Dino Clavica. Left hand
Dal 07 Ottobre 2021 al 23 Ottobre 2021
Bari
Luogo: Spazio Murat
Indirizzo: Piazza del Ferrarese
Orari: dal martedì alla domenica (chiusura lunedì) dalle 10:00 alle 20:00; sabato 23 ottobre la mostra chiuderà alle 13:00
Costo del biglietto: ingresso gratuito con Green Pass
“Era la parte meno forte, inutile,
invisibile del mio corpo.
Fino a quel giorno.
Quando il buio mi costrinse
a liberare lo sguardo e a vedere.
Esperienze che avevo dimenticato
o, forse, mai conosciuto.
La mano sinistra me le aveva custodite
per tutto il tempo.
Per poi restituirle, schiudendo finalmente le dita.
Accostamenti inconsueti e sorprendenti sproporzioni
svelano, nella dimensione irreale, la verità”.
Dino Clavica
Con queste parole, Dino Clavica, descriveva l’idea che ha ispirato la serie di opere intitolata da lui stesso “Left hand”. La mano sinistra, quella considerata meno utile, più nascosta, diventava il centro di un mondo inesplorato e visionario, sempre pregno di significati, i più svariati.
Trenta opere di questa serie, l’ultima alla quale Clavica ha potuto dedicarsi, confluiscono ora nella omonima mostra, allestita nello Spazio Murat a Bari, dal 7 al 23 ottobre 2021, prodotta dall’associazione Veluvre – Visioni Culturali, della quale l’artista è stato presidente fino alla sua scomparsa.
Artista di talento, “artista per alibi”- come lui stesso amava definirsi -, costantemente impegnato nell’animazione culturale a più livelli, Clavica, è scomparso improvvisamente il 5 dicembre 2019, a soli 43 anni.
La mostra, con opere selezionate da Mario Brambilla, fotografo e art director, è realizzata da Veluvre in collaborazione con Libreria Laterza e Mosae Milano open studio – architecture engineering (che cura l’allestimento), con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e con il supporto di buonsante+torro – design della comunicazione visiva, Polis Avvocati, Cooperativa di Lavoro – Solidarietà e Lavoro Soc. Coop., Maxela Ristornate Vineria, Casina Trovanza, AnastasiaPeragine grafica&comunicazione, Costruzioni Meccaniche Torneria, ANDI, e numerosi imprese, professionisti e amici, che stanno supportando un vero e proprio progetto collettivo.
Accanto alle trenta opere, che furono realizzate da Clavica con la tecnica del “finger painting” e stampate ora su pannelli forex delle dimensioni di 50X67 cm, in un dialogo perfetto con lo spazio che le ospita, vi è anche una sezione dedicata ai video dell’artista.
L’esposizione è parte di un progetto più ampio che comprende la produzione di un catalogo sull’artista Dino Clavica, che sarà edito dalle Edizioni della Libreria Laterza, con i testi, tra gli altri, di Pietro Marino, critico d’arte, e Oscar Iarussi, giornalista e saggista.
Commentano le socie di Veluvre, Anna Pellegrino, Sonia Del Prete, Maria Grazia Rongo: "Organizzare questa mostra era per noi un dovere e soprattutto un grande desiderio. Lo dovevamo all'amico fraterno e al presidente, e anche a quanti hanno apprezzato il talento di Dino da lontano, e ora possono ammirarlo in una esposizione che finalmente ne mette in luce le peculiarità.
Dino ci manca ogni giorno, ma siamo felici ora di condividerne il ricordo con quante più persone possibile, perché la sua arte continuerà a parlare di lui, sempre.
Per questo il nostro ringraziamento va a quanti hanno reso possibile questa mostra, a chi ha creduto nel progetto collettivo, anche attraverso donazioni che stanno arrivando giorno dopo giorno”.
La mostra avrebbe dovuto vedere la luce già un anno fa, ma le restrizioni dovute all'emergenza pandemica, lo hanno impedito.
invisibile del mio corpo.
Fino a quel giorno.
Quando il buio mi costrinse
a liberare lo sguardo e a vedere.
Esperienze che avevo dimenticato
o, forse, mai conosciuto.
La mano sinistra me le aveva custodite
per tutto il tempo.
Per poi restituirle, schiudendo finalmente le dita.
Accostamenti inconsueti e sorprendenti sproporzioni
svelano, nella dimensione irreale, la verità”.
Dino Clavica
Con queste parole, Dino Clavica, descriveva l’idea che ha ispirato la serie di opere intitolata da lui stesso “Left hand”. La mano sinistra, quella considerata meno utile, più nascosta, diventava il centro di un mondo inesplorato e visionario, sempre pregno di significati, i più svariati.
Trenta opere di questa serie, l’ultima alla quale Clavica ha potuto dedicarsi, confluiscono ora nella omonima mostra, allestita nello Spazio Murat a Bari, dal 7 al 23 ottobre 2021, prodotta dall’associazione Veluvre – Visioni Culturali, della quale l’artista è stato presidente fino alla sua scomparsa.
Artista di talento, “artista per alibi”- come lui stesso amava definirsi -, costantemente impegnato nell’animazione culturale a più livelli, Clavica, è scomparso improvvisamente il 5 dicembre 2019, a soli 43 anni.
La mostra, con opere selezionate da Mario Brambilla, fotografo e art director, è realizzata da Veluvre in collaborazione con Libreria Laterza e Mosae Milano open studio – architecture engineering (che cura l’allestimento), con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e con il supporto di buonsante+torro – design della comunicazione visiva, Polis Avvocati, Cooperativa di Lavoro – Solidarietà e Lavoro Soc. Coop., Maxela Ristornate Vineria, Casina Trovanza, AnastasiaPeragine grafica&comunicazione, Costruzioni Meccaniche Torneria, ANDI, e numerosi imprese, professionisti e amici, che stanno supportando un vero e proprio progetto collettivo.
Accanto alle trenta opere, che furono realizzate da Clavica con la tecnica del “finger painting” e stampate ora su pannelli forex delle dimensioni di 50X67 cm, in un dialogo perfetto con lo spazio che le ospita, vi è anche una sezione dedicata ai video dell’artista.
L’esposizione è parte di un progetto più ampio che comprende la produzione di un catalogo sull’artista Dino Clavica, che sarà edito dalle Edizioni della Libreria Laterza, con i testi, tra gli altri, di Pietro Marino, critico d’arte, e Oscar Iarussi, giornalista e saggista.
Commentano le socie di Veluvre, Anna Pellegrino, Sonia Del Prete, Maria Grazia Rongo: "Organizzare questa mostra era per noi un dovere e soprattutto un grande desiderio. Lo dovevamo all'amico fraterno e al presidente, e anche a quanti hanno apprezzato il talento di Dino da lontano, e ora possono ammirarlo in una esposizione che finalmente ne mette in luce le peculiarità.
Dino ci manca ogni giorno, ma siamo felici ora di condividerne il ricordo con quante più persone possibile, perché la sua arte continuerà a parlare di lui, sempre.
Per questo il nostro ringraziamento va a quanti hanno reso possibile questa mostra, a chi ha creduto nel progetto collettivo, anche attraverso donazioni che stanno arrivando giorno dopo giorno”.
La mostra avrebbe dovuto vedere la luce già un anno fa, ma le restrizioni dovute all'emergenza pandemica, lo hanno impedito.
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