Mecenatismo e conservazione
Il Perseo Trionfante torna a splendere nei Musei Vaticani
										
										 
										
										
																		
																									Perseo Trionfante, Antonio Canova
															
							Ludovica Sanfelice
04/05/2015
							Roma -  Il Perseo Trionfante che Antonio Canova scolpì in un anno a cavallo tra 1800 e 1801 ha recuperato il suo originario splendore ed è tornato illuminare il Cortile Ottagono dei Musei Vaticani al termine di un restauro finanziato da mecenati americani, membri dei Patrons of the Arts. 
L’associazione filantropica internazionale presente in Nord America e in Europa figura tra i principali sostenitori della coservazione delle collezioni papali con donazioni singole che partono ogni anno da un minimo di 500 dollari e che garantiscono ai Musei un fondo minimo di 2 milioni di euro.
Il restauro di Perseo, eseguito dal Laboratorio di Restauro Materiali Lapidei dei Musei Vaticani, è costato circa 70mila euro, e oltre alla pulitura delle superfici e alla valorizzazione estetica della statua, ha provveduto alla messa in sicurezza dell’opera attraverso l’inserimento nella base di un macchinario antivibrante capace si assorbire eventuali scosse sismiche.
Secondo quanto riferito da Padre Mark Haydu, responsabile dell'Ufficio Rapporti Patrons of the Arts, i benefattori, colpiti dalla bellezza della scultura dell’eroe mitologico che sconfigge la Gorgone (ma diventa ugualmente di pietra) e dallo straordinario risultato raggiunto dal restauro, hanno già preisposto una donazione della stessa cifra per la statua di Hermes.
						
						
					L’associazione filantropica internazionale presente in Nord America e in Europa figura tra i principali sostenitori della coservazione delle collezioni papali con donazioni singole che partono ogni anno da un minimo di 500 dollari e che garantiscono ai Musei un fondo minimo di 2 milioni di euro.
Il restauro di Perseo, eseguito dal Laboratorio di Restauro Materiali Lapidei dei Musei Vaticani, è costato circa 70mila euro, e oltre alla pulitura delle superfici e alla valorizzazione estetica della statua, ha provveduto alla messa in sicurezza dell’opera attraverso l’inserimento nella base di un macchinario antivibrante capace si assorbire eventuali scosse sismiche.
Secondo quanto riferito da Padre Mark Haydu, responsabile dell'Ufficio Rapporti Patrons of the Arts, i benefattori, colpiti dalla bellezza della scultura dell’eroe mitologico che sconfigge la Gorgone (ma diventa ugualmente di pietra) e dallo straordinario risultato raggiunto dal restauro, hanno già preisposto una donazione della stessa cifra per la statua di Hermes.
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