Il 27 gennaio per l’intera giornata, sul web

I luoghi dell'arte per la Giornata della Memoria otto appuntamenti online per non dimenticare

Claire Fontaine, Pitchipoi, Firenze, Museo del Novecento | Foto: © Leonardo Morfini | Courtesy Museo del Novecento
 

Samantha De Martin

27/01/2021

Nel Giorno della Memoria anche i luoghi dell’arte rivolgono il loro pensiero alle vittime della Shoah, con una serie di appuntamenti che corrono dalle sale dei musei ai parchi archeologici, invitando il pubblico a condividere, in presenza o a distanza attraverso il web, il ricordo di tempi bui, affinché la storia non si ripeta.
Mentre il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per celebrare questo 27 gennaio sceglie l'epigrafe funeraria con l’ "Epitaffio di Mara” proveniente dalle catacombe ebraiche di Monteverde a Roma e conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli - emblema di una convivenza millenaria tra credi, popoli e culture nel nostro territorio - i luoghi dell'arte affidano al web il loro personale messaggio.
Dal Museo del Novecento di Firenze al Parco archeologico di Ercolano, ecco otto appuntamenti per non dimenticare. 


L’epigrafe funeraria con l’Epitaffio di Mara, scelta per la campagna digitale del MiBACT | Foto: © Marco Caselli Nirmal 

Dal 27 gennaio all’8 febbraio nei musei di Roma Capitale la “Memoria genera Futuro”


Roma Capitale ricorda il 76esimo anniversario dell’ingresso dell’esercito russo ad Auschwitz che rivelò al mondo l'orrore del genocidio nazista, con l’iniziativa Memoria genera Futuro, un programma di appuntamenti online promosso dall’amministrazione capitolina in occasione del Giorno della Memoria.
A partire da oggi, e fino all’8 febbraio, sarà possibile seguire sulle piattaforme web e social diversi appuntamenti online (tutte le informazioni su culture.roma.it e sui canali social di @cultureroma con l’hashtag #memoriagenerafuturo).
Tra gli incontri da non perdere, oggi, 27 gennaio, alle 15, l’inaugurazione in diretta streaming, della mostra Gli italiani ad Auschwitz alla Casina dei Vallati, a cura della Fondazione Museo della Shoah, che si potrà seguire sulle pagine social della Fondazione.

Sempre oggi, alle 10 e alle 13, in contemporanea sui canali ufficiali del Palazzo delle Esposizioni, degli Istituti di cultura italiana all’estero e attraverso la rete culturale e diplomatico consolare del Ministero sarà presentato il documentario Testimoni dei Testimoni 2021 realizzato da Studio Azzurro. Una serie di immagini mute, assieme alle voci dei testimoni sopravvissuti, tra cui Sami Modiano e Tatiana Bucci, si intrecceranno ai ricordi degli studenti dei Viaggi della Memoria.


Claire Fontaine, Pitchipoi, Firenze, Museo del Novecento | Foto: © Leonardo Morfini | Courtesy Museo del Novecento

Fino all’11 marzo il Museo del Novecento di Firenze con il collettivo Claire Fontaine ricorda la Shoah

Nel loggiato esterno del Museo del Novecento di Firenze, proprio accanto alle lapidi che ricordano la deportazione degli ebrei e dei prigionieri politici fiorentini durante la Seconda Guerra Mondiale, la scritta al led “Pitchipoi” realizzata dal collettivo Claire Fontaine, brilla nella notte. La si potrà vedere nel loggiato fino all’11 marzo.

“Il 27 gennaio di 76 anni fa - spiega la curatrice del progetto, Paola Ugolini - le truppe sovietiche arrivarono per prime nella città polacca di Auschwitz, scoprendo il campo di concentramento e rivelando per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazifascista. Pitchipoi, una parola yiddish dal suono fiabesco e rassicurante, inventata per esorcizzare la paura, era il nome di una località immaginaria in cui gli ebrei, in attesa nel campo di transito di Drancy, in Francia, credevano di dover andare ed è oggi la scritta al neon che verrà installata sulla parete esterna del museo”.

