Fatti ad Arte - VII edizione
Dal 17 Settembre 2023 al 08 Ottobre 2023
Biella
Luogo: Palazzo Ferrero
Indirizzo: Corso del Piazzo 29
Orari: Sab e Dom 10 - 19 | 16 / 17 / 23 / 24 / 30 Set e 1° Ott ore 23 e negli orari di apertura della VII edizione di Fatti ad Arte | 6 Ott 18 - 21 | 7 Ott 10 - 21 | 8 Ott 10 - 20
Enti promotori:
- DocBi
- Cittadellarte
- Associazione Fatti ad Arte
- Confartigianato Biella
- CNA Biella
- ADSI - Associazione Dimore Storiche Italiane
- Fondazione Cassa Risparmio di Biella
- Fondazione CRT
- Fondazione Compagnia di S.Paolo
- Camera di Commercio Monterosa e Laghi
- Città di Biella
Costo del biglietto: 5 €
Telefono per informazioni: +39 388 5647455
Sito ufficiale: http://www.fattiadarte.it
Dal 17 settembre all’8 ottobre 2023 a Palazzo Ferrero, Biella, si terranno le mostre Il Respiro
Lieve del Vetro di Lucio Bubacco e Il Giardino dell’Anima di Elham M. Aghili. Le due mostre sono un’anteprima della VII edizione di Fatti ad Arte che dal 6 all’8 ottobre vedrà come ogni anno aprirsi le dimore storiche di Palazzo la Marmora e Palazzo Ferrero per accogliere i grandi Maestri dei Mestieri d’Arte.
Lucio Bubacco, Paradiso, Dettaglio
Il Respiro Lieve del Vetro del grande Maestro del Vetro di Murano Lucio Bubacco è inserita tra le mostre che Fatti ad Arte dedica ai grandi Maestri Artigiani che hanno diffuso il valore dell’alto artigianato italiano nel mondo.
Nel panorama della lavorazione del vetro a Murano, Lucio Bubacco rappresenta un unicum, l’utilizzo dell'antica tecnica a lume di cui il Maestro si avvale e lo studio delle figure in movimento lo rendono uno dei più importanti ed affermati artisti a livello internazionale. C’è un’energia sottile che scorre e anima le opere di Lucio Bubacco, un’energia che si alimenta di fuoco e spirito e che sembra in modo irriverente prendersi gioco e sovvertire gli equilibri che governano l’esistere. Una maestria unica, una conoscenza antica, profonda del vetro e del suo estremo limite, un sottile gioco di equilibri tra fiamma e vetro che il Maestro conduce con virtuosismo e abilità impareggiabili. Il vetro segue la direzione del suo pensiero, si trasforma, muta, è come se tutto fosse già nell’aria, visibile nell’invisibile, pronto a diventare altro. Ed ecco che prendono corpo forme leggere e sinuose, si muovono in un’armonia di gesti catturati e sospesi, in uno spazio senza tempo, ma pronti a riprendere la loro danza. Nascono architetture impossibili popolate da angeli, demoni, dèi, ninfe e satiri, attraversate dalla luce che riescono a trattenere in sé, evocano momenti, raccontano storie, emozioni, paure, terreno e ultraterreno si fondono. L’incanto è dato dal colore alle volte intenso e penetrante, altre invece degradante in toni lievi, dalla rappresentazione minuziosa del particolare anatomico e da quella tensione profonda, quasi vitale che i corpi portano in sé. Ed ecco emergere “il respiro lieve del vetro”.
Il Giardino dell’Anima di Elham M. Aghili è inserita invece nella rassegna Intrecci dell’Esistere particolare sezione che ogni anno Fatti ad Arte dedica agli artisti che utilizzano le fibre quale messaggio espressivo per la realizzazione delle loro opere. L’esposizione fa seguito a quella di Paola Anziché del 2021 e a quella di Laura Renna del 2022.
L’atmosfera meditativa e nel contempo di grande bellezza dei giardini persiani chiamati Pairdis, parola da cui ha avuto origine il termine Paradiso, ha ispirato profondamente la poetica di Elham Aghili, artista iraniana, che divide il suo essere tra due identità, quella iraniana e quella italiana, senza mai essere una, ma doppiamente ricca del sentire profondo di due culture così feconde. La natura germoglia tra le sue mani, che con sapere quasi artigianale, intrecciano fili che generano foreste e giardini dalle vibrazioni cromatiche intense, che si dilatano quasi ad animarsi come pervasi da un’energia ancestrale che esplode in tutta la sua bellezza. Un luogo per l’anima, dove il sentire si espande e rimane pervaso da una natura calda e avvolgente, un luogo di seduzione e meraviglia. Elham sembra cogliere e dare voce ad una natura immaginifica e potente, entra nella minuziosità di un fiore e la espande permettendoci di cogliere ogni minimo dettaglio, ma entra anche nella profondità di sé stessa, quasi in un’azione catartica di ricerca della sua essenza, della sua fragilità, dell’essere giovane donna iraniana che utilizza la sua ricerca artistica come espressione di una nuova libertà dello spirito. Ed è la lana che Elham in prevalenza sceglie per creare, questa fibra che accompagna l’umanità da millenni, protettrice e materna, morbida e avvolgente che diventa selva e foresta, che ci invita ad esserne parte. Per la mostra di Palazzo Ferrero, Elham Aghili realizzerà un’installazione site specific.
