Elliott Erwitt. Icons

© Elliott Erwitt | Elliott Erwitt, USA, Las Vegas, Nevada, 1954

 

Dal 30 Giugno 2022 al 16 Settembre 2022

Senigallia | Ancona

Luogo: Palazzetto Baviera

Indirizzo: Via Ottorino Manni 1

Orari: da martedì a domenica, festivi e prefestivi: 17.00 – 23.00. Lunedì chiuso. Durante il Summer Jamboree 2022 dal 30 luglio al 7 agosto la mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 17.00 all’1.00

Curatori: Biba Giacchetti

Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 6 / € 4 / € 3. Gratuito per tutti i cittadini appartenenti all'Unione Europea, di età inferiore a 18 anni e per gli iscritti alla Libera Università per Adulti di Senigallia e nei casi previsti dal D.M. 11 dicembre 1997, n. 507 e ss.mm.ii.

Telefono per informazioni: +39 348 4240305

E-Mail info: newsletter@summerjamboree.com

Sito ufficiale: http://www.summerjamboree.com/exhibition/


Il Summer Jamboree, il Festival Internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50 più grande d’Europa, che da anni anima la città di Senigallia, torna quest’anno per la sua XXII edizione finalmente al completo, con tutti gli ingredienti per ricreare quella magia festivaliera che lo ha sempre caratterizzato. Ci saranno i grandi concerti ad ingresso gratuito con la partecipazione di artisti nazionali e internazionali in esclusiva, irresistibili record hop, i tanto acclamati dopo festival alla Rotonda a mare e finalmente il ritorno dei balli Swing e il Rock’n’Roll in grandi spazi allestiti per l’occasione.
 
Dal 30 giugno un grande evento espositivo anticipa e accompagna la manifestazione: lagrande mostra fotografica “ICONS” di Elliott Erwitt, a cura di Biba Giacchetti, ospitata nelle sale di Palazzetto Baviera. Organizzata da Summer Jamboree in collaborazione con SudEst57, rientra nel palinsesto di Senigallia Città della Fotografia.
 
La mostra presenta oltre settanta scatti di uno dei più grandi maestri della fotografia mondiale di tutti i tempi, Elliott Erwitt, selezionati dalla curatrice Biba Giacchetti insieme allo stesso Erwitt stesso, che nel luglio di quest’anno compirà 94 anni. Le opere esposte racchiudono l’intero percorso della sua lunga vita professionale attraverso le sue più celebri fotografie, quelle che lui stesso ama di più. I famosi ritratti di Che Guevara, di Kerouac, di Marlene Dietrich e delle grandi star del cinema, una su tutte Marilyn Monroe. E ancora, fotografie che hanno fatto la storia, come il diverbio tra Nixon e Krusciev, il funerale di Kennedy, il grande match tra Frazier e Alì. Non mancano le icone più amate dal pubblico per la loro forza romantica, come il California Kiss, la fotografia simbolo dell’amore senza tempo: l’immagine riflessa nello specchietto retrovisore di una coppia che si bacia dentro un’automobile. Una foto che sembra costruita a tavolino, ma è in realtà spontanea, come racconta Erwitt nella sua biografia “La fortuna”, spiegando come il caso ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione dei suoi scatti più famosi. Si aggiungono poi le fotografie più intime e private, come quella della sua primogenita appena nata, osservata sul letto dalla mamma, oltre a una collezione di autoritratti che racconta come Erwitt ami prendersi gioco anche di se stesso.
 
Un insieme di immagini che rappresenta uno splendido spaccato della storia e del costume del Novecento, narrato attraverso l’inconfondibile sguardo ironico del fotografo, il suo tocco magico, la sua grande capacità compositiva e il costante omaggio all’assurdo e a ciò che può apparire ambiguo. Sempre in bianco e nero, esse raccontano la vita, le miserie e le passioni che la scandiscono, con l’obiettivo fissato quasi esclusivamente su persone e animali, colti in atteggiamenti apparentemente insignificanti, a volte anche comici. Ciò che ne emerge sono le emozioni proprie degli esseri umani, viste e rappresentate in modo semplice e sincero.
 
“ICONS è il concentrato di tutta la genialità di Elliott Erwitt, il meglio della sua lunga carriera e rappresenta un percorso sintetico e completo del suo sguardo sul mondo, in un compendio unico di umanità, leggerezza e profondità.

Elliott Erwitt
Nato a Parigi nel 1928, dopo il trasferimentonegli Stati Unitiinizia il suo percorso lavorando durante glistudi in un laboratorio di fotografia che sviluppa stampe “firmate” per i fan delle star di Hollywood.La grande opportunità gli viene offerta dall’incontro con personalità come Edward Steichen, Robert Capae Roy Stryker, che amano le sue fotografie al punto da diventare i suoi mentori. Nel 1949 torna in Europa, viaggiando e immortalando realtà e volti in Italia e Francia. Questi anni segnano l’inizio della sua carriera di fotografo professionista. Chiamato dall’esercito americano nel 1951, continua a lavorare per varie pubblicazioni e, contemporaneamente, anche per l’esercito stesso.Nel 1953Elliott Erwitt viene invitato da Robert Capa, socio fondatore, a unirsi aMagnum Photosin qualità di membro fino a diventarne presidente nel 1968 per tre mandati. Oggi Erwitt è riconosciuto come uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi. I libri di Erwitt, i saggi giornalistici, le illustrazioni e le sue campagne pubblicitarie sono apparse su pubblicazioni di tutto il mondo per oltre quarant’anni.Pur continuando il suo lavoro di fotografo, Elliott Erwitt negli anni Settanta comincia a girare film. Tra i suoi documentari, si ricordano Beauty Knows No Pain (1971), Red White and Blue Grass (1973), il premiato dall’American Film Institute The Glass Maker of Herat (1997). Negli anni Ottanta Elliott Erwitt produce diciassette commedie satiriche per la televisione per la Home Box Office.Dagli anni Novanta fino ad oggi continuaa svolgere un’intensa vita professionale che tocca gli aspetti più disparati della fotografia. Ad oggi, i libri di fotografia pubblicati da Erwitt sono più di 45, tra cui The Private Experience (1974), Son of Bitch (1974), Museum Watching (1998), PersonalBest (2006), Elliott Erwitt’s Kolor (2013), Found, not Lost (2021).Tra le sedi espositive più prestigiose dove Erwitt ha presentato i suoi lavori si segnala: Museum of Modern Art e International Centre of Photography a New York, Scavi Scaligeri a Verona,The Chicago Art Institute, The Smithsonian Institution a Washington, The Museum of Modern Art a Parigi (Palais de Tokyo), The Maison Européenne de la Photographie di Parigi, Museo Reina Sofia Museum di Madrid, The Barbican a Londra, The Royal Photographic Society a Bath, The Museum of Art of New South Wales a Sydney, Spazio Oberdan e MUDEC a Milano, International Center of Photography a New York, Casa dei Tre Oci a Venezia, Reggia di Venaria Reale a Venaria, Palazzo Ducale a Genova, altre diverse sedi asiatiche e molte altre.

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