Riflettori accesi sulla Pinacoteca Nazionale di Ferrara

Secondo pittore dello studiolo di Belfiore, Urania
 

27/02/2012

Ferrara - Torna oggi, 27 febbraio, alle ore 17, l’appuntamento con il seguitissimo ciclo di conferenze dedicato a “Il Collezionismo e la formazione dei Grandi Musei del mondo”, promosso dalla Fondazione Ermitage Italia di Ferrara. Dopo il Museo Statale russo, il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, la Pinacoteca Comunale di Bologna e tante altre importanti realtà europee non poteva mancare un incontro dedicato alla ricca raccolta della Pinacoteca Nazionale di Ferrara. Luisa Ciammitti, direttrice della Pinacoteca ferrarese, presenterà un excursus teso a raccontare la nascita e lo sviluppo della collezione estense, soffermandosi sui fatti salienti che ne hanno profondamente caratterizzato la storia. La Pinacoteca fu costituita, nel 1836, quando vennero riuniti 46 dipinti – prevalentemente del XVI secolo – provenienti dalle chiese cittadine con l’intento di salvaguardare il patrimonio artistico locale messo in pericolo dalle soppressioni di età napoleonica. Nel 1866 la raccolta venne trasferita nella sua sede attuale, Palazzo dei Diamanti, e nel corso degli anni si arricchì grazie all’acquisizione da raccolte ferraresi private – fra tutte le copiosa quadreria Costabili, le collezioni Magrini e Valli, la donazione del patrimonio artistico di Vendenghini Baldi (1973)– o tramite l’acquisto diretto sul mercato antiquariale di nuovi capolavori della storia dell’arte. Più recentemente, a partire dagli anni Ottanta del XX secolo,  grazie a una politica culturale tenacemente perseguita dal Soprintendente Andrea Emiliani, da Jadranka Bentini e da Grazia Agostini, si intensificò l’integrazione delle vaste lacune quattrocentesche che caratterizzavano in negativo la raccolta storica, così da definire sempre meglio il ruolo del museo nella città. Nel corso degli ultimi decenni, si è inoltre arricchita del deposito della collezione della Cassa di Risparmio di Ferrara (1984) e di un’importante porzione dei dipinti della Collezione Sacrati Strozzi (1992) - che ha avuto lo straordinario merito di riportare nel territorio ferrarese due delle Muse dello Studiolo di Belfiore. Luisa Ciammitti è attualmente Direttore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, fra le sue pubblicazioni più note citiamo “Dosso’s Fate: Painting and Court Culture in Renaissance Italy” e  “Garofalo e Dosso: Ricerche sul Polittico Costabili”.

Ferrara,  Fondazione Ermitage Italia, C.so Giovecca 14.



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