Hugo McCloud. Timeline / Paul Kremer. Wide Open
Dal 06 Novembre 2015 al 06 Dicembre 2015
Torino
Luogo: Fondazione 107
Indirizzo: via Sansovino 234
Orari: giovedì, venerdì, sabato, domenica 14-19
Curatori: Federico Piccari / IDEA – Institute for the Development of Emerging Art – New York
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 5 (dai 13 ai 18 anni), ingresso gratuito sino ai 12 anni
Telefono per informazioni: +39 011 4544474
E-Mail info: info@fondazione107.it
Sito ufficiale: http://www.fondazione107.it
'Timeline”, la mostra personale dell'artista newyorkese Hugo McCloud a cura di Federico Piccari in collaborazione con Luce Gallery - Torino e “Wide Open” dell'artista texano Paul Kremer a cura di IDEA – Institute for the Development of Emerging Art – New York Si tratta di due progetti disgiunti ed entrambi site specific.
Hugo Mc.Cloud interviene costruendo all’interno di Fondazione 107 tre luoghi, i negozi in cui l’artista ha lavorato negli anni giovanili contribuendo alla sua formazione lavorativo - professionale. Consapevole che noi siamo oggi, il risultato delle nostre esperienze precedenti, McCloud ripercorre attraverso i “mestieri” il suo essere oggi artista e per fare ciò fonde in questa mostra personale più mondi e frammenti di vita. McCloud costruisce delle stanze della memoria avvalendosi delle sue opere e trasformando serramenti, specchi e vetrate anch’essi in opere. Accanto ai dipinti tradizionali realizzati con il bitume, viti e metalli, fusi in un unico elemento anche attraverso l'uso del fuoco, per la prima volta McCloud si confronta con la scultura in cui ha inserito elementi organici: dei pappagalli viventi, oltre ad una serie inedita di dipinti. Il visitatore sarà coinvolto all’interno delle 3 situazioni assumendo ruoli differenti, sia da osservatore che da osservato, ogni luogo sarà saturo di colore e di materia e l’elemento sensoriale sarà decisamente sollecitato Pareti, specchi, cornici, divisori spartiscono lo spazio di Fondazione 107 trasformandolo come non lo avete mai visto e vissuto: in un’orgia di colore.
Hugo McCloud e' nato nel 1980 a Palo Alto in California, vive e lavora a Brooklyn, New York. Ha tenuto mostre personali da Luce Gallery Torino, Sean Kelly New York, The Arts Club, Londra. Tra le mostre collettive, Museo di CapodiMonte, Napoli, Arndt, Singapore, MoCaDA, Brooklyn Museum, Studio Museum in Harlem, Brooklyn.
Paul Kremer artista Texano nato nel 1971, presenterà dei dipinti di dimensione extra large che tappezzeranno completamente gli interni di Fondazione 107 avvolgendo il visitatore in un grande abbraccio di sensazioni. Le grandi tele di Kremer basate sulla sua tipica tavolozza di sfumature limitate ma vivide – verde, arancio e blu – abbinate ai toni più neutri del nero, bianco e grigio, affondano le loro origini nelle macchie biomorfiche di colore di Jules Olitski dei primi anni '60 ma anche nelle sagome organiche di Ellsworth Kelly o nei collages di Matisse. Kremer è in grado di dipingere i suoi quadri in maniera intuitiva, componendo paesaggi di colore astratto che evocano nello spettatore emozioni altrettanto eteree. Queste a loro volta suggeriscono i titoli dei quadri – Hatch, Float, Gaze (cioè schiudersi, fluttuare, fissare), capaci di generare sensazioni trascendentali di movimento. È una cosa che scopriamo poco per volta, passando del tempo con il lavoro, sia nel modo in cui queste forme interagiscono nel dipinto, sia nel modo in cui ci sentiamo osservandole. Può sembrare, per esempio, che un quadrato stia fluttuando sul piano pittorico e questo a sua volta ci fa sentire leggeri.
Hugo Mc.Cloud interviene costruendo all’interno di Fondazione 107 tre luoghi, i negozi in cui l’artista ha lavorato negli anni giovanili contribuendo alla sua formazione lavorativo - professionale. Consapevole che noi siamo oggi, il risultato delle nostre esperienze precedenti, McCloud ripercorre attraverso i “mestieri” il suo essere oggi artista e per fare ciò fonde in questa mostra personale più mondi e frammenti di vita. McCloud costruisce delle stanze della memoria avvalendosi delle sue opere e trasformando serramenti, specchi e vetrate anch’essi in opere. Accanto ai dipinti tradizionali realizzati con il bitume, viti e metalli, fusi in un unico elemento anche attraverso l'uso del fuoco, per la prima volta McCloud si confronta con la scultura in cui ha inserito elementi organici: dei pappagalli viventi, oltre ad una serie inedita di dipinti. Il visitatore sarà coinvolto all’interno delle 3 situazioni assumendo ruoli differenti, sia da osservatore che da osservato, ogni luogo sarà saturo di colore e di materia e l’elemento sensoriale sarà decisamente sollecitato Pareti, specchi, cornici, divisori spartiscono lo spazio di Fondazione 107 trasformandolo come non lo avete mai visto e vissuto: in un’orgia di colore.
Hugo McCloud e' nato nel 1980 a Palo Alto in California, vive e lavora a Brooklyn, New York. Ha tenuto mostre personali da Luce Gallery Torino, Sean Kelly New York, The Arts Club, Londra. Tra le mostre collettive, Museo di CapodiMonte, Napoli, Arndt, Singapore, MoCaDA, Brooklyn Museum, Studio Museum in Harlem, Brooklyn.
Paul Kremer artista Texano nato nel 1971, presenterà dei dipinti di dimensione extra large che tappezzeranno completamente gli interni di Fondazione 107 avvolgendo il visitatore in un grande abbraccio di sensazioni. Le grandi tele di Kremer basate sulla sua tipica tavolozza di sfumature limitate ma vivide – verde, arancio e blu – abbinate ai toni più neutri del nero, bianco e grigio, affondano le loro origini nelle macchie biomorfiche di colore di Jules Olitski dei primi anni '60 ma anche nelle sagome organiche di Ellsworth Kelly o nei collages di Matisse. Kremer è in grado di dipingere i suoi quadri in maniera intuitiva, componendo paesaggi di colore astratto che evocano nello spettatore emozioni altrettanto eteree. Queste a loro volta suggeriscono i titoli dei quadri – Hatch, Float, Gaze (cioè schiudersi, fluttuare, fissare), capaci di generare sensazioni trascendentali di movimento. È una cosa che scopriamo poco per volta, passando del tempo con il lavoro, sia nel modo in cui queste forme interagiscono nel dipinto, sia nel modo in cui ci sentiamo osservandole. Può sembrare, per esempio, che un quadrato stia fluttuando sul piano pittorico e questo a sua volta ci fa sentire leggeri.
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