A San Pietroburgo fino all'11 marzo
Piero della Francesca, "monarca della pittura" all'Ermitage
Piero della Francesca, Madonna di Senigallia, olio su carta riportata su tavola, 53,5 x 61 cm, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche
Samantha De Martin
07/12/2018
Mondo - Piero della Francesca arriva da principe nella città del fiume Neva. Anzi da “monarca della pittura” come recita il solenne titolo del percorso a lui interamente dedicato in corso all’Ermitage.
Fino al prossimo 11 marzo, infatti, la prestigiosa istituzione di San Pietroburgo offre al pubblico l’opportunità di ammirare i capolavori del pittore di Sansepolcro, assente da tutte le collezioni museali russe.
Sono in tutto undici - provenienti da sei musei italiani e da cinque stranieri - i capolavori del maestro del Rinascimento che sfilano nella Sala del Picchetto.
In occasione della mostra sarà in parte ricomposta la grande pala d'altare realizzata dall'artista per il Convento degli Agostiniani di Borgo Santo Sepolcro. Il pannello centrale non è sopravvissuto, mentre i quattro pannelli laterali si trovano sparsi in diverse collezioni. La mostra all'Ermitage, a cura di Tatiana Kirillovna Kustodieva, ne riunisce tre: Sant’Agostino - nella cui rappresentazione l’artista mostra il suo talento da miniaturista - in prestito dal Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona, L'Arcangelo Michele arrivato a San Pietroburgo dalla National Gallery di Londra e San Nicola di Tolentino prestato dal museo milanese Poldi Pezzoli.
Dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino arriva invece la Madonna di Senigallia, mentre quattro testi originali documentano il Piero matematico, impegnato a definire le regole scientifiche della pittura.
Il Museo civico di Sansepolcro sarà presente per l'occasione a San Pietroburgo con i due frammenti di affresco, San Giuliano e San Ludovico. Escono invece rispettivamente dal Louvre di Parigi e dal Thyssen-Bornemisza di Madrid il Ritratto di Sigismondo Malatesta e il Ritratto di giovane.
Tra i quattro manoscritti autografi arrivati in Russia, un’attenzione particolare merita la versione autografata del De prospettiva pingendi, prestito della Biblioteca Palatina del Complesso monumentale della Pilotta di Parma.
Leggi anche:
• Dall'arte povera a Piero della Francesca, l'Ermitage guarda all'Italia
Fino al prossimo 11 marzo, infatti, la prestigiosa istituzione di San Pietroburgo offre al pubblico l’opportunità di ammirare i capolavori del pittore di Sansepolcro, assente da tutte le collezioni museali russe.
Sono in tutto undici - provenienti da sei musei italiani e da cinque stranieri - i capolavori del maestro del Rinascimento che sfilano nella Sala del Picchetto.
In occasione della mostra sarà in parte ricomposta la grande pala d'altare realizzata dall'artista per il Convento degli Agostiniani di Borgo Santo Sepolcro. Il pannello centrale non è sopravvissuto, mentre i quattro pannelli laterali si trovano sparsi in diverse collezioni. La mostra all'Ermitage, a cura di Tatiana Kirillovna Kustodieva, ne riunisce tre: Sant’Agostino - nella cui rappresentazione l’artista mostra il suo talento da miniaturista - in prestito dal Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona, L'Arcangelo Michele arrivato a San Pietroburgo dalla National Gallery di Londra e San Nicola di Tolentino prestato dal museo milanese Poldi Pezzoli.
Dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino arriva invece la Madonna di Senigallia, mentre quattro testi originali documentano il Piero matematico, impegnato a definire le regole scientifiche della pittura.
Il Museo civico di Sansepolcro sarà presente per l'occasione a San Pietroburgo con i due frammenti di affresco, San Giuliano e San Ludovico. Escono invece rispettivamente dal Louvre di Parigi e dal Thyssen-Bornemisza di Madrid il Ritratto di Sigismondo Malatesta e il Ritratto di giovane.
Tra i quattro manoscritti autografi arrivati in Russia, un’attenzione particolare merita la versione autografata del De prospettiva pingendi, prestito della Biblioteca Palatina del Complesso monumentale della Pilotta di Parma.
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