Allievo di Giovanni Mormanno, ne sposò la figlia Diana Donadio nel 1525, e per questo gli fu dato l’appellativo di “Mormanno”. Lavorò a Napoli nel periodo tra la fine del regno aragonese e l’inizio della dominazione spagnola. Data la sua formazione presso la bottega di Giovanni Mormanno, si occupò principalmente di costruzione di organi, unendosi in società con Andrea Scoppa a partire dal 1545. In questi anni costruì alcuni organi dotati di sportelli dipinti a chiusura del vano contenente le canne, come nell’esemplare venduto al monastero di San Francesco della Cava, decorato con le figure di San Francesco e Sant’Antonio e con una scena della Annunciazione. In qualità di architetto si occupò del palazzo dell’umanista Antonio Beccadelli detto il Panormita (prima metà XVI secolo) e delle chiese di Santa Maria Donnarómita (1540-50) e dei Santi Severino e Sossio (1537).
Biografia
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Michelangelo Merisi