Corrispondenze. Natura e percorso di vita al femminile nelle foto di Lucrezia Senserini
Dal 05 Aprile 2014 al 04 Maggio 2014
Arezzo
Luogo: Mostra permanente della Fauna Selvatica della Provincia di Arezzo
Indirizzo: via dell’Orto 7
Orari: ogni primo sabato e domenica del mese 9.3 -13 / 15.30-19
Curatori: Marco Botti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0575 392269 / 239 / 423
E-Mail info: ufficistampa.egv@gmail.com
Sito ufficiale: http://museofaunaselvatica.oneminutesite.it
La Mostra permanente della Fauna Selvatica della Provincia di Arezzo, con entrata da via dell’Orto 7, ad Arezzo, ospita dal 5 aprile al 4 maggio 2014 la mostra fotografica Corrispondenze di Lucrezia Senserini, a cura di Marco Botti.
La personale sarà inaugurata sabato 5 aprile, alle ore 11,30. A seguire un brindisi con i vini dell’Azienda Agricola “Ornina” di Castel Focognano (Ar).
Una novità assoluta la presenza di una fotografa alla Museo della Fauna, sia per le tematiche affrontate, molto diverse da quelle puramente naturalistiche presentate fino a oggi, sia per il suo essere donna, poiché la casualità ha voluto che a precederla siano stati solo uomini.
È la figura femminile il filo conduttore della personale, un veicolo d'espressione quasi istintivo.
Attraverso le immagini Lucrezia Senserini trasmette il suo mondo e il suo intimo sentire e lo restituisce nei particolari di una natura antropizzata e vibrante.
L'esposizione si dipana come una matassa di filo, il filo rosso che lega le immagini in un percorso di vita al femminile fatto di maternità, passione, gioventù e maturità. Elementi naturali si fondono a elementi umani e le immagini che ne scaturiscono attirano l’attenzione in maniera quasi magnetica e catartica.
Lucrezia Senserini nasce ad Arezzo nel 1988 e nella città natale prosegue gli studi fino alla laurea in Musica e Spettacolo. Dopo un approccio iniziale da autodidatta al mondo della fotografia, si iscrive alla Scuola Internazionale di Fotografia APAB di Firenze.
Partecipa a concorsi nazionali di fotografia dove richiama su di sé l'attenzione dei media e parallelamente continua a lavorare a progetti personali e mostre collettive.
«Penso che la fotografia sia fatta di luce ed emozioni – afferma. – Prediligo ritrarre le persone, in particolare i soggetti femminili, ma anche la vita nel suo scorrere, gli oggetti e i luoghi della quotidianità. Traggo ispirazione sia dalla vita reale, sia dai miei sogni.
Le immagini scaturiscono da ciò che sento, vedo e si muove intorno a me. L’arte fotografica mi aiuta a entrare in relazione con gli altri, a capire me stessa, a tirare fuori sentimenti e sensazioni che spero possano raggiungere anche l’osservatore».
La scelta di dare la possibilità di esprimersi a un talento emergente della fotografia aretina è stata anche pensata dall'Amministrazione provinciale come apertura a una prospettiva nuova, che non consideri soltanto il fattore natura, ma che unisca a esso l'elemento antropico, che nel lavoro di Lucrezia Senserini sembra fondersi.
«Sono molto contento di poter accogliere questa esposizione – fa sapere il Presidente della Provincia, Roberto Vasai – poiché rappresenta l'umanizzazione della natura e l'elemento umano ne diventa parte integrante e continuo riferimento, inserendosi pertanto perfettamente nel contesto del Museo della Fauna che la ospita.
Nonostante l'incertezza dei tempi è per me motivo d'orgoglio promuovere la creatività di talenti fotografici del nostro territorio attraverso le mostre che, da più di un anno, abbiamo allestito qui – conclude Vasai. – Spero fortemente che quella di Lucrezia non sia l'ultima, ma che a essa seguano altri progetti che ci permettano, ancora una volta, di rafforzare il rapporto con il territorio e con la cittadinanza».
La personale sarà inaugurata sabato 5 aprile, alle ore 11,30. A seguire un brindisi con i vini dell’Azienda Agricola “Ornina” di Castel Focognano (Ar).
Una novità assoluta la presenza di una fotografa alla Museo della Fauna, sia per le tematiche affrontate, molto diverse da quelle puramente naturalistiche presentate fino a oggi, sia per il suo essere donna, poiché la casualità ha voluto che a precederla siano stati solo uomini.
È la figura femminile il filo conduttore della personale, un veicolo d'espressione quasi istintivo.
Attraverso le immagini Lucrezia Senserini trasmette il suo mondo e il suo intimo sentire e lo restituisce nei particolari di una natura antropizzata e vibrante.
L'esposizione si dipana come una matassa di filo, il filo rosso che lega le immagini in un percorso di vita al femminile fatto di maternità, passione, gioventù e maturità. Elementi naturali si fondono a elementi umani e le immagini che ne scaturiscono attirano l’attenzione in maniera quasi magnetica e catartica.
Lucrezia Senserini nasce ad Arezzo nel 1988 e nella città natale prosegue gli studi fino alla laurea in Musica e Spettacolo. Dopo un approccio iniziale da autodidatta al mondo della fotografia, si iscrive alla Scuola Internazionale di Fotografia APAB di Firenze.
Partecipa a concorsi nazionali di fotografia dove richiama su di sé l'attenzione dei media e parallelamente continua a lavorare a progetti personali e mostre collettive.
«Penso che la fotografia sia fatta di luce ed emozioni – afferma. – Prediligo ritrarre le persone, in particolare i soggetti femminili, ma anche la vita nel suo scorrere, gli oggetti e i luoghi della quotidianità. Traggo ispirazione sia dalla vita reale, sia dai miei sogni.
Le immagini scaturiscono da ciò che sento, vedo e si muove intorno a me. L’arte fotografica mi aiuta a entrare in relazione con gli altri, a capire me stessa, a tirare fuori sentimenti e sensazioni che spero possano raggiungere anche l’osservatore».
La scelta di dare la possibilità di esprimersi a un talento emergente della fotografia aretina è stata anche pensata dall'Amministrazione provinciale come apertura a una prospettiva nuova, che non consideri soltanto il fattore natura, ma che unisca a esso l'elemento antropico, che nel lavoro di Lucrezia Senserini sembra fondersi.
«Sono molto contento di poter accogliere questa esposizione – fa sapere il Presidente della Provincia, Roberto Vasai – poiché rappresenta l'umanizzazione della natura e l'elemento umano ne diventa parte integrante e continuo riferimento, inserendosi pertanto perfettamente nel contesto del Museo della Fauna che la ospita.
Nonostante l'incertezza dei tempi è per me motivo d'orgoglio promuovere la creatività di talenti fotografici del nostro territorio attraverso le mostre che, da più di un anno, abbiamo allestito qui – conclude Vasai. – Spero fortemente che quella di Lucrezia non sia l'ultima, ma che a essa seguano altri progetti che ci permettano, ancora una volta, di rafforzare il rapporto con il territorio e con la cittadinanza».
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