Fu uno degli architetti più geniali del Barocco napoletano, ricordato soprattutto per l’invenzione dei grandiosi scaloni aperti, tipici di molti palazzi storici di Napoli, frutto della sua originalissima rivisitazione di modelli quattrocenteschi. Rampollo di una nobile famiglia napoletana, si formò presso la bottega di Francesco Solimena. Tra i suoi progetti più noti c’è la ricostruzione della chiesa di Santa Maria Succurre Miseris (1719), il palazzo di via Vergini, poi detto "dello Spagnolo", commissionatogli dal marchese Moscato di Poppano (1724-26), il celebre palazzo di famiglia nel rione Sanità (1728), per il quale i lavori si protrassero per quindici anni. Negli anni Quaranta del Settecento costruì per il re Carlo III il palazzo della Manifattura delle Porcellane all’interno del Parco Capodimonte, l’antica riserva di caccia del re Ferdinando II che il Borbone aveva trasformato in “giardino all’inglese” nel 1734. Lavorò febbrilmente fino alla morte, avvenuta il 1 aprile del 1748, e le sue fabbriche rimaste incompiute furono terminate dall’architetto napoletano Giuseppe Astarita.
Biografia
COMMENTI:
Michelangelo Merisi