Lo show-shock dove nulla è come sembra

 

18/03/2009

In uno dei suoi momenti più bui da quando, nel 2001, venne lanciato come canale del terzo polo televisivo italiano, La7 ci riprova e corre alla (ri)conquista del pubblico della seconda serata, orfano di Piero Chiambretti, ormai uomo Mediaset, e delle sue Markette.

Si rimane però coerenti alla linea editoriale che da sempre ha contraddistinto il canale, cioè una televisione frizzante, movimentata, a tratti trasgressiva, sicuramente in controtendenza alle altre. Del resto, dopo Daniele Luttazzi, Chiambretti, Luciana Littizzetto, Daria Bignardi, incursioni di Lella Costa e Marco Travaglio, nonché trasmissioni e servizi giornalistici molto discussi (uno su tutti quello sui fatti del G8 di Genova condotto da Gad Lerner), La7 da sempre ha optato per una tv che faccia discutere. Persino nelle scelte legate al palinsesto sportivo, per esempio, diventando partner della Nazionale italiana di Rugby e trasmettendo in esclusiva dal 2003, con ascolti eccezionali, il campionato del Sei Nazioni, alla faccia del solito calcio.

Allora, in questo allegro quadretto, poteva forse mancare lei, ex-Iena con la coda di cavallo, che ama stuzzicare l’aperitivo con i gorilla e baciare Tarantino (ragazza coraggiosa!), ex-conduttrice di San Remo, ultrapiatta orgogliosa, all’assalto di John Travolta, ex-vj di MTV dalle interviste rocambolesche, insomma lei, Victoria Cabello?

Proprio no, La7 si guarda intorno e vuole lei: nell’album di famiglia, passando in rassegna il rito del “ce l’ho-mi manca”, Vicky è l’icona che ci voleva, infatti l’allegra brigata si allarga e adotta anche lei.

Dal 17 Marzo, ogni martedì, mercoledì e giovedì alle 23:30 circa c’è Victor Victoria - Niente è come sembra, un programma da lei e su di lei cucito, dove tutto sarà il contrario di tutto. Infatti, si affronterà l'attualità da un punto di vista del tutto nuovo, ribaltando gli schemi televisivi tradizionali e incrociando volti e interviste, domande e risposte, realtà e fiction, sondaggi e dibattiti, confessioni e provocazioni, filmati e collegamenti alla ricerca dell'inedito.

Qualcuno l’avrà notato, il titolo del programma non è solo gioco di parole che include il nome della conduttrice, ma un riferimento ad uno spassoso film del 1982 di Blake Edwards, Victor Victoria, la cui protagonista, il soprano disoccupato Victoria Grant (meravigliosa Julie Andrews) si finge uomo che recita e canta en travesti la parte di una donna, per non morire di fame. Otterrà un incredibile successo, ma la trama non finisce così...
Insomma, se in una celebre battuta  del film si dice che “la gente crede a quello che vede”, allora niente è come sembra, proprio come afferma il sottotitolo dello show-shock di Victoria Cabello.

Ci saranno due personaggi per ogni puntata e si avvarrà della collaborazione di un cast composto da attori, giornalisti, addetti ai lavori e opinionisti improbabili. Ai Manetti Brothers il compito di realizzare videoclip musicali che parodieranno le star dello spettacolo, italiane e straniere.

Per esempio, credete che il presidente della Rai non possa partecipare a uno spot per La7? Sbagliato, lo spot già c’è, Claudio Petruccioli ringrazia La7 di aver tolto di mezzo Victoria, assumendola.
Pensate che il direttore di un famoso giornale non possa frequentare una dark room? Vedrete.
Siete tra coloro che si aspettano che in un talk show i politici parlino di politica, gli imprenditori di economia, i musicisti di musica? Cambiate canale.

Ma chi sono gli autori-mattacchioni di Victor Victoria? Oltre a Vicky Cabello, Andrea Zalone, Luca Monarca, Luca Bottura, Beppe Tosco, Giuseppe Longinotti, Lorenzo Campagnari, Matteo Bianchi. Curatore di LA7, invece, è Luca Barbieri. È una coproduzione LA7/ITC. La regia è di Fabio Calvi.

Dal momento che poi Victoria Cabello, da sempre ama definire “il trattamento” il bizzarro modo di intervistare gli ospiti e sottoporli a scherzi e provocazioni di ogni tipo, vedendo l’effetto che fa, aleggia nell’aria il sospetto che a Victor Victoria, dove niente è come sembra, il trattamento dell’ospite sarà davvero speciale.

Poveri loro, quasi quasi è meglio l’aperitivo con il gorilla, ma noi ci divertiremo.


 

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