "conoscenza" non teoretica, ma incardinata nell'azione e nell'esperienza. Il pittore professa la sua fede nell'Arte
quale mezzo privilegiato per stimolare la conoscenza del Sé. La serie ritrae individui colti in uno stato epifanico di autoconsapevolezza da cui scaturiscono emozioni in grado di scuotere una consolidata visione del mondo. I sentimenti qui esplorati sono, inter alia: stupore, oblio, fervore, elevazione, rimpianto, abnegazione, perdita,
autocontrollo e liberazione.

Nella serie "Prisoners of Matter" i soggetti appaiono intrappolati nel mondo materiale, simboleggiato dalla "materia" pittorica. Modica cattura abilmente l'istante in cui una sorta di illuminazione, definita dal regista Werner Herzog "il flash estatico da cui emerge la Verità", libera i soggetti da barriere e costrizioni autoindotte perché possano risvegliarsi in uno stato superiore di coscienza.

Dal 2013 ad oggi, le opere più imponenti e rappresentative sono esposte presso la Bill Lowe Gallery di Atlanta (USA). Nel 2014 inizia una collaborazione con le gallerie statunitensi SORELLE Gallery, inserendosi nelle due sedi di New Canaan (Connecticut) ed Albany (New York), e con la galleria Aberson Exhibits di Tulsa, Oklahoma. Dall' aprile 2016, ancora una galleria americana, la Bender Gallery nel North Carolina, rappresenterà l’artista nelle numerose e prestigiose.

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