La carica espressiva delle installazioni di Aghili ha trovato nei filati di Vimar1991, azienda produttrice dei più ricercati filati fantasia italiani, il perfetto medium per valorizzare la propria unicità, tridimensionalità e matericità. Questi filati, infatti, amplificano la texture delle opere e la loro carica vitale, creando una curiosità tattile in chi le guarda, oltre alla sensazione di essere immersi in una natura artificiale. I mondi magici di Elham incontrano l’energia creativa dei filati Vimar1991, nel febbraio 2022. La collaborazione, sempre maggiore, tra l’artista e l’azienda è volta non solo all’utilizzo dei filati fantasia nel lavoro di Elham, ma condivide un percorso di crescita, di evoluzione, di ricerca creativa e comunicazione che contamina entrambe. In questo modo il know how italiano e manifatturiero di Vimar, trova nel lavoro di Elham una nuova voce, un nuovo valore e una nuova forma, mai avute prima e per questo ancora più preziose.
Fatti ad Arte è inserito nella programmazione di Woolscape, progetto nato dalla collaborazione di tre realtà biellesi DocBi, Cittadellarte e Associazione Fatti ad Arte, organizzata dall’Associazione omonima e promossa dalle due Associazioni di categoria Confartigianato Biella e CNA Biella e in collaborazione con l’ADSI, Associazione Dimore Storiche Italiane.
La manifestazione si svolge grazie al sostegno della Fondazione Cassa Risparmio di Biella, Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di S.Paolo, Camera di Commercio Monterosa e Laghi con il patrocinio della Città di Biella.
Biografie
Lucio Bubacco, figlio d’arte, nasce a Murano nel 1957, il padre Severino si afferma con grande successo negli Stati Uniti e rappresenta una fonte importante di ispirazione per il giovane Lucio che già quattordicenne va a bottega, dove realizza piccole figure di animali. A diciassette anni decide di aprire la sua attività scegliendo di dedicarsi esclusivamente alla tecnica del vetro a lume. Nel 1980 approfondisce la tecnica del disegno anatomico con l’artista veneziano Alessandro Rossi, questo gli permette di creare figure in movimento che trasmettono armonia ed eleganza nel gesto. Oggi Bubacco ha raggiunto fama internazionale, le sue opere sono esposte in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, ha vinto numerosi premi, tra cui il famoso Kristallnacht International Glass Competition di Filadelfia, il Premio MAM di Fondazione Cologni e nel giugno 2023 il Premio Talent d’Or del Centre de Luxe et de la Creation di Parigi.
Elham Aghili nasce a Sassuolo nel 1989. All’età di 2 anni si trasferisce a Parma con la famiglia, qui il padre apre un negozio di tappeti persiani, gli stessi tappeti persiani che indirettamente in futuro caratterizzeranno il suo percorso artistico. Dopo la seconda elementare torna a vivere nel suo paese d’origine, l’Iran, dove consegue il diploma di maturità scientifico-matematica proseguendo poi con gli studi di ingegneria. All’età di 26 anni abbandona il percorso scientifico intrapreso, ritorna in Italia e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove si laurea nel 2019. Le sue opere sono state selezionate per il Premio Nazionale delle Arti, edizione XV, Museo d’Arte Contemporanea MAS.EDU, Sassari, per il Valcellina Award, Maniago (PN) e per la Biennale Internazionale Contexile, Guimaraes, Portogallo. Parte della sua installazione Hybrids è entrata nella Collezione Permanente dell'Hub 19M, Parigi, Francia. Altre opere sono state acquisite dalla Collezione d’arte di Romagna Fiere, dalla Collezione Civica Trame d’Autore, Chieri (TO) e dalla Collezione d’arte di Palazzo Bentivoglio, Bologna. Le partecipazioni a mostre includono tra le molte la mostra personale presso Chanel Coordination, Milano, collettiva al Museo del Tessile di Busto Arsizio, e in seguito alla Bergamo Arte Fiera e l'aula dell'ex Ateneo di Bergamo per World Texile Arts 25WTA, Salone Italia, al Museo delle Bambole di Bologna, De rerum natura, in occasione della Vernice della 59a edizione della Biennale d’Arte di Venezia, al Circolo Ufficiali della Marina Militare, Arsenale di Venezia, PITTI Immagine Filati, per VIMAR1991, Firenze, Biennale Internazionale di Fiber Art di Spoleto, Rocca Albornoziana, Spoleto, Todi Open Doors, Todi, Risonanze, Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Bologna, Italia.
