Sorprese a Castel Sant'Angelo
Polittico degli Zavattari, XV secolo
03/05/2013
Roma - A Roma, al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo ci sono due ritorni in una volta sola. La Sala della Cagliostra, il secondo piano della sottostante Loggia di Paolo III, prigione per detenuti di riguardo come il Conte di Cagliostro (che le dette il nome) è stata riaperta al pubblico per esporre uno dei capolavori della collezione del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo il Polittico degli Zavattari, appena restaurato.
Questo tesoro del gotico internazionale, che risultava smembrato da circa un secolo per essere venduto sul mercato antiquario, è stato oggetto di un'opera paziente di ricomposizione. L'opera, che prende nome da un'antica famiglia milanese, è una delle testimonianze più importanti della pittura lombarda del XV secolo. Anche il contesto in cui sarà esposta fino al prossimo 19 maggio - l'ambiente cinquecentesco affrescato con grottesche da Luzio Romano e Perin del Vaga - merita sicuramente una visita.
Nicoletta Speltra
Questo tesoro del gotico internazionale, che risultava smembrato da circa un secolo per essere venduto sul mercato antiquario, è stato oggetto di un'opera paziente di ricomposizione. L'opera, che prende nome da un'antica famiglia milanese, è una delle testimonianze più importanti della pittura lombarda del XV secolo. Anche il contesto in cui sarà esposta fino al prossimo 19 maggio - l'ambiente cinquecentesco affrescato con grottesche da Luzio Romano e Perin del Vaga - merita sicuramente una visita.
Nicoletta Speltra
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