Frontier. La linea dello stile / The line of style
Dal 10 Luglio 2014 al 30 Settembre 2014
Bologna
Luogo: MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna
Indirizzo: via Don Giovanni Minzoni 14
Curatori: Claudio Musso, Fabiola Naldi
Enti promotori:
- Comune di Bologna - Settore Sistema culturale e Università
- Regione Emilia-Romagna
Telefono per informazioni: +39 051 649 6611
E-Mail info: info@frontier.bo.it
Sito ufficiale: http://www.frontier.bo.it
FRONTIER è il progetto con cui il Comune di Bologna, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, intende valorizzare il Writing e la Street Art, avviando una riflessione approfondita su due fenomeni riconosciuti a livello internazionale come forme di espressione tra le più interessanti nel panorama dell’arte contemporanea.
Il progetto, curato da Claudio Musso e Fabiola Naldi, si collega idealmente e storicamente alla mostra "Arte di Frontiera. New York Graffiti", organizzata nel 1984 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, evento unico nel suo genere e tra i primi in Europa ad analizzare il fenomeno nato negli Stati Uniti.
Strutturato come una piattaforma aperta e in evoluzione, Frontier dal 2012 si è contraddistinto per due elementi complementari: da un lato la valorizzazione artistica del Writing e della Street Art attraverso la realizzazione di opere murali di dimensione monumentale, e dall’altro l’approfondimento teorico e critico delle due discipline.
FRONTIER continua il percorso storico artistico all’interno della città nel 2014 per ampliare il numero delle opere seguendo un criterio di selezione che intende sottolineare le componenti stilistiche innovative fondamentali per l'evoluzione del Writing e della Street Art, decisive per l’impatto sul sistema della comunicazione visiva. L’intenzione curatoriale porta ad operare in esterno su facciate, immobili e luoghi collocati in aree urbane centrali e periferiche connotate da una tensione dinamica, in cui sia in atto o si renda necessaria una riconsiderazione funzionale e identitaria. Spazi pubblici, territori condivisi in cui l’azione artistica opera una modifica sostanziale ponendosi come elemento di attrazione e di rinnovamento della percezione.
La fase di valorizzazione artistica prevede, nel mese di luglio, agosto e settembre, la presenza di artisti stranieri e italiani che lavoreranno alla creazione di opere site specific di grande portata architettonica e visiva. Le superfici individuate dai curatori come ideali per la realizzazione delle opere si dividono nelle sezioni Walls e Boxes, alle quali si aggiungerà in settembre una terza sezione che concluderà il progetto. Quest’anno infatti agli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ACER) si affiancano superfici diverse che consentono sia di operare in nuove zone della città sia di offrire agli artisti nuovi stimoli e contesti inediti.
Gli artisti invitati quest’anno appartengono alle ultime due generazioni che, soprattutto in ambito europeo, hanno dettato i codici di sviluppo nel Writing e nella Street Art. Dopo aver tracciato nel 2012 una linea che dai primi esperimenti newyorkesi arrivava alle ultime tendenze, nel 2014 l’analisi si è concentrata su alcuni elementi di svolta che dalla fine degli anni ’80, alla seconda metà degli anni’90 fino a tutto il primo decennio del 2000 hanno caratterizzato le ricerche di artisti come il francese Lokiss, lo statunitense Poesia, il polacco Seikon, la spagnola Nuria e gli italiani Rae Martini e Peeta.
Se nel 2012 la scelta stilistica e generazionale degli autori invitati si è affidata a coloro che avevano modificato le due discipline applicandosi nel territorio di una raffigurazione concreta e strutturata, nel 2014 le scelte si sono concentrate sul versante opposto. Quest’anno si è pensato di rivolgere l’attenzione alle ricerche artistiche che tendono all’astrazione: per il Writing partendo dall’elemento fondamentale della lettera gli autori operano per scomposizione, esplosione, deflagrazione giungendo ad una rappresentazione di puro segno o di puro colore di carattere informale; per la Street Art vengono presentate da un lato esperienze tendenti all’astrazione sia di matrice più rigida, fredda, geometrica, sia di forme aperte e colori caldi, mediterranei, dall’altro vengono offerti esempi di una figurazione espansa che tocca l’onirico e l’immaginifico. La fase dedicata all’approfondimento che sarà affidata al racconto diretto degli artisti è denominata Voices: testimoni e protagonisti della scena urbana e underground incontreranno il pubblico in una serie di appuntamenti che accompagneranno la realizzazione delle opere. Per questo la Sala Conferenze del MAMbo darà vita a un vero e proprio “contest verbale” in cui gli artisti parleranno approfonditamente non solo del proprio lavoro, ma anche della propria visione del panorama internazionale.
