Il diritto al silenzio

Il diritto al silenzio - Elio Mariucci, Ilaria Margutti, Matteo Lucca

 

Dal 10 Ottobre 2020 al 20 Febbraio 2021

Sansepolcro | Arezzo

Luogo: Casermarcheologica

Indirizzo: via Niccolo' Aggiunti 55

Enti promotori:

  • Regione Toscana



Si intitola IL DIRITTO AL SILENZIO la mostra che inaugurerà sabato 10 ottobre a Casermarcheologica, centro dedicato alle arti contemporanee nel cuore del centro storico di Sansepolcro. La mostra che mette al centro il silenzio come diritto universale, raccoglie le testimonianze artistiche frutto delle residenze di Elio Mariucci, Ilaria Margutti e Matteo Lucca e della loro costruzione di una relazione con il pubblico attraverso gli incontri/laboratori.
 
Dopo le opere utopiche in cartone di Olivier Grossetête, che hanno offerto una riflessione sull’aspetto costruttivo dell’arte, è il silenzio a diventare protagonista degli spazi espositivi dell’ex Caserma dei Carabinieri. “Il silenzio presuppone una vita interiore. Quando l’attività è acquietata, quando gli stimoli si sono interrotti o attutiti, e allentate le pressioni che le relazioni comportano, l’immaginazione germoglia naturalmente - in libertà. […] Senza un’immaginazione esercitata, nella pubblica arena c’è una stupidità anestetizzata, un tipo di risposta al mondo sensibile di chi ha i sensi indeboliti. Diventiamo insensibili nei confronti gli uni degli altri e nei confronti della nostra stessa sensibilità. Abbiamo perso la sensibilità di farci persuadere per via estetica.” Così scrive James Hillman in “La politica della bellezza”, in cui propone una riflessione sull’importanza di difendere il diritto inalienabile di stare in silenzio e riappropriarsi così della propria individualità creativa.

Da qui prende spunto la mostra di CasermArcheologica, che nasce dall’esigenza di tornare ad ascoltare il suono del silenzio che abita le sue sale, di attraversarle e trasformarle, seguendo l’eco del tempo che le vive, e conclude il percorso relazionale tra i tre artisti ospitati e il pubblico coinvolto, nei tre incontri/laboratori che si sono tenuti tra agosto e ottobre.
Il silenzio si fa quindi atto politico: “Prima del diritto alla libertà di parola, alla libertà di stampa, alla libertà di culto, a libere elezioni, viene il diritto di stare in silenzio, perché questo diritto presuppone la persona libera interiormente, che parla, che stampa, che adora e che vota.” Il silenzio presuppone l’ascolto e l’interiorizzazione del mondo circostante per far fiorire l’identità che custodiamo. Per Hillman l’arte è al centro dell’atto politico, come laboratorio sperimentale nel quale, attraverso il silenzio, si impara l’ascolto e lo sguardo, per lo sviluppo e l'espressione di una personalità inalienabile e libera.
 
La mostra sarà dunque il risultato di ciò che artisti e pubblico, avranno realizzato assieme: un’opera collettiva di arte relazionale. Gli artisti, attraverso le proprie tecniche e le diverse poetiche, hanno guidato i partecipati lungo il percorso di realizzazione di piccole opere manuali, permettendogli non solo di immergersi nei loro mondi, ma appunto, di concentrarsi su quel silenzio compiuto come un atto politico, di presenza a se stessi, di fioritura individuale, come intende Hillman.
Sarà quindi possibile ammirare le famose “sardine” di Elio Mariucci, gli “alberi/radici” di Ilaria Margutti e le sculture di pane di Matteo Luca, attraversando, in silenzio, le stanze di CasermArcheologica, con l'invito, per chi vuole, a lasciare il telefono per il tempo della visita e godere appieno delle opere con uno sguardo che indaga il proprio interno alla ricerca dell’immaginazione individuale.
 
Negli stessi giorni CasermArcheologica ospiterà le due residenze artistiche della fotografa Silvia Noferi e della scrittrice Eleonora Marangoni, semifinalista al Premio Strega 2019, parte del progetto Quasar in collaborazione con cheFare, un ciclo di residenze artistiche a CasermArcheologica in cui le due artiste osservano e raccontano con il loro sguardo la quotidianità del nuovo centro culturale.
 

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