Marco Marciani. L’essenza segreta del colore
Dal 10 Settembre 2021 al 26 Settembre 2021
Viterbo
Luogo: Chiesa Santa Maria della Salute
Indirizzo: Via della Pescheria
Orari: dal lunedì alla domenica 10:30 - 12:30 / 16:30 - 19:00
Curatori: Lorenzo Canova
Telefono per informazioni: +39 327.6613337
Si tiene a Viterbo, nella chiesa di Santa Maria della Salute la mostra “L'essenza segreta del colore” che, oltre a dodici quadri, presenta un’installazione dell’artista creata per questo spazio. Spazio dove Orson Welles diresse, girò e interpretò, nei panni di Otello, la scena dell’omicidio di Desdemona, per il suo film tratto da William Shakespeare.
“La mia installazione, che si compone di due parti, - commenta Marco Marciani - è un omaggio allo spazio che mi ospita. Ho fatto numerose prove alla ricerca del materiale migliore, perché volevo esprimermi su grandi dimensioni, ma ottenere leggerezza. E così ho trovato il tulle.”.
“Leggerezza” che troviamo anche nella presentazione di Lorenzo Canova, curatore della mostra: “Nelle sue ultime opere Marco Marciani dimostra un’intensa evoluzione della sua ricerca, uno sviluppo in cui le memorie naturalistiche si sono trasformate in una riflessione su un nuovo spazio psichico, in una discesa verso i territori nascosti di un profondo che soltanto la pittura riesce a penetrare e a far emergere. Marciani ha scelto così la strada della leggerezza (...). ”.
Il pittore riprende dalla bella vetrata della chiesa sconsacrata il giallo oro, colore che, come nella tragedia shakespeariana e come nei drammatici episodi di femminicidio che tutti conosciamo, rappresenta gelosia e violenza. Ma il giallo esprime anche rinascita e voglia di vivere, temi più che mai attuali e cari a Marciani, in questo periodo di aperture e di ripresa.
Il processo di evoluzione inarrestabile della pittura di Marciani, lo porta a esplorare nuovi materiali su cui intervenire con tecniche sperimentali, sempre accurate e mai improvvisate. Stoffa, carta oleata, pellicola di nylon, l’intramontabile tela ed infine il tulle, accolgono il segno, il colore e la luce che le sue opere sanno generare e rimandare con estrema naturalezza.
In mostra 12 quadri: 9 rettangolari (100x70 cm) e 3 ovali (100x60cm).
Per l’installazione, Marciani ha utilizzato il tulle (20x3m.) proveniente dall’atelier di Tina Parrino, definendolo : ”Una rivelazione. Due cascate di tulle che cadono dall’alto e fanno come un tendaggio, ondeggiano, si muovono. Su questa trasparenza e leggerezza ho dipinto a mano, usando una tecnica innovativa per il colore spray e sono riuscito a definire il segno, pur lavorando su grandi dimensioni.”.
L’ESSENZA SEGRETA DEL COLORE
Lorenzo Canova
Nelle sue ultime opere Marco Marciani dimostra un’intensa evoluzione della sua ricerca, uno sviluppo in cui le memorie naturalistiche si sono trasformate in una riflessione su un nuovo spazio psichico, in una discesa verso i territori nascosti di un profondo che soltanto la pittura riesce a penetrare e a far riemergere. Marciani ha scelto così la strada della leggerezza, diradando la sostanza materica della sua pittura, lasciata scorrere attraverso un’indagine raffinata sui supporti e su un colore riportato alla sua quintessenza, trasmutato in una sorta di membrana lucente che l’artista dirige raccogliendo anche le suggestioni offerte dal caso.