FRONTIER Walls
La sezione dedicata alle facciate di grande dimensione collocate nell’area urbana esterna a Viali comprende tre edifici di proprietà comunale a gestione ad Acer e una parete di un edificio scolastico.
Dal 30 giugno al 4 luglio sulla facciata delle Scuole Primarie Gualandi (parte dell’IC10) in via Beroaldo n. 2 (Quartiere San Donato) opera Peeta, artista italiano tra i più riconosciuti nella scena del Writing internazionale è interessato alla qualità scultorea delle singole lettere. Attraverso la rottura della forma tipografica e standardizzata, compone forme e volumi che rispecchiano la fluidità del panorama urbano.
Dal 23 luglio al 30 luglio in via XXI Aprile 1945 n.38 (Quartiere Saragozza) opera Poesia, artista americano che ha tratto dal Writing (e dalla pittura) gli elementi essenziali della sua ricerca: gesto, segno, colore. Le sue opere sono caratterizzate da un’analisi dell’azione pittorica in cui l’improvvisazione ha un ruolo fondamentale e la costruzione della lettera lascia spazio a nebulose di segni e velature cromatiche. È inoltre il fondatore del popolarissimo blog Graffuturism (decades of progression and regression) attraverso il quale racconta l’evoluzione della Graffiti culture.
Dal 27 luglio al 1 agosto in via Scipione dal Ferro (Quartiere San Vitale) opera Seikon, il più giovane tra gli invitati, laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Danzica, si pone al confine tra la progettazione grafica e la pittura. Attivo nel mondo dell'arte e della sfera pubblica dal 1999, nel corso degli anni il suo stile si è evoluto nella creazione di modelli geometrici unici che trasformano le superfici interessate.
Dall’1 agosto al 7 agosto in via Gianni Palmieri (Quartiere San Vitale), e per la prima volta in Italia su di un muro di grandi dimensioni, opera Nuria, una delle voci femminili riconosciute all’interno del panorama della Street Art. Il suo obiettivo è l'interazione dialogica con la superficie muraria, uno scambio continuo con la città. Le sue forme aperte, i suoi colori delicati lavorano contro la saturazione e il sovraccarico di segni a cui ci sottopone il contesto stradale.
FRONTIER Boxes
Nel 2014 FRONTIER intende diversificare le superfici sulle quali gli artisti opereranno, proprio come accade naturalmente nelle strade. Si è deciso, in collaborazione con Gruppo Hera, di utilizzare i due edifici presenti in Largo Caduti del Lavoro che sono collocati all’ingresso della Manifattura delle Arti, area in cui è in atto un processo di riqualificazione e rivalutazione.
Dal 7 al 18 luglio opera l’artista francese Lokiss, uno degli esponenti di spicco della prima ondata del Writing europeo nella seconda metà degli anni '80. Il suo stile è da sempre caratterizzato da una scrittura scomposta e da raffigurazioni molto influenzate da alcuni esponenti del Cubismo orfico (Delaunay, Kupka).
Sempre dal 7 al 18 luglio interviene Rae Martini, writer e artista italiano tra i più presenti in collezioni pubbliche e private internazionali. La sua attività raggiunge grande popolarità negli anni Novanta con una originale indagine evolutiva legata al Lettering. Unisce all’azione di writer, la ricerca pittorica su tela e compie studi di tipo tecnico aeronautico: il suo stile è un concentrato di diversi elementi in cui fanno capolino il trattamento del colore e il virtuosismo tecnico applicato a diversi materiali.
I due artisti proporranno anche un lavoro combinati in cui gli stili di entrambi si contamineranno e si confronteranno nelle facciate interne degli edifici coinvolti.
FRONTIER Voices
Testimoni e protagonisti della scena urbana e underground incontrano il pubblico al MAMbo. Ingresso libero
> 10 luglio, ore 18.30 - Sala Conferenze MAMbo: Rae Martini
> 17 luglio, ore 18.30 - Sala Conferenze MAMbo: Lokiss
> 19 luglio, ore 18.30 - Sala Conferenze MAMbo: Henry Chalfant
> 19 luglio, ore 22:00 - Giardini del Cavaticcio: proiezione di Style Wars, un film di Tony Silver e Henry Chalfant (USA/1983, 70’). Henry Chalfant è uno dei principali testimoni e divulgatori della cultura Hip Hop, in particolare dell’Aerosol Art. Ha firmato alcuni dei documenti essenziali per la conoscenza del fenomeno: dal volume Subway Art nel 1982 (con Martha Cooper), al documentario Style Wars nel 1983 che racconta la scena newyorkese in tutto il mondo, diventato negli anni un cult del genere, fino al libro Spraycan Art nel 1989 (con James Prigoff) che illustra la diffusione del fenomeno in ambito europeo.
