Si forma sotto la guida di G.B. Poggi e attraverso lo studio delle opere dei fiamminghi presenti nelle collezioni genovesi, Rubens e J. Roos in particolare. Soprattutto quest’ultimo lo colpisce per la scelta di porre in primo piano soggetti come animali e nature morte, relegando sullo sfondo le scene storiche, che diventano un puro pretesto, e ne fa la sua sigla stilistica. Nel 1632-34 è a Roma, dove frequenta l’Accademia di San Luca e entra in contatto con Bernini e Poussin che lo coinvolgono nel neo-venetismo, scaturito dalla presenza dei Baccanali di Tiziano a Roma. La sua tavolozza si tinge di colori più smaglianti, i suoi dipinti si arricchiscono di una nuova dimensione spaziale. Inizia anche una fervida attività di disegnatore e incisore. Negli anni ’30 e ’40 è continuamente in viaggio tra Roma, Napoli e Genova, dove nel 1645 firma la Pala della Chiesa di San Luca. Negli anni ’50 è alla corte dei Gonzaga a Mantova, dove diviene pittore di corte. L’importanza della sua opera va ben oltre i confini della Liguria: apprezzato dai collezionisti di ogni tempo, figura in tutte le maggiori collezioni seicentesche anche internazionali.
Biografia
COMMENTI:
Michelangelo Merisi