Le carte di Marciani diventano dunque superfici lievi che condensano la natura segreta delle rocce e dei marmi, le stratificazioni secolari di palazzi e case che si disfanno in sedimenti di antichi intonaci, in un gioco di trasparenze dove il supporto diafano si pietrifica in una pellicola traslucida e pulsante. Il flusso cromatico percorre così insenature e arcipelaghi, dà forma alle possibili configurazioni di un paesaggio inesistente, di un mondo irreale visto dall’alto composto da una versione astraente in cui i pigmenti si concentrano in distese vibranti, in impronte fisiche e tattili di un tempo disperso in rivoli e cellule di polvere colorata. Il supporto lasciato scoperto con l’antica tecnica del “risparmio” consente quindi al pittore di sintetizzare la luce delle sue opere in nuclei di grande intensità, come accade anche nelle tele, dove Marciani decide di strutturare il dipinto con scansioni più decise, con risonanze pittoriche dilatate nello spazio come echi cromatici scaturiti da centri oscuri che si espandono nelle sonorità e nei riflessi delle ocre e dei rossi. L’artista si serve tra l’altro di tecniche sperimentali in cui il colore é in parte steso sulla tela e in parte quasi strappato via, usato come in un décollage pittorico, in una dualità che dà vita a un dialogo fatto di pause e di sospensioni tra la pittura e la sua assenza. Marciani, con un ineccepibile rigore progettuale, evoca così orbite astrali e intrecci di costellazioni, incroci di onde magnetiche e di traiettorie celesti, interseca i tracciati planetari e le orme invisibili di presenze enigmatiche, si cala nelle correnti di oceani irreali, nelle catene montuose e nei corsi dei fiumi di un mondo parallelo, ricomposto attraverso le coordinate segrete del suo universo interiore. (Lorenzo Canova).
Marco Marciani Nasce il 28 marzo 1967 a Magliano Sabina (RI). Lavora come attore e regista di teatro, cinema, tv. Ha insegnato per sette anni presso l'Accademia Beatrice Bracco le materie: approccio alla telecamera, sensoriale e acting sul palcoscenico. Nel 2013 - 2014 scrive e dirige gli spettacoli teatrali "Seguimi" e "I'm not religious".E' stato componente della giuria tecnica per le finali di Miss Italia 2015 e 2016 e componente della commissione per il titolo di Miss Cinema 2015, con Massimo Ferrero e Enrico Lucherini. Nel 2016 realizza una personale dal titolo “Luminarie” che espone alla galleria ecOstello Magliano Sabina (RI) e alla galleria Il Granello di Sabbia Civita, Castellana (VT). E’ nella stessa galleria, l’anno successivo, con la mostra “Contaminazioni”. Nel 2018 espone ancora all’ecOstello Magliano Sabina” la personale “I fiori della memoria e dello sguardo” curata da Lorenzo Canova. Nel 2018 partecipa a una collettiva a Palazzo Rolli Saluzzo, Genova, a cura di Loredana Trestin e alla galleria GARD di Roma alla mostra collettiva “Arte e colori dal mondo”. Nel 2019 tiene una mostra personale al Palazzo comunale di Spoleto e la mostra “I fiori della memoria e dello sguardo”alSalone delle Antiche Terme Comunali ad Ischia. Nel 2020 è al Complesso museale delle suore Orsoline di Calvi dell’Umbria con la mostra “L’essenza segreta del colore” a cura di Lorenzo Canova.
“La mia installazione, che si compone di due parti, - commenta Marco Marciani - è un omaggio allo spazio che mi ospita. Ho fatto numerose prove alla ricerca del materiale migliore, perché volevo esprimermi su grandi dimensioni, ma ottenere leggerezza. E così ho trovato il tulle.”.
“Leggerezza” che troviamo anche nella presentazione di Lorenzo Canova, curatore della mostra: “Nelle sue ultime opere Marco Marciani dimostra un’intensa evoluzione della sua ricerca, uno sviluppo in cui le memorie naturalistiche si sono trasformate in una riflessione su un nuovo spazio psichico, in una discesa verso i territori nascosti di un profondo che soltanto la pittura riesce a penetrare e a far emergere. Marciani ha scelto così la strada della leggerezza (...). ”.
Il pittore riprende dalla bella vetrata della chiesa sconsacrata il giallo oro, colore che, come nella tragedia shakespeariana e come nei drammatici episodi di femminicidio che tutti conosciamo, rappresenta gelosia e violenza. Ma il giallo esprime anche rinascita e voglia di vivere, temi più che mai attuali e cari a Marciani, in questo periodo di aperture e di ripresa.
Il processo di evoluzione inarrestabile della pittura di Marciani, lo porta a esplorare nuovi materiali su cui intervenire con tecniche sperimentali, sempre accurate e mai improvvisate. Stoffa, carta oleata, pellicola di nylon, l’intramontabile tela ed infine il tulle, accolgono il segno, il colore e la luce che le sue opere sanno generare e rimandare con estrema naturalezza.
In mostra 12 quadri: 9 rettangolari (100x70 cm) e 3 ovali (100x60cm).
