Si tratta del primo restauro dopo 600 anni

Tre profeti di Donatello al Battistero di Firenze

Il Profeta Imberbe di Donatello, che secondo la tradizione ritrae Filippo Brunelleschi © Opera di Santa Maria del Fiore
 

E. Bramati

29/04/2014

Firenze - Dal 3 maggio al 30 novembre 2014, saranno eccezionalmente esposte nel Battistero di Firenze tre grandi sculture in marmo di Donatello: il Profeta imberbe, il Profeta barbuto o pensieroso e il Profeta Geremia. Le opere, realizzate tra il 1415 e il 1436, fanno parte delle 16 figure commissionate a più artisti dall’Opera di Santa Maria del Fiore per ornare il Campanile di Giotto tra il 1330 e il 1430.

Il Profeta Imberbe sarà visibile per la prima volta dopo il restauro, che a distanza di 600 anni dalla sua creazione ha permesso di ripulire la scultura dalle impurità atmosferiche.
La sua figura, alta 192,5 cm, è ispirata al modello classico dell’oratore, ma è caratterizzata da un forte realismo e da una profonda intensità espressiva. La testa, che presenta tratti fortemente definiti e tutt'altro che idealizzati, potrebbe essere un ritratto di Filippo Brunelleschi. L'opera fu realizzata per il lato est del Campanile di Giotto, quello rivolto verso la Cupola del Brunelleschi, che all’epoca doveva ancora essere costruita.

Il Profeta barbuto o pensieroso è la seconda delle statue realizzate da Donatello per il Campanile, ed è tra le tre quello dotato di una maggiore monumentalità e introspezione. Infine, la posa e l'espressività scultorea del Profeta Geremia ispirerà nel primo Cinquecento il David di Michelangelo.

L’esposizione dei tre profeti è stata possibile dalla temporanea chiusura del Museo dell’Opera del Duomo, che riaprirà al pubblico nell’autunno 2015 completamente rinnovato e raddoppiato negli spazi espositivi.