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Arturo Galansino di Palazzo Strozzi racconta il Cavaliere in Rosa
Il direttore di Palazzo Strozzi sul ritratto di Gian Gerolamo Grumelli.
Arturo Galansino
03/04/20
Il capolavoro di Giovan Battista Moroni raccontato dal direttore di Palazzo Strozzi Arturo Galansino.
Galansino spiega il capolavoro del 1560 che raffigura Gian Gerolamo Grumelli ed è uno dei ritratti più conosciuti dell'artista. L'opera fa parte delle collezioni di Palazzo Moroni a Bergamo.
La tela presenta la figura di un giovane ritratto a figura intera all'aperto. L'abbigliamento colpisce l'attenzione dello spettatore, l'uomo indossa infatti una ricca veste ricamata, una cintura nera, i calzoni sono alla foggia castigliana, le calze sono sorrette da giarrettiere. L'abito è di uno sgargiante rosa corallo arricchito da filamenti argentei sul corpetto e sulle calze. Il cavaliere tiene nella mano sinistra sul fianco un cappello piumato, mentre ha nella mano destra l'elsa della spada che taglia diagonalmente la composizione. Sullo sfondo il busto di una antica statua è caduta a terra e sul muro si evidenzia un bassorilievo dove vi è una scritta in spagnolo Mas el çagnero que el primero - "meglio essere il secondo, che il primo".
Galansino spiega il capolavoro del 1560 che raffigura Gian Gerolamo Grumelli ed è uno dei ritratti più conosciuti dell'artista. L'opera fa parte delle collezioni di Palazzo Moroni a Bergamo.
La tela presenta la figura di un giovane ritratto a figura intera all'aperto. L'abbigliamento colpisce l'attenzione dello spettatore, l'uomo indossa infatti una ricca veste ricamata, una cintura nera, i calzoni sono alla foggia castigliana, le calze sono sorrette da giarrettiere. L'abito è di uno sgargiante rosa corallo arricchito da filamenti argentei sul corpetto e sulle calze. Il cavaliere tiene nella mano sinistra sul fianco un cappello piumato, mentre ha nella mano destra l'elsa della spada che taglia diagonalmente la composizione. Sullo sfondo il busto di una antica statua è caduta a terra e sul muro si evidenzia un bassorilievo dove vi è una scritta in spagnolo Mas el çagnero que el primero - "meglio essere il secondo, che il primo".
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