Lieve del Vetro di Lucio Bubacco e Il Giardino dell’Anima di Elham M. Aghili. Le due mostre sono un’anteprima della VII edizione di Fatti ad Arte che dal 6 all’8 ottobre vedrà come ogni anno aprirsi le dimore storiche di Palazzo la Marmora e Palazzo Ferrero per accogliere i grandi Maestri dei Mestieri d’Arte.
Lucio Bubacco, Paradiso, Dettaglio
Il Respiro Lieve del Vetro del grande Maestro del Vetro di Murano Lucio Bubacco è inserita tra le mostre che Fatti ad Arte dedica ai grandi Maestri Artigiani che hanno diffuso il valore dell’alto artigianato italiano nel mondo.
Nel panorama della lavorazione del vetro a Murano, Lucio Bubacco rappresenta un unicum, l’utilizzo dell'antica tecnica a lume di cui il Maestro si avvale e lo studio delle figure in movimento lo rendono uno dei più importanti ed affermati artisti a livello internazionale. C’è un’energia sottile che scorre e anima le opere di Lucio Bubacco, un’energia che si alimenta di fuoco e spirito e che sembra in modo irriverente prendersi gioco e sovvertire gli equilibri che governano l’esistere. Una maestria unica, una conoscenza antica, profonda del vetro e del suo estremo limite, un sottile gioco di equilibri tra fiamma e vetro che il Maestro conduce con virtuosismo e abilità impareggiabili. Il vetro segue la direzione del suo pensiero, si trasforma, muta, è come se tutto fosse già nell’aria, visibile nell’invisibile, pronto a diventare altro. Ed ecco che prendono corpo forme leggere e sinuose, si muovono in un’armonia di gesti catturati e sospesi, in uno spazio senza tempo, ma pronti a riprendere la loro danza. Nascono architetture impossibili popolate da angeli, demoni, dèi, ninfe e satiri, attraversate dalla luce che riescono a trattenere in sé, evocano momenti, raccontano storie, emozioni, paure, terreno e ultraterreno si fondono. L’incanto è dato dal colore alle volte intenso e penetrante, altre invece degradante in toni lievi, dalla rappresentazione minuziosa del particolare anatomico e da quella tensione profonda, quasi vitale che i corpi portano in sé. Ed ecco emergere “il respiro lieve del vetro”.
Il Giardino dell’Anima di Elham M. Aghili è inserita invece nella rassegna Intrecci dell’Esistere particolare sezione che ogni anno Fatti ad Arte dedica agli artisti che utilizzano le fibre quale messaggio espressivo per la realizzazione delle loro opere. L’esposizione fa seguito a quella di Paola Anziché del 2021 e a quella di Laura Renna del 2022.
L’atmosfera meditativa e nel contempo di grande bellezza dei giardini persiani chiamati Pairdis, parola da cui ha avuto origine il termine Paradiso, ha ispirato profondamente la poetica di Elham Aghili, artista iraniana, che divide il suo essere tra due identità, quella iraniana e quella italiana, senza mai essere una, ma doppiamente ricca del sentire profondo di due culture così feconde. La natura germoglia tra le sue mani, che con sapere quasi artigianale, intrecciano fili che generano foreste e giardini dalle vibrazioni cromatiche intense, che si dilatano quasi ad animarsi come pervasi da un’energia ancestrale che esplode in tutta la sua bellezza. Un luogo per l’anima, dove il sentire si espande e rimane pervaso da una natura calda e avvolgente, un luogo di seduzione e meraviglia. Elham sembra cogliere e dare voce ad una natura immaginifica e potente, entra nella minuziosità di un fiore e la espande permettendoci di cogliere ogni minimo dettaglio, ma entra anche nella profondità di sé stessa, quasi in un’azione catartica di ricerca della sua essenza, della sua fragilità, dell’essere giovane donna iraniana che utilizza la sua ricerca artistica come espressione di una nuova libertà dello spirito. Ed è la lana che Elham in prevalenza sceglie per creare, questa fibra che accompagna l’umanità da millenni, protettrice e materna, morbida e avvolgente che diventa selva e foresta, che ci invita ad esserne parte. Per la mostra di Palazzo Ferrero, Elham Aghili realizzerà un’installazione site specific.
