Rolf Bienentreu. Acqua memoria
Dal 02 Giugno 2013 al 30 Giugno 2013
Venezia
Luogo: Scoletta della Bragora
Indirizzo: Castello 3011
Orari: da martedì a domenica 10-18
Curatori: Anna Caterina Bellati
Enti promotori:
- Provincia di Venezia
- Comune di Venezia
E-Mail info: info@bellatieditore.com
Sito ufficiale: http://www.bellatieditore.com
Sbarcano a Venezia, in contemporanea alla 55° Biennale Internazionale d’Arte, gli specchi profondi dell’artista e performer tedesco Rolf Bienentreu.
Dal 2 al 30 giugno il visitatore potrà vedere/guardare queste tavole laccate e interagire con esse specchiando se stesso nel loro incunabulo visivo.
Con la partnership di Arte in Bragora e i patrocini della Provincia di Venezia e del Comune di Venezia, Acqua memoria propone una doppia matrice, artistica, perfettamente inserita nel circuito della Biennale di Arti Visive; e psicologica, considerata la natura introspettiva delle opere di Bienentreu.
Dedicata a un pubblico eterogeneo, la mostra è leggibile su più piani.
Ideata e organizzata da Anna Caterina Bellati affronta, nell’Anno Internazionale della condivisione dell’Acqua, il tema fondamentale e terribile del bene più prezioso a disposizione di ogni organismo vivente, oggi a rischio di totale depauperamento.
L’acqua matrice di vita è sempre meno pulita e presente in quantità sempre minore per una popolazione di uomini in continuo aumento. Bienentreu coglie la necessità di attenzione/rispetto/risparmio energetico che questo elemento primario merita.
Ma l’acqua è anche Memoria. Del passato organico di ogni singolo essere, perché nell’acqua veniamo concepiti e cresciamo prima di venire al mondo, perché il nostro corpo è per due terzi composto di acqua. Del passato emotivo di ogni persona. L’acqua diventa veicolo capace di trasportare sensazioni, ricordi, suoni, passioni, sentimenti, preghiere, speranze. Può essere scura, tomba di dolore e situazioni sprofondate nella parte segreta della coscienza; chiara, strumento di scambio e vita nel presente, viaggio, vacanza, gioco del quotidiano.
Una ventina di tavole specchianti nei colori dal cilestrino al blu-nero, passando per i verdi chiari della battigia e i verdi profondi dei canali di Venezia, fino ai blu oltremare di quello che gli antichi chiamavano il Pelago, il dio Mediterraneo che dispensava ricchezze e possibilità di sopravvivenza.
E un cortometraggio di 15 minuti, nel quale Bienentreu fissa la macchina da presa in riva al Canal Grande e sorprende ogni minimo movimento delle onde specchiate in uno dei suoi lavori.
A raddoppiare la valenza della memoria che diventa da personale a corale.
Dal 2 al 30 giugno il visitatore potrà vedere/guardare queste tavole laccate e interagire con esse specchiando se stesso nel loro incunabulo visivo.
Con la partnership di Arte in Bragora e i patrocini della Provincia di Venezia e del Comune di Venezia, Acqua memoria propone una doppia matrice, artistica, perfettamente inserita nel circuito della Biennale di Arti Visive; e psicologica, considerata la natura introspettiva delle opere di Bienentreu.
Dedicata a un pubblico eterogeneo, la mostra è leggibile su più piani.
Ideata e organizzata da Anna Caterina Bellati affronta, nell’Anno Internazionale della condivisione dell’Acqua, il tema fondamentale e terribile del bene più prezioso a disposizione di ogni organismo vivente, oggi a rischio di totale depauperamento.
L’acqua matrice di vita è sempre meno pulita e presente in quantità sempre minore per una popolazione di uomini in continuo aumento. Bienentreu coglie la necessità di attenzione/rispetto/risparmio energetico che questo elemento primario merita.
Ma l’acqua è anche Memoria. Del passato organico di ogni singolo essere, perché nell’acqua veniamo concepiti e cresciamo prima di venire al mondo, perché il nostro corpo è per due terzi composto di acqua. Del passato emotivo di ogni persona. L’acqua diventa veicolo capace di trasportare sensazioni, ricordi, suoni, passioni, sentimenti, preghiere, speranze. Può essere scura, tomba di dolore e situazioni sprofondate nella parte segreta della coscienza; chiara, strumento di scambio e vita nel presente, viaggio, vacanza, gioco del quotidiano.
Una ventina di tavole specchianti nei colori dal cilestrino al blu-nero, passando per i verdi chiari della battigia e i verdi profondi dei canali di Venezia, fino ai blu oltremare di quello che gli antichi chiamavano il Pelago, il dio Mediterraneo che dispensava ricchezze e possibilità di sopravvivenza.
E un cortometraggio di 15 minuti, nel quale Bienentreu fissa la macchina da presa in riva al Canal Grande e sorprende ogni minimo movimento delle onde specchiate in uno dei suoi lavori.
A raddoppiare la valenza della memoria che diventa da personale a corale.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 18 dicembre 2024 al 18 dicembre 2024
Venezia | Museo Correr
L’impronta di Andrea Mantegna. UN DIPINTO RISCOPERTO DEL MUSEO CORRER DI VENEZIA
-
Dal 14 dicembre 2024 al 02 marzo 2025
Palermo | Palazzo Abatellis
Attraversamenti. Il Trionfo della morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso
-
Dal 12 dicembre 2024 al 23 febbraio 2025
Roma | Palazzo Altemps
Gabriele Basilico. Roma
-
Dal 13 dicembre 2024 al 31 agosto 2025
Roma | Museo dell'Ara Pacis
Franco Fontana. Retrospective
-
Dal 13 dicembre 2024 al 09 marzo 2025
Milano | Fabbrica del Vapore
Tim Burton's Labyrinth
-
Dal 13 dicembre 2024 al 06 aprile 2025
Senigallia | Palazzo del Duca
La Camera Oscura di Giacomelli