Mattia Preti. Della Fede e Umanità

Mattia Preti. Della Fede e Umanità
Dal 24 February 2013 al 7 July 2013
Taverna | Catanzaro
Luogo: Museo Civico
Indirizzo: Palazzo San Domenico
Orari: da martedì a domenica 9.30-12.30 / 16-19
Curatori: Giuseppe Valentino, Sandro Debono
Costo del biglietto: € 7
Telefono per informazioni: +39 0961 921058/ 924824
E-Mail info: museotaverna@libero.it
Sito ufficiale: http://www.museiditaverna.it
In occasione del ricorrere del quarto centenario dalla nascita del grande maestro calabrese Mattia Preti, il Museo Civico di Taverna ed Il Museo Nazionale di Belle Arti di Heritage Malta sono lieti di annunciare la mostra internazionale “Mattia Preti – Della Fede e Umanità”, a cura di Giuseppe Valentino, Direttore del Museo Civico di Taverna, e Sandro Debono, Senior Curator del Museo Nazionale di Belle Arti, Malta.
Ideata per rendere omaggio all’artista nei suoi due principali luoghi di appartenenza geografica: Taverna, città natale di Preti nel cuore della Sila Piccola, e Malta, isola in cui il maestro lavorò attivamente per quasi quarant’anni e dove morì nel 1699, la mostra include oltre cinquanta opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri come la Galleria degli Uffizi, il Museo Nacional del Prado ed il Musée du Louvre.
L’esposizione ripercorre l’itinerario artistico pretiano non in un’ottica cronologica, bensì alla luce dei temi della fede e umanità per mettere in evidenza le tante diverse e complesse sfaccettature della figura di Mattia Preti, inclusi alcuni aspetti inediti: non soltanto l’artista, che esordì precocemente come aiuto di bottega del fratello Gregorio a Roma, ma anche il Cavaliere dell’Ordine di San Giovanni a Malta, il pittore dell’Ordine, ed, infine, un uomo di grande fervore religioso.
L’esposizione ricostruisce i contesti storici e culturali in cui Mattia Preti si trovò ad operare e, oltre a presentare un confronto inedito con il maestro del Rinascimento Nordico Albrecht Dürer, offre interessanti spunti di paragone con alcuni grandi maestri dai quali il Cavalier Calabrese venne influenzato, Battistello Caracciolo e Guercino, insieme alla possibilità, prima d’ora mai concessa al pubblico, di entrare direttamente all’interno del processo creativo e compositivo pretiano. Insieme ad alcuni disegni e bozzetti preparatori dell’artista verranno infatti presentati per la prima volta ai visitatori gli esiti di importanti indagini diagnostiche condotte dal Laboratorio di Restauro, Conservazione e Ricerca del Museo Civico di Taverna, da Heritage Malta e dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze su alcune tele di Preti, studi che hanno messo in luce l’esistenza di evidenti pentimenti da parte dell’artista.
In una speciale sezione didattica della mostra, mediante la suggestiva ricostruzione di un cantiere di lavoro, gigantografie e materiali d’uso, saranno approfondite le principali tecniche messe magistralmente in opera da Mattia Preti durante tutto l’arco della sua eccezionale parabola vitale e creativa; fra tutte la particolare esecuzione pittorica ad olio su pietra maltese ed un grande affresco della Chiesa di S. Andrea della Valle in Roma.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo redatto in versione sia Italiana che Inglese edito da Abramo Editore, un Atlante Pretiano, ed il libro Mattia Preti – Oltre L’Autoritratto, a cura di Sandro Debono e Giuseppe Valentino, dedicato all’approfondimento del tema dell’autoritratto nell’opera di Preti, elemento fondamentale per meglio comprendere la complessa figura del Cavaliere Calabrese.
Ideata per rendere omaggio all’artista nei suoi due principali luoghi di appartenenza geografica: Taverna, città natale di Preti nel cuore della Sila Piccola, e Malta, isola in cui il maestro lavorò attivamente per quasi quarant’anni e dove morì nel 1699, la mostra include oltre cinquanta opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri come la Galleria degli Uffizi, il Museo Nacional del Prado ed il Musée du Louvre.
L’esposizione ripercorre l’itinerario artistico pretiano non in un’ottica cronologica, bensì alla luce dei temi della fede e umanità per mettere in evidenza le tante diverse e complesse sfaccettature della figura di Mattia Preti, inclusi alcuni aspetti inediti: non soltanto l’artista, che esordì precocemente come aiuto di bottega del fratello Gregorio a Roma, ma anche il Cavaliere dell’Ordine di San Giovanni a Malta, il pittore dell’Ordine, ed, infine, un uomo di grande fervore religioso.
L’esposizione ricostruisce i contesti storici e culturali in cui Mattia Preti si trovò ad operare e, oltre a presentare un confronto inedito con il maestro del Rinascimento Nordico Albrecht Dürer, offre interessanti spunti di paragone con alcuni grandi maestri dai quali il Cavalier Calabrese venne influenzato, Battistello Caracciolo e Guercino, insieme alla possibilità, prima d’ora mai concessa al pubblico, di entrare direttamente all’interno del processo creativo e compositivo pretiano. Insieme ad alcuni disegni e bozzetti preparatori dell’artista verranno infatti presentati per la prima volta ai visitatori gli esiti di importanti indagini diagnostiche condotte dal Laboratorio di Restauro, Conservazione e Ricerca del Museo Civico di Taverna, da Heritage Malta e dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze su alcune tele di Preti, studi che hanno messo in luce l’esistenza di evidenti pentimenti da parte dell’artista.
In una speciale sezione didattica della mostra, mediante la suggestiva ricostruzione di un cantiere di lavoro, gigantografie e materiali d’uso, saranno approfondite le principali tecniche messe magistralmente in opera da Mattia Preti durante tutto l’arco della sua eccezionale parabola vitale e creativa; fra tutte la particolare esecuzione pittorica ad olio su pietra maltese ed un grande affresco della Chiesa di S. Andrea della Valle in Roma.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo redatto in versione sia Italiana che Inglese edito da Abramo Editore, un Atlante Pretiano, ed il libro Mattia Preti – Oltre L’Autoritratto, a cura di Sandro Debono e Giuseppe Valentino, dedicato all’approfondimento del tema dell’autoritratto nell’opera di Preti, elemento fondamentale per meglio comprendere la complessa figura del Cavaliere Calabrese.
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