Convegno: Il mercato dell’arte a Roma nel XVIII secolo

Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini, Roma.
 

08/03/2012

Roma - Giovedì 15 e venerdì 16 marzo 2012 si terrà a Roma, nella Sala di Pietro da Cortona in Palazzo Barberini, un convegno internazionale di studi dedicato al mercato dell’arte a Roma nel XVIII secolo. Roma nel Settecento è la città dei papi, di aristocratici e prelati, dei loro maestosi palazzi e delle altrettanto spettacolari ville suburbane, di accademie, salotti e conversazioni erudite, degli scavi archeologici, delle collezioni e dei primi, grandi musei d’arte e d’antichità. Roma è meta del Grand Tour, ovvero il luogo dove intellettuali, pellegrini e viaggiatori convergono da ogni nazione del continente, attratti da una visione, da un mito che non sembra avere all’epoca tramonti o confini. Ma la stessa Roma è anche un gigantesco mercato dell’arte. Un centro in grado di elaborare istanze estetiche e conseguentemente nuovi codici per valutare i manufatti. Una piazza che, brulicante di operatori di ogni livello, importa, modifica, restaura, produce, traffica, baratta, vende o esporta ogni anno migliaia di opere fra antiche, moderne e contemporanee, da immagini dozzinali a capolavori di Leonardo, Bernini o Maratti. Una Roma che dunque sembra confrontabile per volume e qualità degli scambi ad altre capitali riconosciute del mercato d’arte settecentesco, come per esempio Londra e Parigi. Il convegno - il primo mai dedicato al tema specifico - utilizza come principale innesco la cosiddetta storia sociale dell’arte, quel particolare taglio metodologico volto cioè a mettere a nudo i rapporti tra l’arte e la società. La Roma del Settecento acquista perciò il valore di un vero caso di studio, dove le varie discipline coinvolte nel ‘fenomeno-mercato’ hanno una concreta occasione per trovare un piano comune, uno spazio di reciproca intesa. Si spiegano così alcuni elementi distintivi del convegno, come per esempio la lezione iniziale di Peter Burke, uno dei maestri della ‘storia materiale’ - dedicata appunto alle Social Histories of Art - il carattere interdisciplinare, la rimarchevole proiezione internazionale ed infine i larghi margini dedicati alla discussione ed al confronto. Tra i relatori Renata Ago, Valter Curzi, Maria Teresa Caracciolo, Rossella Vodret, Giovanna Capitelli, Christoph Frank. Curatore dell’evento è Paolo Coen dell’Università della Calabria.