La stanza di Emily
Dal 12 Marzo 2022 al 26 Marzo 2022
Roma
Luogo: Biblioteca Villino Corsini – Villa Pamphilj
Indirizzo: Largo 3 giugno 1849
Orari: Orari di visita in coincidenza degli orari di apertura della biblioteca. Green pass di legge per l’accesso ai luoghi della cultura
Curatori: Penelope Filacchione
Enti promotori:
- Biblioteche di Roma
- Con il patrocinio del Municipio Roma XII
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
E-Mail info: villinocorsini@bibliotechediroma.it
ArtSharing, giovane realtà poliedrica molto attiva nel panorama dell’arte contemporanea propone presso la Biblioteca Villino Corsini – Villa Pamphilj la mostra “La stanza di Emily” nata da un workshop dell’artista Simona Gasperini dal 12 al 26 marzo 2022 a Roma, a cura di Penelope Filacchione.
ArtSharing Roma presenta una mostra promossa da Biblioteche di Roma e con il patrocinio del Municipio Roma XII dedicata alla poetessa statunitense Emily Dickinson.
La mostra nasce a seguito di un workshop durato da ottobre 2021 a febbraio 2022: trenta ore, dieci donne, dieci opere, dieci taccuini d’artista, innumerevoli letture e riflessioni condivise sotto la guida dell’artista Simona Gasperini.
Il workshop – portato avanti nonostante le evidenti difficoltà dell’incontrarsi durante la pandemia – ha messo insieme poesia e collage, immagini e parole, in modo originale e unico.
Emily Dickinson ha passato la vita a scrivere poesie che poi chiudeva nei cassetti della sua stanza dalla quale non usciva mai: alla sua morte (purtroppo precoce) si scoprì la produzione di una delle più importanti poetesse in lingua inglese. Un vero mondo chiuso nei cassetti, che canta della natura, dei sentimenti umani e delle donne.
Un mondo sorprendente e delicato, raccontato da una persona che aveva deciso di circondarsi di bianco – intendendo non il nulla, ma la luce, la purezza – e che non aveva ripudiato il mondo, ma le sue ipocrisie e sovrastrutture.
L’idea è stata quella di lavorare sulla figura e la poesia di Emily Dickinson per un progetto corale: individuando un sentimento o un pensiero intimo, come la poetessa lavorava sulle parole le donne hanno lavorato sulle immagini, componendole in collage e segni come poesie visive sul fondo di un vecchio cassetto, che diventa così il cassetto dei sogni, delle parole, dei desideri di ciascuna.
Non tutte le donne partecipanti erano già artiste: qualcuna aveva già esperienza di arti visive o di letteratura, altre non ne avevano nessuna, ma tutte sono state guidate da Simona Gasperini in un percorso che non è stato solo operativo, ma quasi terapeutico, di esplorazione di sé e di superamento dei propri ostacoli psicologici nel raccontarsi.
Un progetto squisitamente letterario, perfetto da proporre per una mostra in una bellissima biblioteca immersa nel verde di Villa Pamphilj e nel mese dedicato alle donne, in quanto prodotto di lettrici-artiste che hanno lavorato per mesi sul pensiero e le parole di una poetessa.
Il giorno dell’apertura della mostra saranno lette alcune poesie di Emily Dickinson in inglese e in italiano, per apprezzarne meglio la musica oltre il significato.
Artiste: Emanuela Casini, Simona Gasperini, Maria Luisa Giuliani, Liliana Grana, Mapi, Silvana perfetti, Cristina Renzoni, Sandra Ritter, Tania Russo, Patrizia Verrecchia
Opening: 12 marzo ore 15.00-17.30
È richiesta la prenotazione via mail
ArtSharing Roma presenta una mostra promossa da Biblioteche di Roma e con il patrocinio del Municipio Roma XII dedicata alla poetessa statunitense Emily Dickinson.
La mostra nasce a seguito di un workshop durato da ottobre 2021 a febbraio 2022: trenta ore, dieci donne, dieci opere, dieci taccuini d’artista, innumerevoli letture e riflessioni condivise sotto la guida dell’artista Simona Gasperini.
Il workshop – portato avanti nonostante le evidenti difficoltà dell’incontrarsi durante la pandemia – ha messo insieme poesia e collage, immagini e parole, in modo originale e unico.
Emily Dickinson ha passato la vita a scrivere poesie che poi chiudeva nei cassetti della sua stanza dalla quale non usciva mai: alla sua morte (purtroppo precoce) si scoprì la produzione di una delle più importanti poetesse in lingua inglese. Un vero mondo chiuso nei cassetti, che canta della natura, dei sentimenti umani e delle donne.
Un mondo sorprendente e delicato, raccontato da una persona che aveva deciso di circondarsi di bianco – intendendo non il nulla, ma la luce, la purezza – e che non aveva ripudiato il mondo, ma le sue ipocrisie e sovrastrutture.
L’idea è stata quella di lavorare sulla figura e la poesia di Emily Dickinson per un progetto corale: individuando un sentimento o un pensiero intimo, come la poetessa lavorava sulle parole le donne hanno lavorato sulle immagini, componendole in collage e segni come poesie visive sul fondo di un vecchio cassetto, che diventa così il cassetto dei sogni, delle parole, dei desideri di ciascuna.
Non tutte le donne partecipanti erano già artiste: qualcuna aveva già esperienza di arti visive o di letteratura, altre non ne avevano nessuna, ma tutte sono state guidate da Simona Gasperini in un percorso che non è stato solo operativo, ma quasi terapeutico, di esplorazione di sé e di superamento dei propri ostacoli psicologici nel raccontarsi.
Un progetto squisitamente letterario, perfetto da proporre per una mostra in una bellissima biblioteca immersa nel verde di Villa Pamphilj e nel mese dedicato alle donne, in quanto prodotto di lettrici-artiste che hanno lavorato per mesi sul pensiero e le parole di una poetessa.
Il giorno dell’apertura della mostra saranno lette alcune poesie di Emily Dickinson in inglese e in italiano, per apprezzarne meglio la musica oltre il significato.
Artiste: Emanuela Casini, Simona Gasperini, Maria Luisa Giuliani, Liliana Grana, Mapi, Silvana perfetti, Cristina Renzoni, Sandra Ritter, Tania Russo, Patrizia Verrecchia
Opening: 12 marzo ore 15.00-17.30
È richiesta la prenotazione via mail
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