> 24 luglio - ore 18.30 - Sala Conferenze MAMbo: Poesia
Il progetto, curato da Claudio Musso e Fabiola Naldi, si collega idealmente e storicamente alla mostra "Arte di Frontiera. New York Graffiti", organizzata nel 1984 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, evento unico nel suo genere e tra i primi in Europa ad analizzare il fenomeno nato negli Stati Uniti.
Strutturato come una piattaforma aperta e in evoluzione, Frontier dal 2012 si è contraddistinto per due elementi complementari: da un lato la valorizzazione artistica del Writing e della Street Art attraverso la realizzazione di opere murali di dimensione monumentale, e dall’altro l’approfondimento teorico e critico delle due discipline.
FRONTIER continua il percorso storico artistico all’interno della città nel 2014 per ampliare il numero delle opere seguendo un criterio di selezione che intende sottolineare le componenti stilistiche innovative fondamentali per l'evoluzione del Writing e della Street Art, decisive per l’impatto sul sistema della comunicazione visiva. L’intenzione curatoriale porta ad operare in esterno su facciate, immobili e luoghi collocati in aree urbane centrali e periferiche connotate da una tensione dinamica, in cui sia in atto o si renda necessaria una riconsiderazione funzionale e identitaria. Spazi pubblici, territori condivisi in cui l’azione artistica opera una modifica sostanziale ponendosi come elemento di attrazione e di rinnovamento della percezione.
La fase di valorizzazione artistica prevede, nel mese di luglio, agosto e settembre, la presenza di artisti stranieri e italiani che lavoreranno alla creazione di opere site specific di grande portata architettonica e visiva. Le superfici individuate dai curatori come ideali per la realizzazione delle opere si dividono nelle sezioni Walls e Boxes, alle quali si aggiungerà in settembre una terza sezione che concluderà il progetto. Quest’anno infatti agli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ACER) si affiancano superfici diverse che consentono sia di operare in nuove zone della città sia di offrire agli artisti nuovi stimoli e contesti inediti.
Gli artisti invitati quest’anno appartengono alle ultime due generazioni che, soprattutto in ambito europeo, hanno dettato i codici di sviluppo nel Writing e nella Street Art. Dopo aver tracciato nel 2012 una linea che dai primi esperimenti newyorkesi arrivava alle ultime tendenze, nel 2014 l’analisi si è concentrata su alcuni elementi di svolta che dalla fine degli anni ’80, alla seconda metà degli anni’90 fino a tutto il primo decennio del 2000 hanno caratterizzato le ricerche di artisti come il francese Lokiss, lo statunitense Poesia, il polacco Seikon, la spagnola Nuria e gli italiani Rae Martini e Peeta.
Se nel 2012 la scelta stilistica e generazionale degli autori invitati si è affidata a coloro che avevano modificato le due discipline applicandosi nel territorio di una raffigurazione concreta e strutturata, nel 2014 le scelte si sono concentrate sul versante opposto. Quest’anno si è pensato di rivolgere l’attenzione alle ricerche artistiche che tendono all’astrazione: per il Writing partendo dall’elemento fondamentale della lettera gli autori operano per scomposizione, esplosione, deflagrazione giungendo ad una rappresentazione di puro segno o di puro colore di carattere informale; per la Street Art vengono presentate da un lato esperienze tendenti all’astrazione sia di matrice più rigida, fredda, geometrica, sia di forme aperte e colori caldi, mediterranei, dall’altro vengono offerti esempi di una figurazione espansa che tocca l’onirico e l’immaginifico. La fase dedicata all’approfondimento che sarà affidata al racconto diretto degli artisti è denominata Voices: testimoni e protagonisti della scena urbana e underground incontreranno il pubblico in una serie di appuntamenti che accompagneranno la realizzazione delle opere. Per questo la Sala Conferenze del MAMbo darà vita a un vero e proprio “contest verbale” in cui gli artisti parleranno approfonditamente non solo del proprio lavoro, ma anche della propria visione del panorama internazionale.
FRONTIER Walls
La sezione dedicata alle facciate di grande dimensione collocate nell’area urbana esterna a Viali comprende tre edifici di proprietà comunale a gestione ad Acer e una parete di un edificio scolastico.