Il 27 gennaio in Triennale il ricordo dell’architetto Alessandro Rimini

La Triennale commemora il Giorno della Memoria dedicando la programmazione digitale sul proprio Magazine e sul canale Instagram all’architetto Alessandro Rimini, le cui opere, come spiega il presidente di Triennale Milano, Stefano Boeri, “sono state portate a termine nonostante i vili attacchi perpetrati dal regime nazifascista in conseguenza dell’attuazione delle leggi razziali”.
Nato in una famiglia ebrea veneziana, l’architetto viene ricordato, tra i vari progetti, per la Torre Snia in piazza San Babila, il suo edificio più celebrato e anche il primo grattacielo della città. Ma all'apice del successo Rimini viene bloccato dalle leggi razziali. Continuerà a lavorare, sebbene la paternità delle sue opere venga misconosciuta o addirittura negata. Attraverso i canali social di Triennale seguiremo, per tutta la giornata, le vicessitudini di quest’uomo, inviato nel campo di concentramento di Fossoli per poi essere caricato su treno destinato ad Auschwitz e fuggire alla stazione di Verona fingendosi un poliziotto, per celarsi, al termine del conflitto, sotto il nome di Guido Lara, pittore.

Alle 18.30, invece, sul sito di Triennale e sul canale YouTube, si potrà seguire “Un genocidio non riconosciuto”, appuntamento dedicato alla memoria del Porrajmos, l’olocausto del popolo romanì.


Torre Snia Viscosa, San Babila, Milano, per gentile concessione dell’Archivio Liliana Rimini. Tutti i diritti riservati

Il 27 gennaio una giornata tra i Musei della Memoria

Per la quinta edizione de “I Musei della Memoria, architetture che raccontano”, la Fondazione culturale Ezio De Felice invita il pubblico da casa all’incontro online “I BBPR e il museo-monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti” realizzato a Carpi tra 1963 e 1973.
Mercoledì 27 gennaio alle 17.30, in diretta sulla pagina facebook Fondazione culturale De Felice, e sulla piattaforma Zoom, Elena Montanari, docente del Politecnico di Milano, dedicherà un approfondimento a quello che rappresenta un momento fondamentale nella storia delle architetture dedicate alla memoria.
(Per ricevere il link della diretta Zoom scrivere a info@minavagante.com).


Museo-Monumento al Deportato Politico e Razziale nei Campi di Sterminio Nazisti, Carpi

Alle Gallerie Estensi protagonista la musica

Sarà la musica la grande protagonista della programmazione online delle Gallerie Estensi, nel Giorno della Memoria.
Oggi alle 16 la lezione concerto a cura di Pasquale Morgante del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara sarà dedicata alle note nel campo di Terezìn.

Il Memoriale della Shoah di Milano si trasferisce online

Inaugurato il 27 gennaio del 2013, il Memoriale della Shoah apre per la prima volta le sue porte in digitale, in una veste completamente rinnovata. Oggi, per tutta la giornata, infatti, un tour virtuale sulla pagina Facebook della Fondazione accompagnerà gli ospiti da casa in una visita gratuita attraverso la storia del monumento.
Alle 16 in diretta Instagram, alcune guide del Memoriale risponderanno alle domande degli spettatori online per far conoscere da vicino il luogo simbolo della pagina più buia della storia di Milano.

Quest’anno, il Memoriale della Shoah ha collaborato con l’Accademia di Belle Arti di Brera per la realizzazione della mostra Muselmann, omaggio ad Aldo Carpi, professore di pittura a Brera, arrestato nel 1944 e deportato a Mauthausen. L’esposizione, a cura di Barbara Nahmad e Stefano Pizzi, presenta sul web un’installazione di carte e disegni in bianco e nero, l’unico diario individuato nei lager nazisti.


Il Memoriale della Shoah di Milano

Un nuovo arrivo al MEIS

Fino a domani il MEIS, Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, commemora il Giorno della Memoria con una serie di appuntamenti online. Oggi alle 17.30, sulla pagina Facebook verrà svelata la nuova opera giunta al museo, un ritratto di Primo Levi a firma di Francesca Leone, che arricchirà la mostra “1938: l’umanità negata” a cura di Paco Lanciano e Giovanni Grasso.

A Ercolano l’ingresso degli scavi si tinge di rosso

Fino a questa sera la facciata dell’ingresso storico al Parco Archeologico di Ercolano di Corso Resina sarà tinta di rosso per non dimenticare.
“Il senso della luce rossa che si riaccende sulla cultura in generale e sul Parco di Ercolano - spiega il direttore del Parco, Francesco Sirano - vuole richiamare il concetto romano di humanitas, quale condivisione e partecipazione al comune destino di tutti gli uomini. Quella luce ricorda un passato tragico, ma parla alle coscienze e alle intelligenze per un ritorno ad una nuova vita, segnale di grande speranza in un momento di rinascita e di ripresa così tanto importanti in questo periodo storico”.





1938: l’umanità negata in mostra al MEIS di Ferrara

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