Aligi Sassu illustra i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni
Dal 01 Dicembre 2019 al 12 Febbraio 2020
San Benedetto del Tronto | Ascoli Piceno
Luogo: Palazzina Azzurra
Indirizzo: viale Buozzi 14
Curatori: Rosalba Rossi
Enti promotori:
- Fondazione Banco di Napoli
- Patrocinata dalla Città di San Benedetto del Tronto e dalla Fondazione Casa del Manzoni di Milano
Prolungata: fino al 12 febbraio 2020
In data 1 Dicembre 2019 alle 17, presso la Palazzina Azzurra del Comune di San Benedetto del Tronto, sarà inaugurata la mostra ALIGI SASSU ILLUSTRA I PROMESSI SPOSI Di ALESSANDRO MANZONI.
La mostra, ideata e curata da Rosalba Rossi, è promossa dalla Fondazione Banco di Napoli, patrocinata dalla Città di San Benedetto del Tronto e dalla Fondazione Casa del Manzoni di Milano, con la partecipazione del Circolo Culturale Endeca. La mostra ha per oggetto l’esposizione dei 58 acquerelli originali, realizzati da Aligi Sassu, su incarico dell’editore Giampiero Giani, per illustrare I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
Gli acquerelli (formato cm 40,50 * 29,50) sono stati realizzati nell’inverno del 1942-43 a Zorzino sul Lago d’Iseo, dove l’artista si era ritirato, essendo sorvegliato speciale, dopo l’uscita dal carcere nel quale era finito per attività antifascista.
Questo periodo di ritiro è caratterizzato da un intenso lavoro creativo in cui, oltre ai 58 acquerelli oggetto dell’esposizione, vedono la luce opere che saranno considerate tra i maggiori capolavori dell’artista, come la grande “Deposizione”, opera attualmente in Vaticano, e “I martiri di Piazzale Loreto”, un dipinto che completato, appunto, nel 1944, sarà poi esposto alla Biennale di Venezia nel 1952 e, su indicazione di Argan, sarà acquistato dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma (esposto poi fino allo scorso 28 Giugno 2019 presso la Fondazione Prada di Milano).
La raccolta dei 58 acquerelli de I Promessi Sposi è stata sempre considerata dallo stesso Sassu l’opera sua più significativa nel campo dell’illustrazione, preceduta da una produzione di circa 125 disegni e schizzi preparatori.
Il committente editore Giani, tuttavia, nel 1944, non la pubblica ed Aligi Sassu è così costretto a venderla a Renato Perugia, amico e gioielliere di Milano, il quale in seguito la cederà, ad insaputa dello stesso artista, ad altro collezionista. Nel 1977, considerati oramai dispersi, gli acquerelli vengono ritrovati intatti (tutti ad eccezione di uno solo, che si saprà, poi, finito nella casa di Savona della scrittrice Annaviva Acquaviva) nella collezione di Gino Cerastico, industriale farmaceutico milanese. Per una delle strane coincidenze che la storia spesso propone, nell’anno 1977 cade proprio il 150° anniversario de I Promessi Sposi. Nel 1982, alla morte di Gino Cerastico, lo stesso Aligi Sassu tenta di riacquistarla ma Luisa Cerastico Zecca conclude la vendita degli acquerelli ad Alfredo Paglione nella sua celebre Galleria 32 di via Brera a Milano. Aligi Sassu, nella sua autobiografia, scrive che questo è stato "un duro colpò, poiché tenevo moltissimo a quell’opera”. Il gallerista Alfredo Paglione si adopera quindi sin da subito per riuscire a pubblicare l’opera. La pubblicazione avviene in pochi mesi, a cura di Michele Calabrese della Casa Editrice Art Market di Monterotondo (Roma). Viene realizzata un’edizione monumentale di grande formato, numerata per singolo pezzo e corredata dalla prefazione di Giancarlo Vigorelli, presidente della Casa del Manzoni a Milano, dove la pubblicazione viene presentata alle Autorità (tra cui anche il cardinal Colombo), in data 5 Maggio 1983, insieme agli acquerelli originali. Dopo questa prima manifestazione milanese, gli acquerelli sono stati oggetto di ulteriori esposizioni, in Italia e all’estero. Nel 2002, i coniugi Alfredo Paglione e Teresita Olivares volendo destinare l’intera raccolta degli acquerelli alla Città di Chieti, la donano alla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti. Per l’occasione, viene proposta la ripubblicazione in una lussuosa edizione (completa del testo de I Promessi Sposi) dell’intera opera che dallo stesso anno 2003 ha trovato dimora definitiva nella Citta di Chieti, al Museo Palazzo De’ Mayo. Quest‘ultimo, dallo scorso 22 Maggio 2019, a seguito della fusione per incorporazione della Fondazione Chieti, è la sede in Abruzzo della Fondazione Banco Di Napoli. La mostra, inaugurata il 01 Dicembre 2019 alla Palazzina Azzurra della Città di San Benedetto del Tronto, è quindi una delle prime esposizioni dell’intera opera dei 58 acquerelli originali, fuori dalla sua sede permanente.
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