Dal 30 giugno al 4 luglio sulla facciata delle Scuole Primarie Gualandi (parte dell’IC10) in via Beroaldo n. 2 (Quartiere San Donato) opera Peeta, artista italiano tra i più riconosciuti nella scena del Writing internazionale è interessato alla qualità scultorea delle singole lettere. Attraverso la rottura della forma tipografica e standardizzata, compone forme e volumi che rispecchiano la fluidità del panorama urbano.
Dal 23 luglio al 30 luglio in via XXI Aprile 1945 n.38 (Quartiere Saragozza) opera Poesia, artista americano che ha tratto dal Writing (e dalla pittura) gli elementi essenziali della sua ricerca: gesto, segno, colore. Le sue opere sono caratterizzate da un’analisi dell’azione pittorica in cui l’improvvisazione ha un ruolo fondamentale e la costruzione della lettera lascia spazio a nebulose di segni e velature cromatiche. È inoltre il fondatore del popolarissimo blog Graffuturism (decades of progression and regression) attraverso il quale racconta l’evoluzione della Graffiti culture.
Dal 27 luglio al 1 agosto in via Scipione dal Ferro (Quartiere San Vitale) opera Seikon, il più giovane tra gli invitati, laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Danzica, si pone al confine tra la progettazione grafica e la pittura. Attivo nel mondo dell'arte e della sfera pubblica dal 1999, nel corso degli anni il suo stile si è evoluto nella creazione di modelli geometrici unici che trasformano le superfici interessate.
Dall’1 agosto al 7 agosto in via Gianni Palmieri (Quartiere San Vitale), e per la prima volta in Italia su di un muro di grandi dimensioni, opera Nuria, una delle voci femminili riconosciute all’interno del panorama della Street Art. Il suo obiettivo è l'interazione dialogica con la superficie muraria, uno scambio continuo con la città. Le sue forme aperte, i suoi colori delicati lavorano contro la saturazione e il sovraccarico di segni a cui ci sottopone il contesto stradale.
FRONTIER Boxes
Nel 2014 FRONTIER intende diversificare le superfici sulle quali gli artisti opereranno, proprio come accade naturalmente nelle strade. Si è deciso, in collaborazione con Gruppo Hera, di utilizzare i due edifici presenti in Largo Caduti del Lavoro che sono collocati all’ingresso della Manifattura delle Arti, area in cui è in atto un processo di riqualificazione e rivalutazione.
Dal 7 al 18 luglio opera l’artista francese Lokiss, uno degli esponenti di spicco della prima ondata del Writing europeo nella seconda metà degli anni '80. Il suo stile è da sempre caratterizzato da una scrittura scomposta e da raffigurazioni molto influenzate da alcuni esponenti del Cubismo orfico (Delaunay, Kupka).
Sempre dal 7 al 18 luglio interviene Rae Martini, writer e artista italiano tra i più presenti in collezioni pubbliche e private internazionali. La sua attività raggiunge grande popolarità negli anni Novanta con una originale indagine evolutiva legata al Lettering. Unisce all’azione di writer, la ricerca pittorica su tela e compie studi di tipo tecnico aeronautico: il suo stile è un concentrato di diversi elementi in cui fanno capolino il trattamento del colore e il virtuosismo tecnico applicato a diversi materiali.
I due artisti proporranno anche un lavoro combinati in cui gli stili di entrambi si contamineranno e si confronteranno nelle facciate interne degli edifici coinvolti.
FRONTIER Voices
Testimoni e protagonisti della scena urbana e underground incontrano il pubblico al MAMbo. Ingresso libero
> 10 luglio, ore 18.30 - Sala Conferenze MAMbo: Rae Martini
> 17 luglio, ore 18.30 - Sala Conferenze MAMbo: Lokiss
> 19 luglio, ore 18.30 - Sala Conferenze MAMbo: Henry Chalfant
> 19 luglio, ore 22:00 - Giardini del Cavaticcio: proiezione di Style Wars, un film di Tony Silver e Henry Chalfant (USA/1983, 70’). Henry Chalfant è uno dei principali testimoni e divulgatori della cultura Hip Hop, in particolare dell’Aerosol Art. Ha firmato alcuni dei documenti essenziali per la conoscenza del fenomeno: dal volume Subway Art nel 1982 (con Martha Cooper), al documentario Style Wars nel 1983 che racconta la scena newyorkese in tutto il mondo, diventato negli anni un cult del genere, fino al libro Spraycan Art nel 1989 (con James Prigoff) che illustra la diffusione del fenomeno in ambito europeo.
> 24 luglio - ore 18.30 - Sala Conferenze MAMbo: Poesia
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