Intelligenza artificiale e arte
Un algoritmo per ricreare lo stile dei grandi maestri dell'arte

Notte stellata, Vincent Van Gogh
Ludovica Sanfelice
08/09/2015
Un algoritmo capace di ricalcare gli stili di alcuni giganti della pittura è stato sviluppato in Germania presso l’Università di Tubinga. Lo studio ha dato forma ad un codice complesso sviluppato con l’obiettivo di creare una rete neurale artificiale in grado di apprendere come dipingere con lo stile di un grande artista e applicare il sapere ad un’immagine esistente. Il tocco unico che a geni del calibro di Van Gogh, Turner, Munch o Picasso costava sudore e lacrime potrà quindi essere riprodotto in meno di un’ora.
Al di là della tecnica impressionante di per sè, il risultato non è solo un’altra variante scenografica su ciò che le macchine possono fare per tener viva la fiamma della loro relazione con l’uomo. Ciò che questo studio mette in luce, infatti, è la capacità che queste reti, progettate per simulare il comportamento dei neuroni a contatto con un imput sensoriale, hanno sviluppato nel separare lo stile di un’immagine dal suo contesto, insomma coglierne l’essenza portando ad un nuovo livello le capacità di apprendimento dell’intelligenza artificiale.
Al di là della tecnica impressionante di per sè, il risultato non è solo un’altra variante scenografica su ciò che le macchine possono fare per tener viva la fiamma della loro relazione con l’uomo. Ciò che questo studio mette in luce, infatti, è la capacità che queste reti, progettate per simulare il comportamento dei neuroni a contatto con un imput sensoriale, hanno sviluppato nel separare lo stile di un’immagine dal suo contesto, insomma coglierne l’essenza portando ad un nuovo livello le capacità di apprendimento dell’intelligenza artificiale.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Fino al 4 maggio a Riehen (Basilea)
La chiave dei sogni. I Surrealisti della Collezione Hersaint ospiti della Fondation Beyeler
-
Reggio Calabria | Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria fino al 27 aprile
Il MArRC “nella rete di Afrodite”. A Reggio Calabria un viaggio nella bellezza tra archeologia e contemporaneo