Fino al 18 giugno alla Pinacoteca Tosio Martinengo

Tra fascino e mistero. Il Ritratto di uomo con rosario di Lorenzo Lotto in mostra a Brescia

Lorenzo Lotto, Ritratto di uomo con rosario, 1524-25, Olio su tavola, Nivå, Museo Nivaagaards Malerisamling | Courtesy Fondazione Brescia Musei

 

Samantha De Martin

13/09/2022

Brescia - Un uomo sulla quarantina, dall’aria bonaria, stretto in una veste color pervinca dal collo di pelliccia di lince, scruta l’osservatore sgranando un rosario probabilmente di ambra, le labbra socchiuse come a sussurrare una preghiera.

L’identità misteriosa del soggetto rappresentato accresce il fascino di questa tavola di legno che ha attraversato 500 anni di storia per giungere fino a noi in perfetto stato di conservazione. Chi è l’uomo ritrattato da Lorenzo Lotto in questo capolavoro che rappresenta il caposaldo della tarda attività bergamasca del pittore? Chi commissionò l’opera? E quando?
Il paesaggio del ritratto - a lungo attribuito a Hans Holbein il Giovane e, solo dopo il 1910, universalmente riconosciuto di Lotto - potrebbe raffigurare una costa marchigiana o una veduta del Lago d’Iseo.
Mentre alcuni interrogativi sull'opera restano ancora senza risposta, il pubblico italiano avrà modo di apprezzarne la raffinata eleganza alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia dove l’intrigante Ritratto di uomo con rosario, prestito straordinario dal Museo Nivaagaards Malerisamling di Nivå, in Danimarca, sarà esposto dal 13 settembre al 21 gennaio, primo illustre ospite delle iniziative in vista di Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023.


Sofonisba Anguissola, Ritratto di canonico lateranense, 1556, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

L’arrivo in città del ritratto di Lotto rientra nel progetto PTM Andata/Ritorno, l’iniziativa della Fondazione Brescia Musei che trasforma le “partenze” collegate alle richieste di prestito in “arrivi” di opere ospiti, offrendo inedite riletture della collezione permanente e consolidando la rete di rapporti con istituzioni culturali nazionali e internazionali. Così in cambio del Ritratto di uomo con rosario partiranno dalla Pinacoteca Tosio Martinengo alla volta di Nivå il Ritratto di canonico lateranense di Sofonisba Anguissola e il Ritratto di Europa di Lucia Anguissola, protagoniste nella prima mostra in Scandinavia dedicata alla pittrice Sofonisba Anguissola, pioniera delle donne artiste, dal 3 settembre 2022 al 22 gennaio 2023. Le due opere proseguiranno poi il loro viaggio con seconda tappa a Enschede, presso il Rijksmuseum Twenthe, dove saranno esposte dal 12 febbraio all’11 giugno 2023.

“La Pinacoteca Tosio Martinengo - spiega Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei - è al centro delle programmazioni artistico culturali di Fondazione Brescia Musei. La continua sollecitazione al dialogo artistico che interviene tra le opere ospiti e la collezione permanente, principio base del format Andata e Ritorno, dimostra la vitalità di un luogo che come in un antico palazzo accoglie metaforicamente l'ospite d'eccellenza. Lorenzo Lotto, uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, che sarà qui per nove mesi in dialogo con i meravigliosi ritratti di Savoldo, Moroni, Romanino e Moretto, ci ricorda il ruolo sempre più centrale nella politica culturale europea che la nostra collezione di pittura bresciana riveste. Il pubblico ha meno bisogno di grandi espressioni di potenza rappresentate dalle titaniche "grandi mostre" e sempre di più necessità di concentrarsi sull'approfondimento, il dibattito nel confronto e lo studio, se non addirittura la ricerca. Infine l'edizione del PTM Andata e Ritorno Lorenzo Lotto è il primo progetto formalmente di Fondazione Brescia Musei che, per la sua durata a scavallo dell'anno Capitale della Cultura, anticipa le intense emozioni che ci attendono nel 2023”.


Lucia Anguissola, Ritratto di Europa Anguissola bambina, 1550-74, Olio su tavola, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

Ed eccolo il Ritratto di uomo con rosario, uno dei dipinti che ha attirato maggiormente, nei decenni, le attenzioni degli storici dell’arte. L’opera, realizzata tra il 1524 e il 1525, andrà ad arricchire all’interno della Pinacoteca Tosio Martinengo la sala dei ritratti del Cinquecento, dove già risplendono opere di Savoldo, Romanino, Moretto e Moroni, dialogando non solo una delle correnti pittoriche più presenti all’interno della collezione bresciana, ma lasciando immaginare un arco temporale lottesco che arriva al 1530 grazie alla presenza, in collezione, della straordinaria Adorazione dei Magi.

“Il ritratto di uomo con rosario di Nivagaard - spiega Enrico Maria Dal Pozzolo, docente di Storia dell’Arte Moderna e in Storia del Disegno presso l’Università degli studi di Verona, autore del catalogo generale di Lorenzo Lotto recentemente pubblicato da Skira - è senza dubbio uno dei più importanti esempi della produzione ritrattistica di Lorenzo Lotto, per la monumentalità dell'impostazione ma anche per l'eccezionale stato conservativo. È un miracolo che abbia attraversato mezzo millennio di storia per arrivare fino a noi, caposaldo della tarda attività bergamasca di Lotto. L’identità dell’uomo potrebbe essere celata in uno degli anelli alle dita, è plausibile che sia bergamasco. Il dipinto è ancora un enigma aperto”.


Allestimento della Nivagaard Collection

Nel 1513 Lorenzo Lotto vinse un concorso per realizzare a Bergamo una monumentale pala destinata all’altare maggiore della chiesa dei Santi Stefano e Domenico, lavoro che lo consacrò come il più ricercato pittore cittadino. Dunque il soggetto potrebbe rappresentare un cittadino bergamasco dal nome ancora sconosciuto. E poi fu proprio il soggiorno a Bergamo a indurre Lotto a sperimentare ogni modalità rappresentativa ritrattistica, in termini del tutto originali, tanto da introdurre novità di rilievo su sei versanti: il ritratto singolo e quello doppio, il ritratto di gruppo e quello inserito in sacre contemplazioni, il criptoritratto e lo pseudoritratto.
Inoltre in Lombardia il maestro veneziano ebbe modo di entrare in contatto anche con la produzione di Leonardo e dei suoi seguaci, di Correggio e dei maestri oltralpini, frequentazioni che lo portano a raggiungere una nuova maturità artistica, segnata da impaginazioni articolate e da una narratività arguta.

“Con questo prezioso prestito - commenta Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei - si conferma un modello di valorizzazione delle nostre collezioni nella contaminazione temporanea con le grandi istituzioni europee e con le realtà più originali da cui, grazie ai rapporti di mutualismo espositivo, attingiamo per presentare ai cittadini bresciani e ai visitatori della Pinacoteca opere di grande pregio che entrano in dialogo con le nostre opere. In questa occasione si celebra anche la natura pubblica delle collezioni di Brescia e Nivå: entrambe devono la loro ricchezza ai lasciti di illustri cittadini come Paolo Tosio, Camillo Brozzoni o Johannes Hage per la città di Nivå”.


Lorenzo Lotto, Ritratto di uomo con rosario, 1524-25, Olio su tavola, Nivå, Museo Nivaagaards Malerisamling | Courtesy Fondazione Brescia Musei

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