Dopo vent'anni conclusi i restauri
Il rinnovato splendore della Villa del Principe a Genova

Perino del Vaga, Giove folgora i giganti ribelli, Villa del Principe, Salone dei giganti
E. Bramati
18/05/2014
Genova - Dopo vent'anni di restauri tornerà finalmente a risplendere la Villa del Principe a Genova, la dimora di Andrea Doria realizzata intorno al 1530.
I lavori di riqualificazione hanno interessato l'intera struttura, comprensiva di un rigoglioso giardino allestito con fontane di Nettuno e dei Delfini e con una Grotta artificiale decorata da conchiglie, coralli e stalattiti.
All'interno del Palazzo, oltre al reinserimento degli arredi originari, sono stati restaurati anche i famosi affreschi di Perino del Vaga, allievo di Raffaello. Essi rappresentano scene storiche, come i "Trionfi di Lucio Emilio Paolo" dell'atrio, in cui il generale caccia i Galli dalla Liguria, o mitologiche, come il "Giove che folgora i Giganti Ribelli", interpretato come allegoria di Carlo V che trionfa sui nemici.
Infine, un team di esperti si è occupato specificamente dei tre cicli di arazzi, realizzati tra il Quattrocento e il Cinquecento, una testimonianza evidente degli stretti rapporti che la Repubblica marinara ebbe con le Fiandre in quel periodo.
In occasione della riapertura, il 30 maggio 2014, la Villa ospiterà due nuove opere provenienti dalle residenze romane dei Doria Pamphilj. Si tratta di due busti raffiguranti rispettivamente Papa Innocenzo X e Papa Gregorio XV, realizzati da Gian Lorenzo Bernini.
I lavori di riqualificazione hanno interessato l'intera struttura, comprensiva di un rigoglioso giardino allestito con fontane di Nettuno e dei Delfini e con una Grotta artificiale decorata da conchiglie, coralli e stalattiti.
All'interno del Palazzo, oltre al reinserimento degli arredi originari, sono stati restaurati anche i famosi affreschi di Perino del Vaga, allievo di Raffaello. Essi rappresentano scene storiche, come i "Trionfi di Lucio Emilio Paolo" dell'atrio, in cui il generale caccia i Galli dalla Liguria, o mitologiche, come il "Giove che folgora i Giganti Ribelli", interpretato come allegoria di Carlo V che trionfa sui nemici.
Infine, un team di esperti si è occupato specificamente dei tre cicli di arazzi, realizzati tra il Quattrocento e il Cinquecento, una testimonianza evidente degli stretti rapporti che la Repubblica marinara ebbe con le Fiandre in quel periodo.
In occasione della riapertura, il 30 maggio 2014, la Villa ospiterà due nuove opere provenienti dalle residenze romane dei Doria Pamphilj. Si tratta di due busti raffiguranti rispettivamente Papa Innocenzo X e Papa Gregorio XV, realizzati da Gian Lorenzo Bernini.
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