Per l’installazione, Marciani ha utilizzato il tulle (20x3m.) proveniente dall’atelier di Tina Parrino, definendolo : ”Una rivelazione. Due cascate di tulle che cadono dall’alto e fanno come un tendaggio, ondeggiano, si muovono. Su questa trasparenza e leggerezza ho dipinto a mano, usando una tecnica innovativa per il colore spray e sono riuscito a definire il segno, pur lavorando su grandi dimensioni.”.
L’ESSENZA SEGRETA DEL COLORE
Lorenzo Canova
Nelle sue ultime opere Marco Marciani dimostra un’intensa evoluzione della sua ricerca, uno sviluppo in cui le memorie naturalistiche si sono trasformate in una riflessione su un nuovo spazio psichico, in una discesa verso i territori nascosti di un profondo che soltanto la pittura riesce a penetrare e a far riemergere. Marciani ha scelto così la strada della leggerezza, diradando la sostanza materica della sua pittura, lasciata scorrere attraverso un’indagine raffinata sui supporti e su un colore riportato alla sua quintessenza, trasmutato in una sorta di membrana lucente che l’artista dirige raccogliendo anche le suggestioni offerte dal caso.
Le carte di Marciani diventano dunque superfici lievi che condensano la natura segreta delle rocce e dei marmi, le stratificazioni secolari di palazzi e case che si disfanno in sedimenti di antichi intonaci, in un gioco di trasparenze dove il supporto diafano si pietrifica in una pellicola traslucida e pulsante. Il flusso cromatico percorre così insenature e arcipelaghi, dà forma alle possibili configurazioni di un paesaggio inesistente, di un mondo irreale visto dall’alto composto da una versione astraente in cui i pigmenti si concentrano in distese vibranti, in impronte fisiche e tattili di un tempo disperso in rivoli e cellule di polvere colorata. Il supporto lasciato scoperto con l’antica tecnica del “risparmio” consente quindi al pittore di sintetizzare la luce delle sue opere in nuclei di grande intensità, come accade anche nelle tele, dove Marciani decide di strutturare il dipinto con scansioni più decise, con risonanze pittoriche dilatate nello spazio come echi cromatici scaturiti da centri oscuri che si espandono nelle sonorità e nei riflessi delle ocre e dei rossi. L’artista si serve tra l’altro di tecniche sperimentali in cui il colore é in parte steso sulla tela e in parte quasi strappato via, usato come in un décollage pittorico, in una dualità che dà vita a un dialogo fatto di pause e di sospensioni tra la pittura e la sua assenza. Marciani, con un ineccepibile rigore progettuale, evoca così orbite astrali e intrecci di costellazioni, incroci di onde magnetiche e di traiettorie celesti, interseca i tracciati planetari e le orme invisibili di presenze enigmatiche, si cala nelle correnti di oceani irreali, nelle catene montuose e nei corsi dei fiumi di un mondo parallelo, ricomposto attraverso le coordinate segrete del suo universo interiore. (Lorenzo Canova).
Marco Marciani Nasce il 28 marzo 1967 a Magliano Sabina (RI). Lavora come attore e regista di teatro, cinema, tv. Ha insegnato per sette anni presso l'Accademia Beatrice Bracco le materie: approccio alla telecamera, sensoriale e acting sul palcoscenico. Nel 2013 - 2014 scrive e dirige gli spettacoli teatrali "Seguimi" e "I'm not religious".E' stato componente della giuria tecnica per le finali di Miss Italia 2015 e 2016 e componente della commissione per il titolo di Miss Cinema 2015, con Massimo Ferrero e Enrico Lucherini. Nel 2016 realizza una personale dal titolo “Luminarie” che espone alla galleria ecOstello Magliano Sabina (RI) e alla galleria Il Granello di Sabbia Civita, Castellana (VT). E’ nella stessa galleria, l’anno successivo, con la mostra “Contaminazioni”. Nel 2018 espone ancora all’ecOstello Magliano Sabina” la personale “I fiori della memoria e dello sguardo” curata da Lorenzo Canova. Nel 2018 partecipa a una collettiva a Palazzo Rolli Saluzzo, Genova, a cura di Loredana Trestin e alla galleria GARD di Roma alla mostra collettiva “Arte e colori dal mondo”. Nel 2019 tiene una mostra personale al Palazzo comunale di Spoleto e la mostra “I fiori della memoria e dello sguardo”alSalone delle Antiche Terme Comunali ad Ischia. Nel 2020 è al Complesso museale delle suore Orsoline di Calvi dell’Umbria con la mostra “L’essenza segreta del colore” a cura di Lorenzo Canova.
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