Il 14 aprile

Al cinema per un giorno sulle orme di Van Gogh

Photo: Jan Kees Steenman, courtesy of Van Gogh Museum
 

L.S.

13/04/2015

Il 125° anniversario della morte di Vincent Van Gogh viene celebrato con la proiezione del documentario “Van Gogh: un nuovo modo di vedere” che per un giorno - il 14 aprile - sarà distribuito in contemporanea mondiale in oltre 1000 sale cinematografiche d’Europa, Stati Uniti, Canada, Africa, Asia, Australia, Nuova Zelanda e America Latina.

Per l’Italia sarà Nexo Digital a scortare l’opera nelle sale nell’ambito del programma La Grande Arte sul Grande Schermo.

Il racconto, frutto di due intensi anni di produzione a stretto contatto con i curatori del Museo Van Gogh, saprà offrire agli spettatori di tutte le età una via di accesso privilegiata e inedita ai tesori del museo di Amsterdam recentemente rinnovato negli allestimenti.

Muovendosi tra le gallerie e i magazzini del polo espositivo più famoso d’Olanda, il pubblico ammirerà i capolavori del pittore sotto la guida di autorevoli esperti e, grazie alle interpretazioni dell’attore Jamie de Courcey, ripercorrerà i momenti più significativi della tormentata esistenza dell’artita attraverso la commovente corrispondenza con l’amato fratello Theo.

"Vincent van Gogh è diventato un artista all'età di 27 anni e ha prodotto opere solo per 10 anni prima di spegnersi nel 1890. Ciò di cui molte persone non si rendono conto è che per i primi cinque anni ha realizzato solo disegni e acquerelli - non quadri. Ha quindi prodotto oltre 450 opere negli ultimi cinque anni della sua vita,” riflette il regista David Bickerstaff: “È una cosa incredibile quando si pensa che molte di esse sono dei veri capolavori. Immaginate cosa avrebbe potuto realizzare se non si fosse suicidato? Questo film dimostra che Vincent non era un pazzo o un genio solitario: era un uomo di pensiero profondo, desideroso di comprendere l'essenza del fare arte. Attraverso le sue lettere si capisce che aveva fame di interagire con il mondo, in particolare con la natura e con le persone comuni, quelle della vita di tutti i giorni".