La carica espressiva delle installazioni di Aghili ha trovato nei filati di Vimar1991, azienda produttrice dei più ricercati filati fantasia italiani, il perfetto medium per valorizzare la propria unicità, tridimensionalità e matericità. Questi filati, infatti, amplificano la texture delle opere e la loro carica vitale, creando una curiosità tattile in chi le guarda, oltre alla sensazione di essere immersi in una natura artificiale. I mondi magici di Elham incontrano l’energia creativa dei filati Vimar1991, nel febbraio 2022. La collaborazione, sempre maggiore, tra l’artista e l’azienda è volta non solo all’utilizzo dei filati fantasia nel lavoro di Elham, ma condivide un percorso di crescita, di evoluzione, di ricerca creativa e comunicazione che contamina entrambe. In questo modo il know how italiano e manifatturiero di Vimar, trova nel lavoro di Elham una nuova voce, un nuovo valore e una nuova forma, mai avute prima e per questo ancora più preziose.
Fatti ad Arte è inserito nella programmazione di Woolscape, progetto nato dalla collaborazione di tre realtà biellesi DocBi, Cittadellarte e Associazione Fatti ad Arte, organizzata dall’Associazione omonima e promossa dalle due Associazioni di categoria Confartigianato Biella e CNA Biella e in collaborazione con l’ADSI, Associazione Dimore Storiche Italiane.
La manifestazione si svolge grazie al sostegno della Fondazione Cassa Risparmio di Biella, Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di S.Paolo, Camera di Commercio Monterosa e Laghi con il patrocinio della Città di Biella.
Biografie
Lucio Bubacco, figlio d’arte, nasce a Murano nel 1957, il padre Severino si afferma con grande successo negli Stati Uniti e rappresenta una fonte importante di ispirazione per il giovane Lucio che già quattordicenne va a bottega, dove realizza piccole figure di animali. A diciassette anni decide di aprire la sua attività scegliendo di dedicarsi esclusivamente alla tecnica del vetro a lume. Nel 1980 approfondisce la tecnica del disegno anatomico con l’artista veneziano Alessandro Rossi, questo gli permette di creare figure in movimento che trasmettono armonia ed eleganza nel gesto. Oggi Bubacco ha raggiunto fama internazionale, le sue opere sono esposte in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, ha vinto numerosi premi, tra cui il famoso Kristallnacht International Glass Competition di Filadelfia, il Premio MAM di Fondazione Cologni e nel giugno 2023 il Premio Talent d’Or del Centre de Luxe et de la Creation di Parigi.
Elham Aghili nasce a Sassuolo nel 1989. All’età di 2 anni si trasferisce a Parma con la famiglia, qui il padre apre un negozio di tappeti persiani, gli stessi tappeti persiani che indirettamente in futuro caratterizzeranno il suo percorso artistico. Dopo la seconda elementare torna a vivere nel suo paese d’origine, l’Iran, dove consegue il diploma di maturità scientifico-matematica proseguendo poi con gli studi di ingegneria. All’età di 26 anni abbandona il percorso scientifico intrapreso, ritorna in Italia e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove si laurea nel 2019. Le sue opere sono state selezionate per il Premio Nazionale delle Arti, edizione XV, Museo d’Arte Contemporanea MAS.EDU, Sassari, per il Valcellina Award, Maniago (PN) e per la Biennale Internazionale Contexile, Guimaraes, Portogallo. Parte della sua installazione Hybrids è entrata nella Collezione Permanente dell'Hub 19M, Parigi, Francia. Altre opere sono state acquisite dalla Collezione d’arte di Romagna Fiere, dalla Collezione Civica Trame d’Autore, Chieri (TO) e dalla Collezione d’arte di Palazzo Bentivoglio, Bologna. Le partecipazioni a mostre includono tra le molte la mostra personale presso Chanel Coordination, Milano, collettiva al Museo del Tessile di Busto Arsizio, e in seguito alla Bergamo Arte Fiera e l'aula dell'ex Ateneo di Bergamo per World Texile Arts 25WTA, Salone Italia, al Museo delle Bambole di Bologna, De rerum natura, in occasione della Vernice della 59a edizione della Biennale d’Arte di Venezia, al Circolo Ufficiali della Marina Militare, Arsenale di Venezia, PITTI Immagine Filati, per VIMAR1991, Firenze, Biennale Internazionale di Fiber Art di Spoleto, Rocca Albornoziana, Spoleto, Todi Open Doors, Todi, Risonanze, Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Bologna, Italia.
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