Frammenti di un discorso amoroso
Dal 14 Giugno 2013 al 06 Luglio 2013
Roma
Luogo: Centro Luigi Di Sarro
Indirizzo: via Paolo Emilio 28
Orari: da martedì a sabato ore 160-19
Enti promotori:
- Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Università La Sapienza
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 3243513
Sito ufficiale: http://www.centroluigidisarro.it
Il Centro Luigi Di Sarro, con il Patrocinio del Co.Ri.S. - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale de La Sapienza, è lieto di presentare la mostra collettiva Frammenti di un discorso amoroso, curata da Maddalena Rinaldi.
La mostra, presentata il 24 maggio 2013 nel corso della tavola rotonda, organizzata in collaborazione con la cattedra di Semiotica della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza (Prof.ssa Isabella Pezzini – Aula 9 Caserma Sani), sarà inaugurata giovedì 13 giugno 2013 alle ore 18 presso il Centro Luigi Di Sarro.
L’esposizione, esito di un progetto di ricerca condotto dalla curatrice e teso a realizzare un dialogo attraverso la contaminazione di discipline differenti quali arti visive, letteratura, cinema, musica e teatro, vedrà la partecipazione di dieci artisti invitati a rileggere ed interpretare, attraverso le peculiarità proprie della ricerca estetica di ciascuno, l’opera del semiologo francese Roland Bathes.
La mostra offrirà così una lettura visiva dell’opera letteraria attraverso forme pittoriche (Alba Kia, Alessia Demarco), sculture (Alessio Paolone, Elena Rondini, Yo Akao), fotografie (Alessandra Baldoni, Serena Scionti), installazioni (Monticelli&Pagone, Sergio Baldassini) e video (Andrea Natale), ponendosi come una traduzione tra sistemi di segni differenti.
Gli artisti presenteranno quasi tutti lavori inediti interpretando alcune delle «figure» dell’opera (Attesa, Catastrofe, Corpo, Dipendenza, Induzione, Incontro, Languore, Solo, Ricordo…), o il senso sotteso all’intero lavoro.
Le opere in mostra declineranno in chiave malinconica, romantica, ma anche cinica ed ironica i moti interiori dell’innamorato non corrisposto di cui parla Barthes proponendo, in molti casi, sull’esempio dell’autore, citazioni e prelievi dalla storia e dal sistema dell’arte.
L’allestimento della mostra ripercorrerà la struttura frammentaria del libro e come il libro costringerà il visitatore ad un coinvolgimento cognitivo e passionale che lo spingerà a riflettere, ma anche a decidere di agire, pragmaticamente, durante la visita. Il progetto - che si ispira a Luigi Di Sarro, artista a cui è dedicato il Centro, personalità poliedrica ed eclettica e precursore di quella convergenza tra saperi diffusasi negli ultimi decenni nel mondo - è alla sua prima edizione e sarà sviluppato nei prossimi anni in un ciclo di eventi espositivi in sedi diverse.
La mostra, presentata il 24 maggio 2013 nel corso della tavola rotonda, organizzata in collaborazione con la cattedra di Semiotica della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza (Prof.ssa Isabella Pezzini – Aula 9 Caserma Sani), sarà inaugurata giovedì 13 giugno 2013 alle ore 18 presso il Centro Luigi Di Sarro.
L’esposizione, esito di un progetto di ricerca condotto dalla curatrice e teso a realizzare un dialogo attraverso la contaminazione di discipline differenti quali arti visive, letteratura, cinema, musica e teatro, vedrà la partecipazione di dieci artisti invitati a rileggere ed interpretare, attraverso le peculiarità proprie della ricerca estetica di ciascuno, l’opera del semiologo francese Roland Bathes.
La mostra offrirà così una lettura visiva dell’opera letteraria attraverso forme pittoriche (Alba Kia, Alessia Demarco), sculture (Alessio Paolone, Elena Rondini, Yo Akao), fotografie (Alessandra Baldoni, Serena Scionti), installazioni (Monticelli&Pagone, Sergio Baldassini) e video (Andrea Natale), ponendosi come una traduzione tra sistemi di segni differenti.
Gli artisti presenteranno quasi tutti lavori inediti interpretando alcune delle «figure» dell’opera (Attesa, Catastrofe, Corpo, Dipendenza, Induzione, Incontro, Languore, Solo, Ricordo…), o il senso sotteso all’intero lavoro.
Le opere in mostra declineranno in chiave malinconica, romantica, ma anche cinica ed ironica i moti interiori dell’innamorato non corrisposto di cui parla Barthes proponendo, in molti casi, sull’esempio dell’autore, citazioni e prelievi dalla storia e dal sistema dell’arte.
L’allestimento della mostra ripercorrerà la struttura frammentaria del libro e come il libro costringerà il visitatore ad un coinvolgimento cognitivo e passionale che lo spingerà a riflettere, ma anche a decidere di agire, pragmaticamente, durante la visita. Il progetto - che si ispira a Luigi Di Sarro, artista a cui è dedicato il Centro, personalità poliedrica ed eclettica e precursore di quella convergenza tra saperi diffusasi negli ultimi decenni nel mondo - è alla sua prima edizione e sarà sviluppato nei prossimi anni in un ciclo di eventi espositivi in sedi diverse.
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alessandra baldoni ·
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